domingo, 24 de marzo de 2013

TEATRO REGIO DI TORINO. IL MATRIMONIO SEGRETO


   17 marzo 2013

“IL  MATRIMONIO  SEGRETO”
Libretto di  Giovanni Bertari  -  Musica di Domenico Cimarosa
Allestimento Teatro Regio in coproduzione con Opéra de Monte-Carlo

Carolina – Barbara Bargnesi,  Geronimo – Paolo Bordogna,
Paolino – Emanuele d’Aguanno, Conte Robinson – Roberto de Candia,
Fidalma – Ciara Amarù, Elisetta – Erika Grimaldi,

Maestro al fortepiano –Giulio Laguzzi
Direttore dell’Orchestra del Teatro Regio  – Francesco Pasqualetti
Regia Michael Hampe- ripresa da Vittorio Borrelli, Scene -Jan Schulbach,
Costumi – Martin Rupprecht, Luci –Andrea Anfossi,
Direttore dell’Allestimento –Saverio Santoliquido.


Il 17 marzo in Italia si festeggia la ricorrenza dell’Unità d’Italia e per l’occasione il Teatro Regio di Torino ha esposto la bandiera italiana su tutti i palchi, dando un senso di festa ed un segno di appartenenza in  un momento di difficoltà economica e politica per la Nazione.

L’intricata vicenda de ‘Il Matrimonio Segreto’ è fatta di sotterfugi e malintesi, ma  si risolve in un lieto fine, come si conviene ad un’opera buffa talmente brillante che fin dalla sua prima assoluta nel 1792 al Burgtheater di Vienna registrò la ben nota richiesta di replica immediata  da parte del “non melomane”  Leopoldo II.

La messa in scena del teatro Regio è classica e vanta un cast di tutta adeguatezza:  Barbara Bargnesi con salda tecnica offre un buon fraseggio con voce chiara e limpida dagli  accenti decisamente brillanti; Chiara Amarù rende il personaggio di Fidalma con espressività attoriale ancorchè con buona resa di voce con buon timbro;
L’affermato soprano Erika Grimaldi è altrettanto efficace e pertinente nel ruolo e sa abilmente gestire l’emissione con apprezzata gradevolezza e puntualità.


I ruoli maschili sono affidati a Emanuele d’Aguanno, preciso e piacevole.
Paolo Bordogna e Roberto De Candia rispettivamente nei panni di Geronimo  e del Conte Robinson, si confermano interpreti di assoluta esperienza ed individuale attitudine ai ruoli brillanti ed anche in questa situazione hanno offerto al pubblico il divertimento che giustamente ci si attende da un’opera buffa. L’eclettico basso Bordogna ha voce profonda con colori modulati sul rigo e sul personaggio e riesce anche in Geronimo a creare un personaggio esilarante; De Candia quale riconferma di ottimo baritono trae belle sfumature di colore riuscendo  ad incidere laddove la partitura o la situazione lo richiede; insieme creano gags e mimiche comiche sicuri nella loro prestazione vocale..
Sul podio il Maestro Francesco Pasqualetti, che a dispetto della giovane età dimostra sicurezza e dirige (come già recentemente apprezzato in altre opere) con affabilità e signorile semplicità, riuscendo a lavorare “in armonia” con il palcoscenico e con l’ottima formazione orchestrale opportunamente  disegnata sulle valenze  acustiche della sala.  
La Musica vince sempre.

Renzo Bellardone.

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