lunes, 18 de agosto de 2014

ROSSINI OPERA FESTIVAL 2014 – 15 AGOSTO TEATRO ROSSINI AURELIANO IN PALMIRA



Dramma serio per musica di Giuseppe Felice Romani
Edizione critica Fondazione Rossini/Casa Ricordi, a cura di Will Crutchfield
Direttore WILL CRUTCHFIELD
Regia MARIO MARTONE
Scene SERGIO TRAMONTI
Costumi URSULA PATZAK
Progetto luci PASQUALE MARI
Interpreti
Aureliano MICHAEL SPYRES
Zenobia JESSICA PRATT
Arsace LENA BELKINA
Publia RAFFAELLA LUPINACCI
Oraspe DEMPSEY RIVERA
Licinio SERGIO VITALE
Gran sacerdote DIMITRI PKHALADZE
Un Pastore RAFFAELE COSTANTINI
CORO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Maestro del Coro ANDREA FAIDUTTI
ORCHESTRA SINFONICA G. ROSSINI
Nuova produzione 


Il ventunenne Rossini, con sorprendente ispirazione, nel 1813 compose  “Aureliano in Plamira” e ritenne  la sinfonia ed alcune arie  talmente belle da decidere di riutilizzarle  –per fortuna  dei posteri- nel successivo Barbiere. Il filologico cartellone del Rof 2014,  rispettoso ed attento al suo illustre cittadino,  quest’anno ha proposto le due opere; ed è stato compito  dei due diversi  direttori d’orchestra creare atmosfere diverse e consone allo spirito delle opere. 
La messa in scena  di Mario Martone è  risultata intenzionalmente tradizionale –vedansi la bucolica visione delle caprette sul palco; le ideazioni sceniche di Sergio Tramonti  si son risolte in  una serie di pannelli in leggero tessuto, le quali hanno creato ‘labirinto’, stanze, prigione, corridoi…insomma i luoghi dell’azione; sulla sinistra del palco un violoncellista ed una calvicembalista che ha seguito con interesse ed attoriale partecipazione  lo svolgersi delle varie azioni. Sul cammino della tradizione anche i costumi di Ursula Patzak  son risultati come l’immaginario collettivo si attende; interessante il disegno luci di Pasquale Mari, soprattutto a centro scena.
 Will Crutchfield ha curato l’edizione critica ed ha diretto l’orchestra con meticolosa cura ed attenzione.

 La cristallinità e la purezza vocale diJessica Pratt hanno regalmente esaltato la figura di Zenobia; il soprano ha dominato la scena da vera regina incantando con acuti vibranti e purissimi.
 Michael Spyres ha spaziato dal più profondo tono al più argentino acuto, con dei centri morbidi ed arrotondati pur mantenendo l’autorevolezza che ad Aureliano si confà.
Lena Belkina è Arsace: giovane e cauta ha cantato con delicatezza.
Orapse è stato interpretato con buona intonazione  da un accattivanteDempsey Rivera, mentre Sergio Vitaleha interpretato possentemente Licinio; efficace Dimitri Pkhaladze nel ruolo del Gran Sacerdote.. Convincente per il timbro anche Raffaella Lupinacci in Publia.
 La Musica vince sempre.

 Renzo Bellardone.

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