martes, 27 de octubre de 2015

AIDA. TEATRO REGIO TORINO

25 Ottobre 2015
  Opera in quattro atti
Libretto di Antonio Ghislanzoni
Musica di Giuseppe Verdi



Personaggi
Interpreti
Aida, schiava etiope soprano
Kristin Lewis

Amneris, figlia del re
mezzosoprano 
Anita Rachvelishvili

Radamès, capitano
delle guardie tenore
 
Marco Berti


Amonasro, re d’Etiopia,
padre di Aida baritono
Mark S. Doss

Ramfis, capo
dei sacerdoti basso

Giacomo Prestia
Il re basso
In-Sung Sim
Un messaggero tenore
Dario Prola 

Una sacerdotessa soprano
Kate Fruchterman


Direttore d'orchestra
Gianandrea Noseda
Regia
William Friedkin
Scene e costumi
Carlo Diappi
Coreografia
Marc Ribaud
ripresa da
Anna Maria Bruzzese
Luci
Andrea Anfossi
Sagome animate
Michael Curry
Assistente alla regia
Riccardo Fracchia
Assistente alle scene
e ai costumi

Valentina Dellavia
Maestro del coro
Claudio Fenoglio

Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Allestimento Teatro Regio
In occasione della riapertura del Museo Egizio
 Questa produzione di Aida si è manifestata attraverso una regia molto classica di William Friedkin, che seppure senza guizzi futuristici, ha rappresentato compiutamente l’opera e ben si è attagliata all’idea di festeggiare la reinaugurazione del Museo Egizio di Torino, considerato il più importante al mondo dopo quello del Cairo
L’opera si è goduta appieno soprattutto per la musica accalappiatrice fin dalla ouverture  annunciatrice di un Verdi meravigliosamente sinfonico; i dolci suoni dell’arpa o dei flauti hanno trasportato in un dolce mondo visionario ed al tempo stesso coerente con l’osservazione di quel mondo e purtroppo ancora di questo. La peculiarità dell’opera ha raggiunto un’aura ipnotizzante grazie alla bacchetta –oserei dire magica- di Gianandrea Noseda che rapito dalla bellezza abitualmente  profonde tutto il suo essere con lo sguardo proteso all’infinito, inseguito nota dopo nota. Sicuramente ancora una conferma per la direzione e la magnifica orchestra del Regio di Torino. Parimenti il coro diretto da Claudio Fenoglio raggiunge vette sempre più rilucenti in un amalgama di preziosi colori ora soffusi, ora impetuosi: un plauso ai coristi di vero livello.


Kristin Lewis, Aida, ha rivelato un tono sensibilmente accorato ricco di luci e sfumature, piacevole nei filati e sicura negli acuti. Amneris è stata interpretata da Anita Rachevelishvili con voce ricca di colori e timbricamente rilevante; abile nei vari registri che ha affrontato con sicurezza e toccante interpretazione. Marco Berti in Radames è stato convincente nell’avanzare dell’opera ed apprezzato nel duetto finale con Aida.. Amonraso ha trovato in Mark Doss un superbo e possente interprete sia per colori che per timbro. Giacomo Prestia in Ramfis è perfettamente riuscito nel personaggio grazie ad una voce profonda ed autorevole con arrotondamenti poetici ed abile nel comunicare sensazioni profonde. Un apprezzamento anche per  In-Sung Sim, Dario Prola e Kate Fruchterman.

Molto pertinenti e stilisticamente interessanti le coreografie riprese da Anna Maria Bruzzese.

La musica vince sempre.
Renzo Bellardone

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