jueves, 26 de enero de 2023

CHROMA: ANCIENT SCULPTURE IN COLOR. METROPOLITAN MUSEUM NEW YORK. TEATRO REGIO DI TORINO, IL BARBIERI DI SEVIGLIA

Ancient Greek and Roman sculpture was once colorful, vibrantly painted and richly adorned with detailed ornamentation. Chroma: Ancient Sculpture in Color reveals the colorful backstory of polychromy—meaning “many colors,” in Greek—and presents new discoveries of surviving ancient color on artworks in The Met’s world-class collection.

Exploring the practices and materials used in ancient polychromy, the exhibition highlights cutting-edge scientific methods used to identify ancient color and examines how color helped convey meaning in antiquity, and how ancient polychromy has been viewed and understood in later periods.

The exhibition features a series of reconstructions of ancient sculptures in color by Prof. Dr. V. Brinkmann, Head of the Department of Antiquity at the Liebieghaus Skulpturensammlung, and Dr. U. Koch-Brinkmann, and introduces a new reconstruction of The Met’s Archaic-period Sphinx finial, completed by The Liebieghaus team in collaboration with The Met.Presented alongside original Greek and Roman works representing similar subjects, the reconstructions are the result of a wide array of analytical techniques, including 3D imaging and rigorous art historical research. 

Polychromy is a significant area of study for The Met, and the Museum has a long history of investigating, preserving, and presenting manifestations of original color on ancient statuary.

Explore the Sphinx in augmented reality with the Chroma AR web app.

The exhibition is made possible by the Aretê Foundation/Betsy and Ed Cohen.

Additional support is provided by Mary Jaharis  and Cathrin M. Stickney and Mark P. Gorenberg.

This exhibition is organized by The Metropolitan Museum of Art, New York City, in collaboration with the Liebieghaus Sculpture Collection, Frankfurt am Main.

https://www.metmuseum.org/exhibitions/listings/2022/chroma


Teatro Regio, la stagione dell'Opera inaugura con “Il Barbiere di Siviglia”

Il capolavoro di Rossini per la prima volta a Torino nell'allestimento di Pierre-Emmanuel Rousseau. A dirigere Orchestra e Coro del Regio è il maestro Diego Fasolis
Teatro Regio, la stagione dell'Opera inaugura con “Il Barbiere di Siviglia”

Sarà "Il barbiere di Siviglia" ad aprire la Stagione d’Opera del Teatro Regio. Il capolavoro di Rossini andrà in scena martedì 24 gennaio alle ore 20, per poi replicare fino a domenica 5 febbraio.

E' la prima volta che la brillantissima versione firmata da Pierre-Emmanuel Rousseau arriva a Torino. La sua particolarità è l'atmosfera briosa e allo stesso tempo onirica e poetica, che mantiene l’ambientazione andalusa e propone vivaci costumi ispirati ai quadri di Goya. Sul podio il maestro Diego Fasolis, che torna al Regio da riconosciuto esperto del repertorio del Settecento e del primo Ottocento e dirige un cast giovane e pieno di talento che vede tra i protagonisti: Santiago BalleriniLeonardo GaleazziJosé Maria Lo Monaco e John Chest. L’allestimento è dell’Opéra National du Rhin in coproduzione con l’Opéra de Rouen. Il Coro del Teatro Regio è preparato dal maestro Andrea Secchi; al fortepiano per i recitativi: Ancora Da Definire.

Rossini compose il Barbiere di Siviglia a 24 anni, lasciando però il segno indelebile nel campo dell’opera buffa. Proprio quella freschezza e giovialità, tipici della gioventù, inondano la partitura del compositore. "Per riportare alla luce i colori originali occorre liberare l’opera di Rossini da tutte quelle consuetudini esecutive che si sono sovrapposte in due secoli di rappresentazioni ininterrotte", ha dichiarato il maestro Fasolis. "Gli spettatori troveranno molto di quello che c’è nella partitura e che la storia delle esecuzioni ha deformato. L’Orchestra del Regio è ottima, mi conosce e ci intendiamo con il gesto e gli sguardi, saprà essere interprete del suono del primo Ottocento e ricrearlo con consapevolezza. Naturalmente offriremo tanto ritmo, fraseggio, dinamica ed equilibrio con le voci".

Regia, scene e costumi sono di Pierre Emmanuel Rousseau. "Il barbiere di Siviglia - ha spiegato - rappresenta a parer mio l’istantanea di un’era tramontata. Beaumarchais dipinge una società dalle forti diseguaglianze sociali e ormai moribonda; i suoi personaggi danzano su un vulcano, ed è proprio questa aspra critica della società che ha ispirato la mia messa in scena. Il Conte d’Almaviva è un nobile cinico e stanco ma ben cosciente della propria posizione sociale dominante. Il personaggio di Rosina, una giovane ragazza rinchiusa in una casa governata da vecchi, mi richiama alla mente la Tristana dell’omonimo film di Buñuel. Figaro è, secondo me, una sorta di autoritratto di Beaumarchais e diventa sovversivo perché è un uomo libero, per questo ho tratteggiato un personaggio che sta tra Arthur Rimbaud e Marlon Brando in Fronte del porto".

La Prima dell’opera sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3 martedì 24 gennaio alle ore 20, conduce Susanna Franchi.

Biglietteria Teatro Regio: tel. 011.8815.241/242. Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti: www.teatroregio.torino.it.


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