viernes, 28 de julio de 2023

RIGOLETTO. COPRODUZIONE STRESA FESTIVAL E VOCE ALL OPERA

 L’Opera lirica, è  senza dubbio la forma d’arte che racchiude in sé molte arti, va quindi totalmente vissuta e partecipata...quando poi la scenografia è quella naturale del lago d’Orta e delle montagne circostanti, l’emozione dello spettacolo è garantita.

 

G. Verdi, Rigoletto
Opera in tre atti di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave
Tratto dal dramma di Victor Hugo Il re si diverte
Rielaborazione musicale di Giacomo Mutigli
Riduzione drammaturgica e musicale di Gianmaria Aliverta

 

Giuseppe Infantino*, Il Duca di Mantova

Gustavo Castillo, Rigoletto, suo buffone di Corte

Sabrina Sanza, Gilda, figlia di Rigoletto

Camilla Antonini, Maddalena, sorella di Sparafucile / Giovanna

Federico De Antoni,Sparafucile, sicario / Il Conte di Monterone

Giordano Buset, Francesco Esposito, comparse

Katerina Haidukova, fisarmonica - Greta Ferrario, clarinetto

Paolo Tedesco, violoncello - Marco Alibrando, maestro concertatore

Sara Marcucci, costumi - Francesca Donati, assistente alle scene

Regia e scene di Gianmaria Aliverta

 

L’idea dell’opera immersiva  dell’ideatore e realizzatore Gianmaria Aliverta, con Voce all’Opera,  risulta vincente, grazie anche ai luoghi spettacolari di Villa Bossi a Orta per il primo e secondo atto e dell’Isola di san Giulio per quello conclusivo!

Il travestimento di Rigoletto non è il solito da buffone con cappello e campanellini in testa, ma qui diventa ub vero e proprio en travesti  con scarpe rosse e parrucca…

a sottolineare fortemente i due ruoli ben distinti di padre e buffone di corte!

Nella cornice del giardino di Villa Bossi con balconata-imbarcadero, giardinetto e scalinate, Aliverta ha prima raccontato la sua idea di Rigoletto che poi è andato in scena tra il pubblico.

Costumi semplici, ma ben azzeccati e buona globale interpretazione. Dopo il tasferimento all’Isola di San Giulio con battelo si è assistito al terzo atto dell’opera verdiana con la particolarità dell’uso di barca ormeggiata sull’acqua per ricreare la stanza di Giovanna e Sparafucile dove viene ospitato il Duca di Mantova nella notte dell’omicidio.

Il piccolo ensemble strumentale è stato di inattesa piacevolezza e l’inserimento della fisarmonica, strumento dalle mille sonorità, è stato di tutta gioia d’ascolto grazie al fatto che non ha mai prevaricato, ma è sempre stato il delicato filo conduttore del racconto musicale.

 


Dei cantanti direi bene: Sabrina Sanza un ottima Gilda, con facilità negli acuti e buona presenza scenica,  Gustavo Castillo nei panni di Rigoletto si è espresso con voce drammatica e ben in ruolo;  Giuseppe Infantino nel ruolo del Duca ha emesso un buon timbro; Interessante Federico de Antoni nel doppio ruolo di Monterone e Sparafucile e del tutto apprezzabile Camilla Antonini prima Maddalena e poi Giovanna.

 

Per concludere vale la pena ritornare all’apprezzamento della globale idea di realizzazione con luoghi di bellezza eccezionale e coinvolgimento totale del pubblico.

La Musica vince sempre

Renzo Bellardone

No hay comentarios:

Publicar un comentario