Nella
suggestiva cornice del lago Maggiore e nell’elegante giardino di Villa La Palazzola a Stresa, con
vista sulle spettacolari isole borromee illuminate, anche nel 2015 si concretizza la
sezione jazz dell’internazionale Stresa Festival 2015. Ecco un souvenir dei
concerti ascoltati.
22 agosto
Paolo
Fresu Devil Quartet
Paolo Fresu, tromba - Bebo Ferra, chitarra - Paolino Dalla Porta,
contrabbasso - Stefano Bagnoli,
batteria
Brani composti per l’auspicata pace tra Israele e Palestina (Motu
perpetuo) ispirazioni a tutto tondo alla ‘Follia barocca’ con sonorità provocatoriamente
inconsuete e suoni acusticamente prolungati come voci spaceless hanno
caratterizzato il favoloso concerto inaugurale dei Midsummer Jazz 2015.
Puntando la tromba o il filicorno verso gli altri strumenti Paolo Fresu crea
dialoghi sonori dai riverberi classici atemporali impregnando il jazz di
contaminazioni swing, soul e poesia pura come al ‘E se domani’ che si ricorda
per l’eccellente interpretazione di Mina. Assoli struggenti e pirotecnici con momento
onirico da ‘Satisfaction’ dei mitici Rolling Stones, tribute a Chet Baker fino
alle ninne nanne composte da Paolo Fresu alla nascita del suo ultimo bimbo.
23 luglio
Uri Caine Ensemble plays Gershwin – Rhapsody in blue
Uri Caine, pianoforte - Joyce Hammann, violino - Mark Helias, contrabbasso - Jim Black, batteria - Ralph Alessi, tromba - Chris Speed, sassofoni - Theo Bleckmann, voce - Barbara Walker, voce
Irruente concerto ricco di improvvisazioni, intrusioni, dissonanze e atipiche sonorità. pur sconfinando in altri generi musicali la linea jazz è persistente ed esalta Gershwin e le replicate note del fil rouge bagaglio di ogni memoria musicale. Interessante la composizione orchestrale e validi gli interpreti di comprovata bravura che spicca negli assolo tipici del genere. Le voci impreziosiscono certamente l’offerta e se quella di Theo Bleckmann è a tratti confidenziale in un soft melodico ed a tratti emissione di suoni d’accompagnamento, quella di Barbara Walker è aggressiva e graffiante: la classica voce nera dai sapori di certa musica Usa degli anni di Gewrshwin.
25 luglio – ore 18.30
Michel Portal &
Vincent Peirani
Michel Portal, sax soprano
e clarinetto, Vincent Peirani, fisarmonica
Ensemble
decisamente interessante quello di Portal e Perirani; il primo vanta un lungo
percorso in svariati ambiti musicali, il secondo- molto più giovane- vanta
studi in clarinetto, ma è con la fisarmonica che sta ottenendo un grandioso
successo. Il concerto si espande con ricordi di valzer francesi, profumi
d’oriente e ritmi di danze slave fino al ‘Cuba si, Cuba no’ di Portal ed un
tribute al grande Duke Ellington. Suoni molto affascinanti ed equilibrati in virtuosismi
da entrambi gli strumenti.
25 luglio – ore 21.00
Dave Holland
Quartet
Dave Holland - contrabbasso, Chris Potter - sax, Lionel
Loueke - chitarra, Eric Harland – batteria
Virtuosismi iperbolici, mix di ricercatezze ed assoluto
fascino per l’ensemble di Dave Holland che spazia da una iniziale quasi
classica liricità, per giungere alla contemporaneità; l’estro dei musicisti
–tutti famosi e di eccelsa bravura- trova naturale sfogo nella proposta
musicale senza soluzione di continuità, scandita sola dagli assolo e dagli
insieme. Potter è indubbiamente uno dei sax più celebrati nel panorama
jazzistico internazionale, D.Hollande è simbolo di un’epoca; i giovani L.Loueke
incanta con gli accordi chitarristici inconsueti mentre E.Harland cattura e
attrae con l’eclettica quanto ritmata batteria.
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