Artículos y notícias de actualidad por Alicia Perris
viernes, 19 de enero de 2024
E ISABELLA ROSSELLINI INCANTA VICENZA CON IL SUO “SORRISO DI DARWIN” E, PALAZZO REALE DI MILANO, PICASSO LO STRANIERO
È stata meravigliosa Isabella Rossellini, che per un’ora
abbondante ha incantato il pubblico del Teatro Comunale di Vicenza con lo
spettacolo “Darwin’s smile”, scritto da lei stessa e con la regia di Muriel
Mayette-Holtz.
A metà tra il monologo e la lectio magistralis, “Darwin’s
Smile” è una piece affascinante sul rapporto tra evoluzione ed espressività.
Inizia con una serie di sequenze di cinema muto, prima proiettate solo con la
musica, poi doppiate da Isabella Rossellini in modi diversi, con risultati
drammatici o esilaranti.
E questo è il punto, esordisce la protagonista: gli
attori e le attrici del cinema muto dovevano esprimersi col viso, perché non
avevano la possibilità di parlare. E le espressioni del viso, così come i gesti
del corpo, sono la prima forma comunicazione, la più antica.
Anche se pure la
gestualità si evolve, c’è quella naturale, che accomuna tutti gli uomini, e
quella legata alla cultura di un certo gruppo o un certo paese: il gesticolare
italiano è unico al mondo e spesso poco comprensibile per gli altri, e certi
cenni, come il sì o il no con la testa, non sono uguali dappertutto.
Il gesto privo di sovrastrutture sociali, continua a
raccontare Isabella Rossellini, è quello che ci accomuna agli animali: anche
loro comunicano con il corpo, con movimenti e versi che in alcuni casi,
soprattutto con gli animali domestici, abbiamo imparato ad interpretare. E qui
entra in scena il libro di Charles Darwin “L’espressione delle emozioni
nell’uomo e negli animali”.
L’attrice rivela che sin da piccola ha amato gli
animali e che, nel momento in cui la carriera di modella e attrice ha rallentato,
ha preso una laurea in etologia. Ha guardato dentro al mondo di Darwin con
curiosità e amore e ha scelto di condividerlo con gli spettatori con entusiasmo
contagioso.
Lo spettacolo si snoda svelto, Isabella Rossellini usa tutto
lo spazio scenico, le luci, il proiettore, le fotografie. Con pochi gesti,
qualche rapido cambio d’abito e tanta autoironia riempie il palco di figure e
personaggi. Ogni tanto dà spazio a brevi documentari girati in stile antico,
oppure legge brevi passi dell’opera darwiniana.
Incanta con la voce dolce e
l’erre inconfondibile, spiazza quando con un guizzo improvviso diventa cane,
gatto, gallina, addirittura pavone, l’animale che “faceva venire il mal di
testa a Darwin” per via della sua coda vistosa che mal si inseriva nella sua
teoria dell’evoluzione per selezione naturale.
Tra un animale e l’altro c’è spazio pure per qualche
aneddoto lavorativo, sempre legato alla potenza dell’espressività e
l’importanza dell’empatia, e per qualche ricordo dei genitori, in particolare
la madre Ingrid Bergman, della quale racconta un gustoso aneddoto legato alla
lavorazione del film Casablanca.
Il pubblico la segue incantato, ride con lei, si lascia
coinvolgere nel gioco degli scambi di emozioni. Il finale arriva tranquillo,
senza colpi di scena, e va bene così. L’attrice ringrazia, i vicentini
applaudono calorosi. Una serata di qualità e la sensazione che Isabella
Rossellini abbia regalato a tutti un pezzetto di sé.
Vicenza,
lo spettacolo di Isabella Rossellini sul comportamento degli animali
Palazzo Reale di Milano e Marsilio Arte
COMUNICATO STAMPA PICASSO, MULAS, CASORATI
tre grandi mostre
prodotte da Palazzo Reale di Milano e Marsilio Arte
in programma per il 2024 e il 2025
L’inedita storia della mancata cittadinanza francese di Pablo Picasso, la Milano di Ugo Mulas e la grande antologica dedicata a Felice Casorati che metterà in luce l’eclettismo dell’artista. Sono soltanto alcune delle anticipazioni delle tre mostre che Palazzo Reale e Marsilio Arte hanno in programma per il 2024 e il 2025 a Milano.
Venerdì 19 gennaio è stato presentato il calendario degli eventi espositivi di Milano del 2024. Tra i più attesi ci sono quelli promossi dal Comune di Milano-Cultura e prodotti da Palazzo Reale e Marsilio Arte.
Si comincia con la mostra Picasso lo straniero, promossa dal Comune di Milano e prodotta da Palazzo Reale con Marsilio Arte. L’esposizione sarà realizzata grazie alla generosa collaborazione del Museo Nazionale Picasso di Parigi (MNPP), principale prestatore. L’idea originale del progetto è nata da Annie Cohen-Solal, curatrice scientifica della mostra con la curatela speciale di Cécile Debray, presidente del MNPP, e la collaborazione di Sébastien Delot, direttore delle collezioni del MNPP.
La mostra sarà allestita nelle sale di Palazzo Reale e aperta al pubblico dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025. Dopo pochi giorni, sempre a Palazzo Reale, si inaugura l’antologica su Ugo Mulas (dal 3 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025), realizzata in collaborazione con l’Archivio Mulas, a cura di Denis Curti e Alberto Salvadori.
In cantiere anche la retrospettiva dedicata a Felice Casorati, a cura di Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca e Francesco Poli, realizzata in collaborazione con l’Archivio Casorati e in programma in primavera 2025.
Picasso lo straniero presenta più di 80 opere dell’artista, oltre a documenti, fotografie, lettere e video, e apre a più riflessioni sui temi dell’accoglienza, dell’immigrazione e della relazione con l’altro.
Pablo Picasso, nato nel 1881 a Malaga in Spagna, si stabilisce a Parigi nel 1904. Nonostante la Francia diventi la sua casa e la sua fama cresca oltre i confini nazionali, l’artista non otterrà mai la cittadinanza francese.
Grazie a un approccio multidisciplinare e alla straordinaria ricerca negli archivi della polizia francese, Annie Cohen-Solal, autrice della prima biografia di Jean Paul Sartre e allieva di Leo Castelli, haportato alla luce carteche fino a oggi giacevano da decenni negli scaffali.
«Ho trovato documenti, impronte e fotografie che dimostrano come la polizia considerasse Picasso un alieno e un reietto» spiega Annie Cohen-Solal, originaria di Algeri e attualmente professoressa all’Università Bocconi di Milano. «Per tutta la vita fu tenuto sotto controllo per tre motivi: non parlava francese e veniva trattato come uno straniero; era sospettato di essere anarchico perché aveva frequentato alcuni catalani e, infine, in quanto artista all’avanguardia, era stato rifiutato dall’Accademia di Belle Arti».
Nemmeno quando sarà consacrato come uno dei più grandi artisti viventi dell’epoca, Pablo Picasso verrà ritenuto un vero cittadino francese. L’esposizione approfondisce come la condizione di straniero abbia influito e formato la sua identità e, di riflesso, costringe a una riflessione sulla contemporaneità.
«Nel mio lavoro emerge costantemente come Picasso patisse questo stato di vulnerabilità e precarietà perché sapeva che poteva essere espulso in ogni momento» spiega Annie Cohen-Solal. «Tuttavia, proprio per questo, mentre la Francia continuava a malapena a riconoscerlo, lui riuscì a proteggersi creando una rete di amici potenti, collezionisti, collaboratori e acquirenti in tutta l’Europa dell’Est che lo aiutarono a esporre nei posti più prestigiosi».
Nessuno aveva indagato questo aspetto della vita dell’artista, autore della celebre Guernica del 1937. Insieme a Cécile Debray, presidente del MNPP e a Sébastien Delot, direttore delle collezioni e della comunicazione del MNPP, i tre curatori daranno vita a un avvincente percorso nella vita di Pablo Picasso. Ceramiche, disegni, collage, stampe, fotografie, video e documenti che permetteranno al visitatore di conoscere il mondo di Picasso, la sua vita, il suo successo e il rapporto con le donne, oggetto di una ricerca critica da parte dei curatori.
Il 2024 riserva ancora altre sorprese. Dopo pochi giorni a Palazzo Reale verrà inaugurata una retrospettiva con taglio inedito dedicata a Ugo Mulas, nato nel 1928 a Pozzolengo in provincia di Brescia e morto a Milano nel 1973. L’esposizione, a cura di Denis Curti, direttore delle Stanze della Fotografia, e Alberto Salvadori, direttore dell’Archivio Mulas, avrà un taglio ineditoe ospiterà oltre 200 fotografie,incluse molte preziose vintage. Il filo conduttore sarà infatti il rapporto tra Mulas e la città di Milano, raccontata attraverso gli scatti realizzati ai suoi protagonisti provenienti dal mondo dell’arte, del design, dell’industria e del lavoro.
Nel 2025 Palazzo Reale e Marsilio Arte porteranno a Milano la prima antologica su Felice Casorati dopo la celebre mostra del 1990. Il percorso, realizzato grazie alla fondamentale collaborazione con l’Archivio Casorati, presenterà un corpus di opere provenienti da collezioni pubbliche e private. L’esposizione, a cura di Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca e Francesco Poli, mette in luce l’eclettismo di Casorati che spaziò dalla scultura alla grafica, dal disegno all'illustrazione, senza dimenticare la sua passione per la musica che lo portò a sperimentarsi come scenografo e costumista.
PALAZZO REALE Piazza Duomo 12, Milano
Picasso lo straniero 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025
No hay comentarios:
Publicar un comentario