miércoles, 27 de septiembre de 2023

FATTI D’ARTE e INTRECCI DELL’ESISTERE 2023 – Palazzo Ferrero

 

– Biella 23 settembre

Biella è la città della lana e pochi anni fa ospitava le fabbriche dei più grandi nomi della moda italiana. Ora le situazioni economiche sono cambiate nel mondo intero, ma Biella conserva senza dubbio questo riconoscimento e persegue la celebrazione culturale delle sue peculiarità territoriali.


Una passeggiata nel Borgo del Piazzo, nella parte alta di Biella è senza dubbio un cammino attraverso la propria anima tra i ricordi e le sensazioni di serenità e pace.

Questo luogo è ricco di palazzi e dimore che celebrano le vestigia del passato, mantenendo vivo il ricordo con lo sguardo ben centrato al presente ed al futuro, infatti queste non sono abbandonate al decadimento o quanto meno al recupero parziale, ma sono edifici mantenuti vivi con l’arte, la musica, la cultura e la convivialità.

Tra le iniziative del momento : “Il Giardino dell’Anima” di Elham M. Aghili, inserita nella rassegna “Intrecci dell’Esistere”, è la sezione particolare che “Fatti ad Arte” dedica agli artisti che usano le fibre (fibre tessili/lana) per realizzare le loro opere . Direi che l’installazione di Elham Aghili è la colorata, allegra e intima rappresentazione del giardino dell’anima, ripercorrendo le tradizione delle due culture e identità che le appartengono:iraniana e italiana. Nei tableaux si legge “... L’atmosfera meditativa e nel contempo di grande bellezza dei giardini persiani chiamati Pairdis, parola da cui ha avuto origini il termine Paradiso, ha ispirato profondamente la poetica di Elham Aghili...”, la quale coglie con poesia e colore i dettagli della natura espandendoli con visione poetica e sensibile lasciando spazio all’immersione individuale per espandersi fino al ‘Paradiso’. Nelle note di sala si legge “...Ed è la lana che Elham in prevalenza sceglie per creare, questa fibra che accompagna l’umanità da millenni, protettrice e materna, morbida e avvolgente che diventa selva e foresta, che ci invita ad esserne parte…”


Nella sala attigua si incontrano, in un’atmosfera rarefatta e delicata, le opere di Lucio Bubacco, ovvero “Il respiro lieve del vetro”. Murano, è sicuramente il centro del mondo per l’arte di lavorare il vetro e Lucio Bubacco davvero rappresenta un “unicum”, riuscendo a concentrare armonia, forma e movimento nei suoi lavori ovviamente statici, ma che nell’occhio di chi osserva si trasformano in movimento elegante e raffinato. Il Maestro utilizza l’antica tecnica a lume con abilità artistica ed artigiana al punto da divenire uno degli artisti più apprezzati al mondo. Difficilmente ci si puo' ritrovare immersi nei colori delle trasparenze che trasportano in mondi temporalmente lontani e fanno rivivere emozioni antiche con il fiato sospeso, quasi il solo sguardo potesse infrangere tanta bellezza. Poche parole non sono sicuramente esaustive, ma ci si augura che le immagini fotografiche riescano anche solo in minima parte a trasferire l’emozione di intimità che le opere per di sé fragili sanno trasmettere…

La Bellezza salverà il mondo”, o almeno chi sarà in grado di riconoscerla, apprezzarla e viverla in ogni suo momento….

Renzo Bellardone

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