sábado, 2 de noviembre de 2024

PALAZZO VECCHIO ACCOGLIE LA MOSTRA “MICHELANGELO E IL POTERE”

 Fino al 26 gennaio si potrà ammirare un percorso composto da più di cinquanta opere tra sculture, dipinti, disegni, lettere autografe e calchi in gesso.

La visione politica, la determinazione nel porsi alla pari con i potenti della terra e quindi il rapporto che ebbe con il potere il genio di Michelangelo Buonarroti.

 È questo il tema attorno a cui ruota la mostra intitolata appunto “Michelangelo e il Potere” a cura di Sergio Risaliti e Cristina Acidini: un percorso composto da cinquanta opere tra sculture, dipinti, disegni, lettere autografe e calchi in gesso, che accompagna il visitatore tra la Sala delle Udienze e la Sala dei Gigli nel luogo simbolo del potere fiorentino, per raccontare le diverse relazioni che l'artista ebbe in vita con i “potenti” della sua epoca e il suo pensiero politico.

Tra le molte opere, spicca sicuramente il celebre busto di Bruto, concesso dal Museo Nazionale del Bargello e per la prima volta nella storia esposto a Palazzo Vecchio. Collocazione che si carica di un fortissimo significato, esplicitando il confronto fra il pensiero politico di Michelangelo e il potere mediceo attraverso il ritratto ideale del tirannicida per eccellenza, quasi fosse un manifesto politico.

Altro elemento suggestivo della mostra, una piccola gipsoteca composta dai calchi di alcune delle sue opere maggiori, legate tutte per varie ragioni ai rapporti dell’artista con i grandi dell’epoca, dei quali non mancano i ritratti: da quello di Girolamo Savonarola realizzato da Fra’ Bartolomeo a quello di Leone X dipinto da Giuliano Bugiardini.

Andrea Biagioni

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