viernes, 29 de noviembre de 2024

TOMO XI DE LA PRIMERA ENCICLOPEDIA DE TLÖN. JORGE LUIS BORGES (JORGE VOLPI). COVANDO UN MONDO NUOVO. LE DONNE DEGLI ANNI SETTANTA

 Ciertos maledicentes –no te será difícil barruntar sus nombres–conjeturaron que una generación entera de tlönistas, aún más torvos que ellos, fue responsable de engendrar esta aberración. Su existencia habría sido obra de una «sociedad secreta de astrónomos, de biólogos, de ingenieros, de metafísicos, de poetas, de químicos, de algebristas, de moralistas, de pintores, de geómetras».

Un par de datos tan ciertos como fútiles: todos tienen menos de cuarenta años y provienen de distintos lugares de entre los que (al menos a día de hoy) hablan esa lengua que algunos llaman castellano y otros, menos pudibundos, español. Consta, sin embargo, que su contribución al vasto plan de Orbis Tertius ha sido infinitesimal.

«Yo había descubierto en un tomo de cierta enciclopedia práctica una somera descripción de un falso país; ahora me deparaba el azar algo más precioso y más arduo. Ahora tenía en las manos un vasto fragmento metódico de la historia total de un planeta desconocido». Borges

¿Qué pasaría si nos encontráramos en una librería de viejo el Tomo XI de la Primera Enciclopedia de Tlön, tal como a Borges le sucedió en un hotel de Adrogué en el cuento «Tlön, Uqbar, Orbis Tertius»?

Pasaría que, siendo una editorial que lleva 25 años acercando lo mejor de la literatura breve a lectores de España y Latinoamérica, querríamos compartir el hallazgo con todos nuestros lectores. Y decidimos fabricar el artefacto.

Con la impagable colaboración de Jorge Volpi, que antologó la enciclopedia apócrifa, convocamos a veinte escritoras y escritores que no hubieran superado cuarenta años (uno por cada país de lengua española) para que nos ayudaran a construirlo.

La increíble maquetación del libro imita aquella habitual de las enciclopedias de principios del siglo XX, a dos tintas, con papel envejecido e incorporando elementos que apoyan la magia, como las ilustraciones, punto de lectura de tela, una etiqueta de una vieja librería de Buenos Aires, notas manuscritas, y otras sorpresas. El libro que imaginó Borges entre sus manos y que cautivará a sus lectores y lectoras.

https://paginasdeespuma.com/catalogo/primera-enciclopedia-de-tlon/


Covando un mondo nuovo. Viaggio tra le donne degli anni Settanta  26 novembre 2024




«Un’esperienza totalizzante, fondativa, che trasforma l’esistenza: emerge innanzitutto questo, quando chiedo alle donne attive nel movimento degli anni Settanta cosa sia stato, per loro, il femminismo». 

Questa splendida raccolta di fotografie degli anni Settanta è il frutto di una selezione a quattro mani di Paola Agosti, autrice degli scatti, testimone e interprete unica di un’epoca, e Benedetta Tobagi, che ora ridà loro voce, con grande immediatezza e piglio narrativo, raccontandoci quella che è stata definita la sola rivoluzione riuscita del Novecento, ovvero quella delle donne. 
All’alba del decennio l’Italia è un Paese plurale, dove convivono ragazze in minigonna e signore nerovestite con lo scialle in testa, battagliere avvocate e altrettanto battagliere operaie e contadine. 
Plurali sono anche le anime del movimento femminista, sia per i diversi rapporti che intrattengono con i vari partiti sia per quale ritengono la sfera giusta su cui concentrare gli sforzi. 
A Roma la via prediletta è quella dell’azione politica, a Milano prevale il tentativo di liberarsi attraverso i gruppi di autocoscienza. 
Nonostante le differenze, però, le grandi lotte del decennio vengono portate avanti a ranghi uniti, in primis quella per il diritto all’aborto. 
Oltre a illustrare e narrare tutto questo, Agosti e Tobagi trasmettono l’incredibile vitalità e creatività del movimento delle donne negli anni Settanta, che si manifestano negli slogan, come quello che dà il titolo al libro, nei pupazzi che portano ai cortei, nelle pratiche di self help e nei girotondi. 
La gioia di una stagione dirompente che ha conquistato alcuni dei diritti di cui godiamo oggi, una fonte di ispirazione tuttora valida. «Tenere insieme liberazione individuale e collettiva, l’impegno per una profonda trasformazione ed evoluzione personale. 
E al tempo stesso per un cambiamento radicale della società, per renderla più giusta, aperta, umana, perché l’una e l’altra cosa possono accadere davvero soltanto insieme.
È una nota di fondo che dagli anni Settanta si è travasata nel femminismo intersezionale contemporaneo, e mi pare possa essere uno degli elementi più preziosi che il movimento delle donne porta in dote al XXI secolo».

No hay comentarios:

Publicar un comentario