jueves, 10 de enero de 2013

UN BALLO IN MASCHERA INAUGURA LA STAGIONE LIRICA 2013 DEL TEATRO REGIO DI PARMA


Il capolavoro verdiano aprele celebrazioni del bicentenario  
nell’allestimento realizzato da Massimo Gasparon
da un’idea di Pier Luigi Samaritani, con Francesco Meli, Luca Grassi,
Anna Pirozzi, Julia Gertseva diretti da Massimo Zanetti
sul podio della Filarmonica e del Coro del Teatro Regio di Parma
Teatro Regio di Parma
12, 15, 18, 23, 27 gennaio 2013

Un ballo in maschera inaugura la Stagione 2013 del Teatro Regio di Parma sabato 12 gennaio 2013 (turno A) alle ore 20.00. Affidato alla direzione di Massimo Zanetti, sul podio della Filarmonica del Teatro Regio di Parma, al suo debutto, e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato dal maestro Martino Faggiani, lo spettacolo, creato dal regista Massimo Gasparon con le luci di Andrea Borelli e le coreografie di Roberto Maria Pizzuto, è ispirato alle affascinanti scene e agli splendidi costumi della storica produzione di Pier Luigi Samaritani, presentata a Parma nel 1989 e assurta a modello della più alta tradizione teatrale italiana.

“Potremmo definire questa ripresa con alcuni nuovi elementi scenografici e drammaturgici, un’occasione importante per ritrovare la modernità attraverso lo stile e la tradizione, - spiega il regista Massimo Gasparon - dove il nuovo deve nascere dal nucleo classico della tradizione melodrammatica. Una possibile via è quella della ricerca profonda di una sensibilità più attuale. Sondare i meccanismi del nostro emozionarsi e trasmetterli ai cantanti. In bilico tra tradizione e creazione, senza mai escludere alcun possibile cambiamento. E la compagnia di canto, straordinaria e vivace, dà un apporto preziosissimo. Il maestro Zanetti, partecipando con entusiasmo alle prove di regia, ha permesso la ricerca di una sintesi tra intuizioni musicali ed esigenze drammaturgiche, secondo la migliore tradizione operistica italiana. Sono onorato di avere ridato vita e ripreso ora questo allestimento, in quanto ho potuto studiare da vicino i bozzetti e le scene realizzate, ho scoperto dettagli preziosi e nascosti: una straordinaria occasione in termini professionali ed umani, in questo affettuoso e sincero omaggio ad un grande Maestro del nostro teatro”.

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