La prima monografia dedicata al capolavoro ritrovato di
Caravaggio, edita da Marsilio Arte
a cura di Maria Cristina Terzaghi, Keith Christiansen,
Gianni Papi, Giuseppe Porzio
In uscita il 31 maggio 2024
«All’apparire delle statue di Donatello, Vasari scriveva
nel Proemio alla seconda parte delle Vite, che di fronte ai
fiorentini si trovarono “pressoché persone vive, non più statue”. È la
sostanza di ogni rivoluzione artistica, e questo Ecce Homo non
fa eccezione».
Maria Cristina Terzaghi
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Tra le più affascinanti scoperte nella storia dell'arte e caso inedito
nella storia critica di Caravaggio, sulla cui produzione raramente gli
studiosi hanno espresso un parere unanime, l’Ecce Homo rappresenta
uno straordinario dipinto, che ha subito attirato su di sé un’attenzione
incredibile e senza precedenti.
A tre anni dalla sua scoperta, e in occasione della mostra al Museo del
Prado di Madrid che espone l’opera restaurata da oggi, 28 maggio, fino
al 13 ottobre 2024, Marsilio Arte pubblica la prima monografia
dedicata al capolavoro ritrovato, Caravaggio. L’Ecce Homo svelato,
curata da Maria Cristina Terzaghi, Keith Christiansen, Gianni Papi e
Giuseppe Porzio.
Nella primavera 2021 l’Ecce Homo appare in un catalogo d’asta a
Madrid, con un’improbabile attribuzione a un pittore della cerchia di
Jusepe de Ribera, e un valore di partenza di 1500 euro. Non appena
l’immagine dell’opera inizia a diffondersi attraverso la stampa
internazionale, divenendo ben presto virale, il parere degli studiosi
converge nell’attribuzione a Caravaggio del dipinto e nella considerazione
di esso come brano di eccezionale valore.
La datazione viene fatta risalire agli anni compresi tra
il 1605 e il 1610, e l’opera ritenuta presumibilmente parte della
collezione privata di Filippo IV di Spagna. L’Ecce Homo passa
quindi sotto la protezione della galleria d'arte Colnaghi, in
collaborazione con Filippo Benappi (Benappi Fine Art) e Andrea Lullo (Lullo
Pampoulides), e viene restaurata dallo specialista Andrea Cipriani, sotto
la supervisione di esperti della Comunidad de Madrid. I risultati di questo
intricato, ma singolare processo sono raccolti e accuratamente descritti
per la prima volta nel volume Caravaggio. L’Ecce Homo svelato.
Alla luce delle preziose indagini diagnostiche di Claudio Falcucci e degli
esiti del restauro curato da Andrea Cipriani e dal suo team, Maria Cristina
Terzaghi, Keith Christiansen, Gianni Papi e Giuseppe Porzio propongono
un’inedita lettura del dipinto muovendosi lungo traiettorie diverse.
A partire dalle circostanze del ritrovamento vengono sviscerati gli aspetti
stilistici, tecnici e iconografici dell’opera, ma anche la sua fortuna
critica e l’eredità lasciata dal maestro a Napoli.
Seguendo percorsi
e logiche differenti, i saggi dei curatori offrono al lettore una pluralità
di interpretazioni, che costituisce il vero valore aggiunto della
pubblicazione. In questa prospettiva di studi e riflessioni quanto mai
approfondite, «l’Ecce Homo è destinato – come sottolinea
Terzaghi – a lasciare una traccia profonda nel panorama della letteratura
caravaggesca non solo per l’inaspettata possibilità di conoscenza di un
nuovo tassello del percorso dell’artista, della storia che si riannoda intorno
al dipinto e della portata delle questioni che esso mette in circolo
sull’iter ideativo del pittore, ma anche per la riflessione sull’esercizio
della connoisseurship in generale e in campo caravaggesco,
in particolare».
Maria Cristina Terzaghi è professore associato di Storia
dell'arte moderna presso l'Università degli Studi «Roma Tre» e membro del
comitato scientifico del Museo di Capodimonte a Napoli.
Keith Christiansen è direttore del Department of European
Paintings al Metropolitan Museum of Art di New York.
Gianni Papi è storico dell'arte esperto della pittura del
Seicento con riferimento a Caravaggio, e ai caravaggeschi in
particolare a Roma e a Napoli.
Giuseppe Porzio è professore associato di Storia dell’arte
moderna all’Università di Napoli, L’Orientale.
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