BAVENO
FESTIVAL – Umberto Giordano – XVI edizione 2013
Emozioni…
Lunedì,
15 luglio ore 21,15 – Feriolo Chiesa di San Carlo
LA NAPOLI
DI PERGOLESI
Concerto
degli allievi della Master Class tenuta da Gemma Bertagnolli e Claudio Astronio
Maestro
al cembalo classe di canto : Simone Ori
In
collaborazione con il centro studi Pergolesi dell’Università di Milano, è stata
realizzata una serata consapevole dal sapore familiare, ricca di emozioni e di
fuori programma.
Il
concerto si apre con la
Sinfonia da “Lo frate ‘nnamorato” di Pergolesi con
l’esecuzione allegra, ricca di virtuosismi, dolcemente appassionata e poi
focosa di Enrico Gramigna,Ingrid Neyza
Copa violini, Filippo Bergo
viola, Anna Camporini violoncello, Elide d’Atri cembalo.
La prima
aria in programma è “Luce degli occhi miei” cantata con corretto atteggiamento
dal soprano Michela Marconi
brillante nel registro alto e con voce ben adatta al repertorio.
“Tiranna
ingrata” di Scarlatti è l’aria cantata dal basso Samuele Adamo con timbro prossimo al bass baritone in un crescendo di partecipazione.
Monica Zeni, a chiusura del concerto allievi, da
‘Orfeo’ interpreta “Nel chiuso Centro” di Pergolesi con coloristica
interessante che sfocia nel tono del mezzosoprano e che si avvale di forte
presenza scenica e facilità negli acuti.
Dopo un
intermezzo esplicativo della serata, riappare Gemma Bertagnolli accompagnata da Claudio Astronio che sedutosi al cembalo la accompagna in arie da
Monteverdi, che la frizzante e
spumeggiante soprano affronta con la spigliatezza derivante dalla bella voce e dalla più che
salda tecnica. Al cembalo si siede poi l’abile Simone Ori per l’accompagnamento di ‘Tanti affanni in petto’
dall’Arianna di Haendel che Bertagnolli offre con la passionalità espressa
attraverso tutta se stessa a sublimare il canto con dolci rotondità; per
l’Olimpiade di Pergolesi torna Astronio al cembalo a sottolineare ed esaltare
l’aggressività passionale che il soprano con acuti possenti e cromatismi
rilucenti infonde all’ultima aria.
Ulteriore
fuori programma, alla fine del concerto, sul sagrato della chiesa con misurata
amplificazione ritroviamo Claudio
Astronio seduto ad altro clavicembalo posizionato ad insaputa di un
piacevolmente sorpreso pubblico che resta affascinato dal suo morbido pizzicar le corde tra lumi di candela con
sullo sfondo la notte stellata sul Lago Maggiore.
La Musica vince sempre.
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