GD - Roma, 7 feb. 25- Il Parco Archeologico del Colosseo all'interno della Curia Iulia, antica sede del Senato Romano, sino al 23 aprile ospita la pregevole mostra "Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie". L'esposizione è il frutto della collaborazione tra il Parco Archeologico del Colosseo e la Sharjah Archaeological Authority, promossa dallo sceicco Sultan bin Al Qasimi, membro del Consiglio supremo e sovrano di Sharjah, in collaborazione con l'ambasciata degli Emirati Arabi Uniti in Italia, ove si è svolta la conferenza stampa di presentazione.
L'esposizione, a cura di Eisa Yousif e Francesca
Boldrighini, illustra al pubblico, per la prima volta in Italia, gli
straordinari ritrovamenti archeologici dell'Emirato di Sharjah: le città di
Mleiha e Dibba, fiorite tra l'epoca ellenistica e i primi secoli dell'Impero
Romano, si trovavano al centro delle antiche vie carovaniere che collegavano
l'India e la Cina con il Mediterraneo e con Roma.
Testimonianza di questi stretti contatti culturali e commerciali tra Oriente ed Occidente sono gli splendidi oggetti esposti, rinvenuti nelle necropoli e negli abitati: anfore da vino da Rodi e dall'Italia, contenitori dalla Mesopotamia e dalla Persia; unguentari in alabastro dall'Arabia e in vetro dal Mediterraneo orientale; pettini di avorio e gioielli indiani e orecchini di fattura ellenistica; statuine di Afrodite e dediche alla divinità al-Lat; monete indo-greche e romane, originali e di imitazione locale.
Tutto concorre a delineare un affresco di grande varietà e
ricchezza, una società aperta a numerose e diverse influenze, che potremmo
definire ante litteram “multiculturale”.
La mostra, arricchita da un catalogo breve e da una
videoproiezione evocativa, permette inoltre di sottolineare l'importanza dei
commerci con l'Oriente per il mondo romano. Le spezie, prima fra tutte
l'incenso, prodotto in Arabia, erano tra i prodotti più importati e richiesti,
e proprio per questo il loro commercio era rigidamente regolato dall'autorità
imperiale.
In particolare il legame con Roma si evidenzia nella
presenza nel Foro Romano, a pochi metri dalla sede della mostra, degli Horrea
Piperataria, i magazzini voluti da Domiziano per la conservazione del pepe e di
altre spezie, che il Parco Archeologico romano ha recentemente restaurato e
reso accessibili al pubblico.
"Con questa nuova esposizione il Parco archeologico del
Colosseo intende proseguire il percorso di divulgazione e ricerca scientifica
ampliandolo alla dimensione mediterranea ed internazionale", ha commentato
Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico del Colosseo, rilevando poi
che "i legami tra l'Arabia e l'area mediterranea sono antichi, e i
commerci contribuirono ad ampliare le connessioni tra le due regioni, plasmando
la storia del Mediterraneo e del Vicino Oriente per secoli".
"Ci auguriamo che questa mostra offra ai visitatori
l'opportunità di esplorare una storia globale condivisa: questi oggetti non
sono semplici reliquie silenziose; sono storie vibranti che ci raccontano come
civiltà e città come Roma e Sharjah abbiano stabilito legami che si estendevano
lungo migliaia di chilometri", ha detto Eisa Yousif, curatore della mostra
e direttore della Sharjah Archaeological Authority.
Fonte: Ambasciata
https://www.giornalediplomatico.it/eau-mostra-da-sharjah-a-roma-lungo-la-via-delle-spezie.htm
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