Se passate dal foyer del Teatro Massimo Bellini fermatevi a visitare la mostra fotografica “I Capannoni” di Emma Maugeri.
Venticinque scatti di diverse scene e attrezzeria che vuole mostrare una traccia storica, un percorso dal vecchio al nuovo, raccontando il primo passaggio della realizzazione di un’opera per dare loro voce nuova.
https://www.teatromassimobellini.it/i-capannoni-mostra-fotografica-a-cura-di-emma-maugeri-4/
UTILIZZANDO LA PROPRIA MACCHINA FOTOGRAFICA
REFLEX, UNA VECCHIA NIKON D50, L'ARTISTA HA VOLUTO COGLIERE L'ODORE E LE
SENSAZIONI CHE "I CAPANNONI" DEL PORTO VOGLIONO TRASMETTERE
Di Simone Russo
Da domani, 17 dicembre, sarà possibile visitare la mostra fotografica “I Capannoni” all'interno del Teatro Massimo Bellini di Catania. Il progetto fotografico di Emma Maugeri, raccoglie più ambiti disciplinari - storico, artistico, tecnologico, sociale, costruttivo, architettonico, ingegneristico - attorno alle testimonianze (materiali e immateriali, dirette e indirette) inerenti al processo creativo fin dalle sue origini, al fine di approfondire la conoscenza della storia del passato e del presente.
Le testimonianze attraverso cui la scenografia può giungere a questa
conoscenza sono i luoghi e le tecnologie dei processi produttivo-creativi, le
tracce generate da questi, i mezzi e i macchinari attraverso cui questi
percorsi si sono attuati, tutte le fonti scritte a loro inerenti, le fonti
fotografiche ed orali ed i paesaggi creati.
L’obiettivo del progetto è quello di far vivere allo spettatore ciò che non potrebbe vivere mai, attraverso una traccia fotografica del passato, un dietro le quinte che trasuda arte e storia, una storia che ha accompagnato il Teatro Massimo da ben venti anni.
Questo è un
progetto fotografico che conta venticinque scatti di diverse scene e
attrezzeria (oggetti di scena) che vuole raccontare il primo passaggio della
realizzazione di un'opera e, delle vecchie scenografie, per dare loro voce
nuova. Vuole lasciare una traccia storica, un passaggio dal vecchio al nuovo.
Un capannone, ormai in dismissione con le sue scene ricoverate, che saranno riportate alla luce ogni qual volta lo spettacolo, e il pubblico, lo richieda. Sarà l'occhio critico dell'artista che coglie tra le macerie quella insana bellezza che c'è tra la confusione e la polvere di un vecchio magazzino, gli oggetti messi e scaricati alla rinfusa, che ritrova la loro armonia attraverso una macchina fotografica che cerca di cogliere il loro senso.
Si vedrà un'armonia innata attraverso le geometrie, i colori, le luci filtrate di vecchi vetri sporchi e le sensazioni che il luogo inconsapevolmente dona: triste per alcuni, confusa per altri, per lei invece inconsapevole bellezza. Un capannone è un luogo dove si è fatta la storia e che infonde vibrazioni uniche.
Utilizzando la propria macchina fotografica Reflex, una vecchia Nikon D50, l'artista ha voluto cogliere l'odore e le sensazioni che "I Capannoni" del porto di Catania vogliono trasmettere.
«Ricordo le immagini che vedevo da bambina – spiega l'artista Emma Maugeri - Catania durante gli anni ’80, coprifuoco compresi: abitando in un quartiere periferico e poco raccomandabile. Avevo ed ho una memoria soprattutto visiva, ma a scuola andavo bene.
Decisi di dedicarmi alla fotografia a 15 anni, quando frequentavo l'istituto statale d’Arte, anche se mi sono diplomata in design. Dopo la scuola superiore mi sono iscritta all’università, in Ingegneria Edile Architettura: la ricerca delle geometrie la ritrovo, inconsciamente, molto nei miei scatti.
Mi è sempre piaciuto fotografare raccontando: la storia degli zingari e clochard, le feste di paese, usi e costumi popolari, dietro le quinte dei set cinematografici e tanto altro. Per me la cosa più importante è sempre vivere gli avvenimenti, toccare le persone e la loro coscienza, mostrando loro però di preferire l'aspetto gentile delle cose.
Ho esposto le mie fotografie in Italia e all'estero ed ho ricevuto molti premi e riconoscimenti: nel 2009 sbarco con i miei scatti in Giappone, più precisamente a Fukuoka, con il mio progetto “Bad News”: un modo divertente ed ironico su come gli occhi dei bambini possano guardare avvenimenti e notizie apprese dai telegiornali e su come possano interpretarli con l’uso dei famosi Lego.
Non disdegno la pittura: traggo ispirazione diverse volte dai miei scatti. Lavoro come scenografa tra il teatro, il cinema e la televisione: le collaborazioni e i prodotti creati sono importanti e di taratura nazionale (due titoli fra i tanti: “Squadra Antimafia 5” - Mediaset, canale 5 / “L’amore fa male” - film per il cinema - M2).
Oggi lavoro nella squadra del Teatro Massimo
Vincenzo Bellini, con grande onore e gratitudine verso un luogo storico che
tante emozioni mi ha regalato, e spero, ancora mi darà».
La mostra sarà visitabile fino a gennaio.
https://www.lasicilia.it/cultura/news/-i-capannoni-di-emma-maugeri-la-mostra-fotografica-al-teatro-massimo-bellini-di-catania-2031536/
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