1 settembre
Edoardo Grieco, violino
Francesco Massimino, violoncello
Lorenzo Nguyen, pianoforte
J. HAYDN, Trio n. 27 in do magg.
M. WEINBERG, Trio op. 24 in la min.
F. MENDELSSOHN, Trio n. 1 in re min. op. 49
Un trio di giovanissimi musicisti brillanti e professionali,
con grande comunicativa si sono esibiti sul palco dello Stresa Festival Hall.
Haydn è stato interpretato con molta gioiosità rendendolo davvero gradevole
all’ascolto, coinvolgendo parecchio. Di
per sé l’ascolto di Mendelssohn è già
più impegnativo per le frasi romantiche, ma lo spirito vivace del Trio Chagall
ha mantenuto raffinatezza e energia.
Per me la sorpresa è stato il ‘Trio n. 24’ di Weinberg,
polacco di nascita ch ebbe una vita molto contrastata a causa degli eventi
politici della sua epoca, che non gli impedì di esprimere le sue doti
compositive. Il trio Chagall l’ha vissuto tra mimiche facciali e sguardi
d’intesa esaltandone parti intriganti
come i pizzicati.
Quali bis hanno suonato la danza n.6 di Brahms ed un brano
di Šostakovič, in onore alla grande amicizia con Weinberg.
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone
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