17 marzo 2013
“IL
MATRIMONIO SEGRETO”
Libretto
di Giovanni Bertari - Musica
di Domenico Cimarosa
Allestimento
Teatro Regio in coproduzione con Opéra de Monte-Carlo
Carolina
– Barbara Bargnesi, Geronimo – Paolo
Bordogna,
Paolino
– Emanuele d’Aguanno, Conte Robinson – Roberto de Candia,
Fidalma
– Ciara Amarù, Elisetta – Erika Grimaldi,
Maestro
al fortepiano –Giulio Laguzzi
Direttore
dell’Orchestra del Teatro Regio –
Francesco Pasqualetti
Regia
Michael Hampe- ripresa da Vittorio Borrelli, Scene -Jan Schulbach,
Costumi
– Martin Rupprecht, Luci –Andrea Anfossi,
Direttore
dell’Allestimento –Saverio Santoliquido.
Il 17 marzo in Italia si festeggia la ricorrenza dell’Unità d’Italia e per l’occasione il Teatro Regio di Torino ha esposto la bandiera italiana su tutti i palchi, dando un senso di festa ed un segno di appartenenza in un momento di difficoltà economica e politica perla Nazione.
Il 17 marzo in Italia si festeggia la ricorrenza dell’Unità d’Italia e per l’occasione il Teatro Regio di Torino ha esposto la bandiera italiana su tutti i palchi, dando un senso di festa ed un segno di appartenenza in un momento di difficoltà economica e politica per
L’intricata
vicenda de ‘Il Matrimonio Segreto’ è fatta di sotterfugi e malintesi, ma si risolve in un lieto fine, come si conviene
ad un’opera buffa talmente brillante che fin dalla sua prima assoluta nel 1792
al Burgtheater di Vienna registrò la ben nota
richiesta di replica immediata da parte del
“non melomane” Leopoldo II.
La
messa in scena del teatro Regio è classica e vanta un cast di tutta adeguatezza: Barbara
Bargnesi con salda tecnica offre un buon fraseggio con voce chiara e
limpida dagli accenti decisamente
brillanti; Chiara Amarù rende il
personaggio di Fidalma con espressività attoriale ancorchè con buona resa di voce
con buon timbro;
L’affermato
soprano Erika Grimaldi è altrettanto efficace e pertinente nel
ruolo e sa abilmente gestire l’emissione con apprezzata gradevolezza e
puntualità.
I
ruoli maschili sono affidati a Emanuele
d’Aguanno, preciso e piacevole.
Paolo Bordogna e Roberto De Candia
rispettivamente nei panni di Geronimo e
del Conte Robinson, si confermano interpreti di assoluta esperienza ed
individuale attitudine ai ruoli brillanti ed anche in questa situazione hanno
offerto al pubblico il divertimento che giustamente ci si attende da un’opera
buffa. L’eclettico basso Bordogna ha voce profonda con colori modulati sul rigo
e sul personaggio e riesce anche in Geronimo a creare un personaggio esilarante;
De Candia quale riconferma di ottimo baritono trae belle sfumature di colore
riuscendo ad incidere laddove la
partitura o la situazione lo richiede; insieme creano gags e mimiche comiche sicuri
nella loro prestazione vocale..
Sul
podio il Maestro Francesco Pasqualetti,
che a dispetto della giovane età dimostra sicurezza e dirige (come già
recentemente apprezzato in altre opere) con affabilità e signorile semplicità,
riuscendo a lavorare “in armonia” con il palcoscenico e con l’ottima formazione
orchestrale opportunamente disegnata
sulle valenze acustiche della sala.
Renzo Bellardone.
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