Palazzo
dei Congressi 27 agosto
Béla Bartok – John Cage – Igor
Stravinskij
Patrizia Biccirè-soprano, Elena
Belfiore-mezzosoprano, Marcel
Beekman-tenore, Nikolay Bikov-basso,
Gabriele Sagona-basso.
Cristina Biagini, Marco Marzocchi,
Francesco Buccarella, Monaldo Braconi –
pianoforti
Tetraktis Percussioni e Ars
Antica Choir
Louis Stiens dello Stuttgart Ballett in “Balletto triadico, figura con
maniche sferiche” di Oskar Schlemmer, in prima rappresentazione assoluta.
Stresa Festival Ensemble direttore Francesco
Ivan Ciampa
Multivisione
Oskar Schlemmer Renard e Les Noces – regia C.Raman Schlemmer e Dario Betti
Figure
del secolo scorso che vanno oltre il nostro presente: così penso si possa
definire il complesso lavoro di Oskar Schlemmer presentato in proiezione per
‘Renard’ e ‘Les Noces’ di Stravinskij, in programma nella serata multimediale
dello Stresa Festival 2015.
C’è
stata cosi tanta folla e così variegate performances sul palcoscenico che
diventa difficile contenere un commento in poche righe.
Con
due percussioni e due pianoforti è stata eseguita la sonata BB115 e SZ110 di
Bartok, cui è seguita la ‘Third construction for 4 percussionists’ di Cage; in
particolare quest’ultimo brano ha coinvolto il pubblico per il fascino ritmico
che da sempre le percussioni esercitano sull’ascoltatore.
Tra
le vocazioni di un festival di qualsivoglia arte, deve per forza esserci la
volontà di promuovere i giovani e di presentare proposte inconsuete,
diversamente si cade nell’oblio delle repliche e si banalizza il tutto con i
soliti commenti salottieri ricchi di raffronti per lo più non perfettamente
consoni. Allo Stresa Festival questa vocazione non manca di certo ed infatti
nella seconda parte del programma si è assistito nuovamente a delle prime
mondiali (dopo La Regina
con i capelli d’oro in programma il 25 agosto).
Stravinskij
l’ha fatta da padrone alla pari con Iskar Schlemmer. L’enslembe dello Stresa
Festival è ormai più che consolidato ed affiatato anche in quanto si tratta di
professori d’orchestra che d’abitudine già si incontrano in formazione ed
infatti la non facile partitura è stata resa con stilizzazioni e dissonanze
pregevoli; la direzione è stata affidata al giovane Francesco Ivan Ciampa
(qualche anno fa allo Stresa Festival in Master Class con Gianadrea Noseda) e
già apprezzato in altre produzioni tra cui si ricorda ‘Gianni Schicchi’ al Regio di Parma e
‘Traviata’ per Expo 2015 al Regio di Torino. In questa occorrenza ha saputo
esaltare la partitura con una direzione sicura e ben definita.
Un
plauso per le voci, i pianisti, il coro ed i percussionisti: insieme hanno
ricreato un momento degno di essere ricordato.
La
gemma della serata è stata la proiezione delle coloratissime immagini in movimento per la regia di Raman Schlemmer e
Dario Betti; l’opera realizzata da Oskar Schlemmer è molto poetica e sa parlare
ai cuori più semplici come alle menti più esigenti; la narrazione è creata con
colori vivi assegnati ad animali fantastici o personaggi chiaramente ispirati
alla cultura contadina russa. Belle le immagini del gallo spennato in ‘Renard’
o dei lunghi e sinuosi capelli biondi in ‘Les Noces’. In prima mondiale oltre alle proiezioni per
‘Renard’ anche il balletto triadico proposto da Louis Stiens dello Stuttgart
Ballet.
Insomma
la volontà, l’ingegno e l’impegno fanno sempre la differenza.
Renzo
Bellardone
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