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FIRENZE: ECCO LA STAGIONE 2022-2023 DEL TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE
FIRENZE – È stata presentata oggi, 13 giugno, la Stagione 20232-2023 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che va dal 2 settembre 2022 ad aprile 2023; fra le novità (preannunciate da Daniele Gatti al momento del suo insediamento) ci sono due piccoli festival interni alla stagione, il Festival d’Autunno incentrato su Giuseppe Verdi con tre opere d’ambientazione spagnola (Il trovatore, Ernani e Don Carlo in quattro atti)e un Festival di Carnevale a tema Faust di Goethe. Fino a fine anno nella sala grande non saranno terminati i lavori (l’inaugurazione sarà proprio col Don Carlo di Verdi il 27 dicembre) e le opere autunnali saranno dunque tutte nell’Auditorium Mehta; i concerti invece saranno fino al 24 novembre in sala grande, sul proscenio (ad eccezione di quello diretto da James Conlon il 12 novembre); poi tutti in Sala Mehta salvo quello di San Silvestro e quello del 10 marzo, entrambi diretti da Gatti. Un’opera, La finta semplice di Mozart, sarà al Teatro Goldoni (24, 26, 28 e 29 gennaio; diretta da Theodor Guschlbauer con Benedetta Torre – entrambi reduci dal successo de Le Nozze di Figaro alla Pergola, dove lei era una centratissima Susanna – e Luca Bernard)
Dai primi di settembre all’inizio dell’85° Festival del Maggio sono in cartellone 10 opere liriche (più due riduzioni per bambini) e 25 concerti sinfonici. Questi i titoli delle opere in ordine d’apparizione: Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini in settembre, Il trovatore di Giuseppe Verdi a fine settembre e ottobre, Alcina di Georg Frederich Händel (nell’allestimento del Salzburger Pfingstfestpiele) con l’Orchestra Les Musiciens du Prince – Monaco in ottobre, Ernani in novembre e Don Carlo tra fine dicembre e inizio gennaio, La finta semplice di Wolfgang Amadeus Mozart in gennaio al Teatro Goldoni, Doktor Faust di Ferruccio Busoni in febbraio, La traviata di Giuseppe Verdi in febbraio, The Rake’s Progress di Igor Stravinsky in marzo e per concludere Carmen di George Bizet a fine marzo e fino a metà del mese di aprile; per bambini Il Faust in coproduzione con Venti Lucenti con l’Orchestra Giovanile Italiana (novembre-dicembre al Teatro Goldoni), e L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini sempre con l’OGI tra fine marzo e inizio aprile in Sala Mehta; in totale, nove nuovi allestimenti, due riprese e l’allestimento del Festival di Pentecoste di Salisburgo. Zubin Mehta e Daniele Gatti hanno tre opere a testa: Il barbiere di Siviglia, Don Carlo, The Rake’s Progress per Gatti e Il trovatore, La traviata e Carmen per Mehta; equamente ripartiti anche i concerti. Con loro molte altre bacchette famose: Herbert Blomstedt, Theodor Guschlbauer, Charles Dutoit, Andrés Orozco-Estrada, James Conlon, Christoph Eschenbach, sir Marc Elder, Diego Fasolis, Marc Albrecht, Ingo Metzmacher Gianluca Capuano; per la prima volta arriva anche Dame Jane Glover; le orchestre ospiti sono la Gustav Mahler Jugendorchester e l’Orchestra Filarmonica di Montecarlo, oltre ai Musiciens du Price di Monaco per l’Alcina con Cecilia Bartoli in Sala Mehta. Tra i solisti, i pianisti Maurizio Pollini, Martha Argerich, Yefim Bronfman, Rudolf Buchbinder, Andrea Lucchesini; le prime parti dell’Orchestra del Maggio Luca Benucci al corno, Marco Salvadori all’oboe, Alejandra Rojas Garcia al fagotto; Salvatore Quaranta, spalla dell’Orchestra (per le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi, presto annunciato); le voci soliste nei concerti saranno Mandy Fredrich, Marie-Claude Chappuis, Maximilian Schmitt, Tareq Nazmi, Eleonora Filipponi, Lenneke Ruiten, Lucia Cirillo, Juan Francisco Gatell, Georg Nigl, Jessica Pratt, Christiane Karg, Michèle Losier. I registi che firmeranno i differenti allestimenti operistici, sempre in ordine cronologico, sono Damiano Michieletto (Il barbiere di Siviglia e Alcina), Cesare Lievi (Il trovatore), Leo Muscato (Ernani), Roberto Andò (Don Carlo), Claudia Blersch (La finta semplice), Davide Livermore (Doktor Faust e La traviata), Frederic Wake Walker (The Rake’s Progress) e Piero Faggioni (Carmen), oltre a Manu Lalli (Faust per bambini) e Grischa Asagaroff (L’Italiana in Algeri per bambini). Le dieci opere liriche sfoggiano nel cast i nomi di Vasilisa Berzhanskaya, Nicola Alaimo, Fabio Capitanucci, Carmen Buendia, Ruzil Gatin, Evgeny Stavinsky (in Il Barbiere di Siviglia: una ripresa, ma di lusso, con direzione di Gatti); Amartushvin Enkhbat, María José Siri, Ekaterina Semenchuck, Fabio Sartori, Riccardo Fassi (in Il trovatore); Cecilia Bartoli, Carlo Vistoli, Lucia Martìn-Cartòn, Kristina Hammarstroem, Petr Nekoranec, Riccardo Novaro (in Alcina); Francesco Meli, Roberto Frontali, Vitalij Kowalijow, (in Ernani); Mikhail Petrenko, Francesco Meli, Alexander Vinogradov, Benedetta Torre (in Don Carlo), Benedetta Torre e Luca Bernard (in La finta semplice); Thomas Hampson, Wilhelm Schwinghammer, Olga Bezsmertna (in Doktor Faust);Nadine Sierra, Francesco Meli, Plácido Domingo, Caterina Piva, Caterina Meldolesi,Francesco Samuele Venuti, Emanuele Cordaro, (in La traviata); Sara Blanch, Matthew Swensen, Vito Priante, Marie-Claude Chappuis, Adriana Di Paola, Christian Collia (in The Rake’s Progress), Clémentine Margaine, Francesco Meli, Mattia Olivieri, Valentina Naforniță (in Carmen).
LE OPERE
La stagione operistica inizia l’8 settembre (repliche il 10, 12, 14, 15) in Sala Zubin Mehta con Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, nel rodatissimo e apprezzatissimo e sempre fresco allestimento con la regia di Damiano Michieletto, ripreso da Andrea Bernard (che al Maggio ha firmato un Don Pasquale nel 2020), che vedrà sul podio il direttore principale Daniele Gatti. Nel cast Vasilisa Berzhanskaya come Rosina, Nicola Alaimo come Figaro, Fabio Capitanucci con Don Bartolo, Berta sarà Carmen Buendia, Lindoro/Conte sarà Ruzil Gatin e Don Basilio sarà interpretato da Evgeny Stavinskiy. Costumi di Carla Teti, Luci di Alessandro Tutini. Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
. Il 29 settembre con repliche il 2, 5, 7 ottobre in Sala Mehta va in scena un nuovo allestimento di Il trovatore. Sul podio il direttore emerito del Maggio Zubin Mehta; la regia è di Cesare Lievi, le scene e i costumi sono di Luigi Perego, le luci di Luigi Saccomandi. In locandina, il conte di Luna di Amartushvin Enkhbat, la Leonora di María José Siri che tornerà anche nella compagnia di canto di Ernani, l’Azucena di Ekaterina Semenchuck, il Manrico di Fabio Sartori e il Ferrando di Riccardo Fassi. Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Il terzo titolo, l’opera fiabesca e malinconica Alcina di Geog Frederich Händel va in scena il 18 ottobre con repliche il 20, 22, 24, 26, nella Sala Zubin Mehta. La produzione è quella del Salzburger Pfingstfestpiele messa in scena con grandissimo successo a Salisburgo nel 2019. In buca l’Orchestra Les Musiciens du Prince – Monaco diretta da Gianluca Capuano. La regia è di Damiano Michieletto. Nel ruolo di Alcina, torna al Maggio dopo il trionfale concerto dell’8 ottobre 2020 Cecilia Bartoli. Con lei Carlo Vistoli come Ruggiero, Lucía Martín-Cartón come Morgana, Kristina Hammarström come Bradamante, Petr Nekoranec come Oronte e Riccardo Novaro come Melisso. Le scene sono di Paolo Fantin, i costumi di Agostino Cavalca, le luci di Alessandro Carletti, i video di RoCa Film, la coreografia di Thomas Wilhelm.
Ernani va in scena il 10 novembre con repliche il 13, 15, 18, 20 in Sala Zubin Mehta. La direzione è affidata a James Conlon e la regia a Leo Muscato. Nel cast come Ernani, il tenore Francesco Meli, nella prima della quattro opere nelle quali sarà impegnato in questa stagione al Maggio. Le prossime sono Don Carlo, La traviata e infine sarà don José in Carmen. Come Elvira torna dopo l’interpretazione di Leonora in Il trovatore Maria José Siri. Don Carlo è interpretato da Roberto Frontali; De Silva è Vitalij Kowaljow. Le scene sono di Federica Parolini, i costumi di Silvia Aymonino, le luci di Alessandro Verazzi. Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Don Carlo (dal 27 dicembre all’8 gennaio, 5 recite) nella versione italiana in quattro atti riapre la Sala grande, il cui palcoscenico dovrebbe essere divenuto uno dei più moderni ed efficienti al mondo. Daniele Gatti, direttore principale del Maggio torna a confrontarsi con il dramma di Schiller musicato da Verdi. La regia è di Roberto Andò che torna al Maggio dopo Siberia di Umberto Giordano andata in scena nel Festival del Maggio nel luglio 2021. Torna nel ruolo del titolo per la seconda volta in stagione il tenore Francesco Meli, con lui in locandina per ora si leggono i nomi di Alexander Vinogradov come Il Grande Inquisitore, di Ekaterina Semenchuk come la Principessa Eboli e di Benedetta Torre, come la Voce dal cielo. Scene e luci sono di Gianni Carluccio, i costumi di Nanà Cecchi. Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
A testimoniare il “risveglio” del piccolo e delizioso teatro ottocentesco Goldoni, il palcoscenico in Oltrarno del Teatro del Maggio ospiterà – dopo la messinscena di Faust (in collaborazione con Venti Lucenti) di fine novembre – la produzione La finta semplice inserita nel calendario del secondo Festival del Maggio, quello di Carnevale. La prima opera di in italiano di Wolfgang Amadeus Mozart ancora fanciullo e basata su un libretto di Goldoni va in scena a partire dal 24 gennaio 2023 e con repliche il 26, 28 e 29 gennaio. Sul podio, dopo il concerto sinfonico a Grosseto dell’1 settembre e il primo iniziale di stagione 22/23 al Maggio del 2 settembre e dopo il suo grande successo alla direzione di Le nozze di Figaro al Teatro la Pergola per l’84esima edizione del Festival del Maggio, torna Theodor Guschlbauer. La regia è affidata a Claudia Blersch. Le scene e costumi sono degli allievi di Margherita Palli del NABA, Nuova accademia di Belle Arti di Milano. Il ruolo di Rosina è interpretato da Benedetta Torre, quello di suo fratello Don Polidoro da Luca Bernard. In locandina si leggeranno poi anche i nomi degli altri interpreti provenienti dalle file dei giovani talenti in formazione all’ Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Segue Doktor Faust dell’empolese Ferruccio Busoni; La prima, sul palcoscenico della Sala grande del Teatro del maggio è in calendario il 7 febbraio con repliche l’11, il 14, 19 e 21 febbraio 2023. La direzione è di Ingo Metzmacher e la regia di questo nuovo allestimento è Davide Livermore. Composta nell’arco di circa dieci anni e rimasta ancora incompiuta al momento della morte del compositore nel 1924, ha visto la sua prima assoluta in Italia, proprio a Firenze nell’ambito dell’ottavo Festival del Maggio nel 28 maggio 1942. Dopo quell’occasione il titolo ha inaugurato il “Maggio Espressionista” nel 1964 e da allora nelle stagioni del Maggio non è mai stato più ripreso. Nei ruoli principali tra gli interpreti, il ruolo di Doktor Faust è interpretato da Thomas Hampson che torna dopo Il Così fan tutte, quello di Wagner da Wilhelm Schwinghammer; Mefistofele è AJ Glueckert, recentemente nel cast di Ariadne auf Naxos e la duchessa di Parma è Olga Bezsmertna, che è stata ascoltata al Maggio ne Il pipistrello di Johann Strauss jr come Rosalinde. Coro e Orchestra del maggio Musicale Fiorentino.
Il 12 febbraio 2023 con repliche l 15, 17, e 22, sempre nel Festival di Carnevale – e nella Sala grande – torna in programmazione la fenomenale Traviata di Giuseppe Verdi con Nadine Sierra come Violetta e (terza presenza in cartellone in questa stagione) e Francesco Meli come Alfredo, ruolo a lui tra i più congeniali; a dirigere sempre Zubin Mehta; il cast conferma al completo quello dell’edizione precedente: Germont sarà Plácido Domingo, Flora Caterina Piva, il Barone Duphol Francesco Venuti, il dottor Grenvil Emanuele Cordaro, Annina Caterina Meldolesi; regia Davide Livermore, scene Giò Forma, costumi Mariana Fracasso, luci Antonio Castro. Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
The Rake’s Progress, favola lirica in tre atti di Igor Stravinskij, in Sala Mehta il 12 marzo, con repliche il 14, 16, 19, e 26 marzo 2023 vede il ritorno operistico sul podio per il direttore principale del Maggio Daniele Gatti che ha affrontato la partitura già altre volte nel corso della sua carriera. La regia è firmata da Frederic Wake-Walker, per la sua terza regia al Maggio dopo Adriana Lecouvreur e Roméo et Juliette negli ultimi due Festival. Le scene e costumi sono di Anna Jones, i video di Ergo Phizmiz. Nel cast come Anne, torna Sara Blanch, calorosamente apprezzata nell’Orphée et Euridice di Gluck che ha inaugurato l’84 esima edizione del Festival del Maggio e che ha inoltre recentemente ottenuto uno strepitoso successo personale come Zerbinetta alla prima di Ariadne auf Naxos di Strauss sostituendo l’indisposta Jessica Pratt a La Pergola nella programmazione dello stesso Festival dedicato al “Mito, Amore e Fabula”. Negli altri ruoli si citano per ora nomi bel noti al pubblico del Maggio: Matthew Swensen come Tom Rakewell, Vito Priante come Nick Shadow, Marie-Claude Chappuis come Mother Goose, Christian Collia, come Sellem. Adriana Di Paola come Baba la turca è al suo debutto fiorentino. Coro e Orchestra del maggio Musicale Fiorentino.
Ultimo e decimo titolo della Stagione 2022-2023 è Carmen di George Bizet con la direzione di Zubin Mehta e la regia e le scene di Piero Faggioni. Nel cast come Carmen, Clémentine Margaine in un ruolo a lei particolarmente congeniale e che ha sostenuto con successo nei più importanti teatri al mondo e come Don José Francesco Meli (al quarto titolo) anche lui in un ruolo che gli ha portato più di un alloro nella sua carriera. Al loro fianco in locandina l’Escamillo di Mattia Olivieri e la Michaela di Valentina Naforniță. Coro, Coro di voci bianche e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
I prezzi dei biglietti – e la loro messa in vendita – saranno comunicati successivamente. Il Teatro si riserva di dare indicazioni più precise sugli orari degli spettacoli ora, per convenzione tecnica, fissati tutti alle 20. Per aggiornamenti: www.maggiofiorentino.com, dove già si trovano tutti i dettagli sulle opere liriche e sui concerti sinfonici
AND.....
HUNGARIAN STATE OPERA
Hungarian version of the article: Márciusban nyit újra a felújított Operaház
Written by: Pestbuda.hu
February 16, 2022 at 1:30 PM
After a break of five seasons, the Hungarian State Opera House on Andrássy street will reopen on 12 March, now completely renewed. During the large-scale restoration and modernization, the facade of the Neo-Renaissance palace designed by Miklós Ybl was restored, the stage technology was modernized, the acoustics were improved, the orchestral trench was remodeled, and the public utility network of the Opera House was replaced.
The house will open with a festive concert under the direction of Domác Plácido, Ádám Medveczky, Gergely Kesselyák and Balázs Kocsár.
After the complete renovation of the playground at 22 Andrássy
street for almost five seasons, the long-awaited moment will arrive at the
international level: from 12 March, 2022, in addition to the productions The
successful performances of recent years also occupy a worthy place in the
repertoire of the Ybl Palace, the Opera House writes in a statement.
The complete renovation of the Neo-Renaissance
palace, completed in 1884, began in 2017 under the direction of architect Gábor
Zoboki. The public investment included the restoration of the façade, the
modernization of stage technology, the improvement of the acoustics and the
comfort level of the spectators, the conversion of the orchestra trench, the
restoration of the monumental decorations, the replacement of the Opera House's
utility network, renovation of the factory building and workshops.
The most important element of the investment
was the replacement of the stage equipment. The system, installed in 1984, no
longer met the requirements of the age, ie faster mobility, low noise,
variability and precise fit. Also a very important element is the
transformation and mobilization of the orchestral trench, which serves to
improve the acoustics of the auditorium.
The most important element of the investment
was the replacement of the stage equipment. The system, installed in 1984, no
longer met the requirements of the age, ie faster mobility, low noise,
variability and precise fit. Also a very important element is the
transformation and mobilization of the orchestral trench, which serves to
improve the acoustics of the auditorium.
On 14 March, the Hungarian National Ballet
will return to the theater in Sir Kenneth MacMillan's lavish Mayerling. For the
rest of the season, the calendar of Wagner fans will be enriched with two new
performances: András Almási-Tóth will present Parsifal, and with the Twilight
of the Gods, M. The point is also made in Géza Tóth's Rıng production, which
was launched in 2015.
Repertoire productions: In addition to The
Woman Without a Shadow, Mephistopheles, Simon Boccanegra, Porgy and Bess, The
Wedding of Don Carlos, Andrea Chénier, Daughter of the West, The Masquerade
Ball, Romeo and Juliet from March to June 2022 and the ballet productions
Anyegin will be shown on the stage of the Opera House.
From March 2022, guided tours of the building
will also be available again.
Source: opera.hu
Cover photo: Andrássy street building,
designed by Miklós Ybl, will open on 12 March(photo: opera.hu)
https://pestbuda.hu/en/cikk/20220216_the_renovated_opera_house_will_reopen_in_march
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