Los 10 mejores stands de Art Basel en Basilea
El Dow cayó 800 puntos, el S&P 500 cayó en territorio de mercado bajista, Bitcoin alcanzó un mínimo de 18 meses y las preocupaciones sobre la inflación continuaron avivando los temores sobre una recesión inminente, pero no habría sabido que el caos financiero estaba haciendo estragos en la apertura VIP del martes de Art Basel en Basilea.
Ya sea que se trate de un regreso a la normalidad este año (la feria ha vuelto a su horario habitual de junio después de los cambios inducidos por COVID-19, y ya no se requieren máscaras y pruebas para la entrada), el clima inusualmente cálido y soleado, o el arte contemporáneo de clase mundial que ha llevado a Basilea a ser considerada la mejor incluso entre las ferias más elitistas, el estado de ánimo en la apertura era boyante. De hecho, fue casi estridente en algunos de los stands de las principales galerías, como Hauser & Wirth, donde los clientes se atascaron hombro con hombro debajo y alrededor de Spider (1996) de Louise Bourgeois, que se vendió por $ 40 millones.
Este regreso también hizo que el número de galerías participantes volviera a los niveles previos a la pandemia, con 289 expositores que hicieron el viaje este año. También regresaron Unlimited, con proyectos monumentales de 70 galerías, así como secciones dedicadas a artistas emergentes, presentaciones individuales y temáticas, un programa de cine y obras específicas del sitio exhibidas en toda la ciudad como parte del programa Parcours.
E
LE PROCURATIE VECCHIE DI VENEZI
A firmare il progetto di recupero dell'edificio simbolo di piazza San Marco è stato l’architetto David Chipperfield
Dopo un lungo intervento di restauro durato cinque anni, aprono per la prima volta al pubblico le Procuratie Vecchie di Venezia, uno degli edifici simbolo di piazza San Marco.
Costruito nella prima
metà del Cinquecento per iniziativa del doge Andrea Gritti, il complesso prende
il nome dal suo uso originale: era lì, infatti, che allora vivevano i
Procuratori di San Marco, funzionari della città - si trattava della carica più
prestigiosa dopo quella del doge - che erano responsabili dell'amministrazione
della basilica, dell'esecuzione dei testamenti e della cura di poveri e orfani.
Un luogo emblematico, con una storia lunga
cinquecento anni, che ora torna protagonista della vita dei veneziani, e non
solo, grazie a un intervento di recupero promosso dal Gruppo Generali e firmato
dall’architetto David Chipperfield. “Riparare, riunificare e adattare i molti
strati di questa storica struttura è stata una sfida complessa e gratificante
che ci riconnette con il potere dell'architettura sia come sostanza fisica sia
come processo di collaborazione”, ha detto il pluripremiato progettista
britannico.
Interventi di recupero notevoli che hanno portato al restauro del primo e del secondo piano, dove sono gli uffici della compagnia assicurativa, alla riorganizzazione dell'accessibilità e - elemento fondamentale per veneziani e turisti - al rinnovamento del terzo piano.
Lì, in uno spazio di circa tremila metri quadrati progettato dallo studio Migliore+Servetto con la direzione artistica di Davide Rampello, c'è la nuova casa di The Human Safety Net, fondazione di Generali che si occupa di empowerment e ha due progetti globali a sostegno di rifugiati e famiglie vulnerabili con bambini piccoli, c'è uno spazio di coworking per i team della fondazione e delle ONG partner e c'è un'area per eventi culturali.
Ma ci sono anche due
spazi aperti ai visitatori: un caffè accessibile a tutti con una biblioteca
allestita con testi in cinque lingue e la mostra A World of Potential curata da
Orna Cohen di Dialogue Social Enterprise. Si tratta di un'esposizione
interattiva, incentrata sulla consapevolezza personale, che attraverso una
serie di esperienze aiuta il visitatore ad esplorare i propri punti di forza
caratteriali e connettersi così con il proprio potenziale.
https://www.harpersbazaar.com/it/lifestyle/viaggi/a40042573/procuratie-vecchie-venezia-cosa-vedere/
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