Exhibition / 26 September 2024 –
23 February 2025
Camel caravans crossing desert
dunes, merchants trading silks and spices at bazaars – these are the images
that come to mind when we think of the Silk Roads. But the reality goes far
beyond this.
Rather than a single trade route
from East to West, the Silk Roads were made up of overlapping networks linking
communities across Asia, Africa and Europe, from East Asia to Britain, and from
Scandinavia to Madagascar. This major exhibition unravels how the journeys of
people, objects and ideas that formed the Silk Roads shaped cultures and
histories.
The Silk Roads were in use for
millennia, but this visually stunning show focuses on a defining period in
their history, from about AD 500 to 1000. This time witnessed significant leaps
in connectivity and the rise of universal religions that linked communities
across continents.
Working with 29 national and
international partners to present objects from many regions and cultures
alongside those from the British Museum collection, the exhibition offers a
unique chance to see objects from the length and breadth of the Silk Roads. From
Tang Chinese ceramics destined for ports in the Middle East to Indian garnets
found in Suffolk, they reveal the astonishing reach of these networks.
Highlight objects from Uzbekistan
and Tajikistan that have never been seen in the UK before also underpin the
importance of Central Asia to this continent-spanning story.
You'll meet figures whose stories
are entwined with the Silk Roads, including Willibald, an ingenious balsam
smuggler from England, and a legendary Chinese princess who shared the secrets
of silk farming with her new kingdom. Crossing deserts, mountains, rivers and
seas, the Silk Roads tell a story of connection between cultures and
continents, centuries before the formation of the globalised world we know
today.
https://www.britishmuseum.org/exhibitions/silk-roads
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«La casa è il luogo del ritorno, è dove la memoria esiste (…) considerazioni che rendono l’ambiente privato, quello a noi più familiare e intimo, espressione di cultura come un’opera d’arte o un monumento di cui studiamo le origini, la provenienza, la materia, insaziabili di conoscere e sapere tutto» Livia Frescobaldi
Vivere a Firenze, edito da Marsilio Arte, è un racconto inedito di Firenze che nasce dall’amore per la tutela dei suoi luoghi e dalla volontà di offrire uno sguardo intimo e originale sulla bellezza e la sapienza secolare delle botteghe artigiane cittadine, che fanno del capoluogo toscano una delle città più ammirate al mondo. Gli splendidi scorci, i minuziosi dettagli dell’arredo, le inquadrature, la cura e l’attenzione nel raccontare e descrivere l’opulenza e la raffinatezza delle dimore fiorentine, sono solo alcuni degli elementi che l’autrice Livia Frescobaldi ha selezionato per tracciare un itinerario alla scoperta dei suoi luoghi del cuore. Attraverso la fotografia di Alessandro Moggi e Eugenia Maffei, il volume incarna lo spirito di un affresco dagli infiniti scenari, i cui protagonisti sono gli eredi di una storia millenaria, in un difficile equilibrio tra modernità e tradizione. |
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 | Palazzo Melenchini © Alessandro Moggi e Eugenia Maffei Sedici sezioni per sedici dimore - tra palazzi, giardini ed ex conventi - ciascuno dei quali legato a uno specifico mestiere artigianale: il primo binomio raccontato è quello tra Palazzo Frescobaldi e l’Antico Setificio Fiorentino, il cui connubio è reso indissolubile dalla stoffa personalizzata Frescobaldi, in produzione da tempi immemorabili. Vivere a Firenze, oltre a essere specchio della ricchezza architettonica e artistica fiorentina, è un atto d’amore verso quelle figure professionali che, come sostiene Leonardo Ferragamo nel suo testo introduttivo, «continuano a creare la storia del futuro con la loro ingegnosa, perseverante e dedicata passione». Arricchito dalle introduzioni di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, e Bernabò Bocca, Presidente della Fondazione CR Firenze, la pubblicazione reclama l’unicità e la storicità di una città, Firenze, che gelosamente custodisce i mestieri d’arte e le botteghe artigiane, i palazzi noti e quelli più nascosti, i giardini e gli spazi dedicati all’epoca contemporanea. Un itinerario pensato per chi vuole vivere Firenze, oltre che visitarla.
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 | La torre di Arnolfo di Cambio di Palazzo Vecchio vista dal salotto di Ginevra Marchi © Alessandro Moggi e Eugenia Maffei
Livia Frescobaldi è fiorentina di nascita e per scelta. Cresce a Firenze in Oltrarno, nel quartiere di Santo Spirito. Scopre la sua passione per le arti decorative a Parigi. Rientrata a Firenze svolge valutazioni di patrimoni artistici nelle più belle dimore italiane e crea l’Associazione Amici di Doccia per la ricerca, la tutela e la promozione della Manifattura Ginori. È curatrice di mostre e volumi dedicati alla ceramica Ginori, tra cui Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia (Imola, 2015) e Il Risorgimento della maiolica italiana: Ginori e Cantagalli (Firenze, 2011). Alessandro Moggi lavora in ambito editoriale dal 1979. Appassionato di fotografia in tutte le sue forme, è rimasto legato alla tradizione analogica e stampa personalmente a mano la sua produzione in pellicola con tecniche di camera oscura tradizionale. Eugenia Maffei è attratta da qualsiasi espressione estetica e si appassiona sin da giovanissima alla fotografia in camera oscura. Ancora universitaria, collabora con Alessandro Moggi trovando la propria dimensione professionale nel suo studio, di cui oggi è socia.
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