miércoles, 1 de enero de 2025

GRISÉLIDIS. PARIS DISCOVERED MASSENET’S GRISÉLIDIS AT THE OPÉRA-COMIQUE ON 20 NOVEMBER 1901. ANTONIO PAPPANO: LA MIA VITA IN MUSICA

The work is based on a medieval folktale retold by Boccaccio and Perrault, among others, and already set to music several times in the Baroque era. It gave Massenet the opportunity to handle the ‘Gothic’ colouring of which the early twentieth century could not get enough. The inventive libretto by Armand Silvestre and Eugène Morand explores unusually contrasted registers: the religious, the fantastical, the sentimental and the warlike. Above all, the presence of a scene-stealing Devil, saddled with a cantankerous wife, offers the possibility of contrasting the serious (or sublime) and the comic (or grotesque).

Massenet thus produced a rare example of cross-genre equilibrium, a jewel of French demi-caractère, typical of the Opéra-Comique repertory. Although the opera renounces spoken dialogue, theatrical declamation nevertheless creeps into a few particularly successful scenes. Two magnificent baritone roles – the Marquis and the Devil – oppose each other with the full trappings of Romantic vocality, while Grisélidis makes a noble and introspective heroine, the perfect model of the French soprano.


Composer

Jules Massenet

Artists

Jean-Marie Zeitouni conductor

ORCHESTRE NATIONAL

MONTPELLIER OCCITANIE

CHŒUR OPÉRA NATIONAL

MONTPELLIER OCCITANIE

with Vannina Santoni, Julien Dran, Thomas Dolié, Tassis Christoyannis, Antoinette Dennefeld, Adèle Charvet, Adrien Fournaison, Thibault de Damas

https://bru-zane.com/en/pubblicazione/griselidis/


La mia vita in musica


pp. 320, 1° ed.
9788829791057  


«Con un cognome come Pappano non farai mai carriera». Questo si sentì dire agli esordi colui che è oggi tra i direttori d’orchestra più noti e celebrati al mondo. Della determinazione a migliorarsi appresa dai genitori, emigrati italiani a Londra da un piccolo paese della Campania, Antonio Pappano ha fatto una regola di vita che lo ha portato a dirigere nei maggiori teatri, da Oslo a Bruxelles, da Parigi a New York. In questa toccante testimonianza sul potere della musica di trasformare l’esistenza, si volta indietro per tracciare un primo bilancio del cammino fatto finora, tra successi e delusioni, amicizie e collaborazioni, scommesse folli e colpi di fortuna. 
Assecondando i movimenti dei ricordi, come in una sinfonia, racconta dell’infanzia e dell’emozione della prima opera diretta, del dialogo costante con le note di Wagner, Verdi, Mozart, Rossini fino ai compositori contemporanei, svelando i segreti e le lezioni sempre nuove che riesce a trarre da ogni esecuzione e dalla conoscenza minuziosa delle opere e della loro storia. Apre squarci illuminanti sul «dietro le quinte», le prove e i contrasti prima di ogni spettacolo, in una coinvolgente incursione nella memoria che colpisce per la vitalità con cui ritrae le figure di sommi interpreti, come Plácido Domingo, e direttori del calibro di Daniel Barenboim. 
L’esito di questo meraviglioso viaggio di scoperta è la voglia di restituire almeno in parte quanto ricevuto, insegnando ai giovani, affinché attraverso la musica possano apprendere la collaborazione, l’ascolto, la capacità di intonarsi agli altri. Dalle pagine emerge immutata la stessa passione di quel bambino che accompagnava il padre al pianoforte e che ha ancora tanto da imparare, perché – scrive l’autore – «non importa quante volte ti chiameranno “maestro”, non devi mai smettere di crescere»

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