14 dicembre 2019
Sono migliaia le persone con
i simboli delle Sardine scese in piazza San Giovanni a Roma, a un mese dalla
prima manifestazione a Bologna in funzione anti-Salvini alle regionali e per
una politica senza odio fatta da competenti.. Il primo meeting nazionale del
non-partito è, per gli organizzatori, "una festa contro l'odio e per i
valori antifascisti e costituzionali".
Ammesso solo il simbolo della
sardina, banditi tutti gli altri.
CasaPound non c'è Risolta l'incognita sulla presenza di CasaPound,
legata a un'apparente apertura poi ritrattata del 'portavoce' romano delle
Sardine, Stephen Ogongo. Il movimento di estrema destra in piazza non c'è.
"Mica ci avrete creduto? Quello delle sardine è un vuoto pneumatico che
non può essere riempito con nessuna buona idea", scrive il leader di
CasaPound Simone di Stefano su Twitter.
"Non abbiamo mai creduto a una
partecipazione di CasaPound, volevano solo rubarci consenso", dice Mattia
Santori - uno dei 4 fondatori - prima della manifestazione. "Era solamente
una ricerca di visibilità". La prova nazionale di Roma Un lungo happening
dalle ore 15 dai contorni da definire, come la linea del movimento al di là di
antirazzismo, antifascismo e antipopulismo e sovranismo.
Sarà la prima prova nel cuore politico del Paese anche per Mattia Santori, uno dei quattro creatori trentenni delle Sardine, ma finora vero leader con le sue numerose apparizioni tv.
Sarà la prima prova nel cuore politico del Paese anche per Mattia Santori, uno dei quattro creatori trentenni delle Sardine, ma finora vero leader con le sue numerose apparizioni tv.
Una novità politica in senso ampio che teme di
essere strumentalizzata per scopi elettorali. Un movimento senza struttura dove
possono crearsi cortocircuiti come quello dell'intervista di Ogongo, che ha
provocato una tempesta sui social che ancora dura e una smentita ufficiale dei
quattro di Bologna. Le Sardine però domenica si ritroveranno ancora a Roma per
gli 'Stati generali' del movimento. Costrette dal loro stesso successo a
crescere in fretta. Ogongo: porto le mie figlie in piazza, ma ci manca la
cittadinanza "Era martedì 26
novembre.
Verso mezzanotte mi misi al computer, lanciai
quest’idea e andai a dormire senza aspettarmi nulla. Il mattino dopo, però,
c’erano 10 mila persone che chiedevano di partecipare. Di lì è cominciato un
lavoro enorme, per cui ho trascurato molto anche la mia famiglia, mia moglie
Marie-Jeanne, le mie figlie Florence e Ashley. Che oggi saranno in piazza con
me" e che "ormai parlano il dialetto, amano la pasta al pesto, eppure
dovranno aspettare di compiere 18 anni per diventare cittadine italiane.
Una
legge assurda. Perciò mi batto per lo ius soli. Io sono un giornalista keniano,
ho 45 anni, da 25 vivo in Italia e sto ancora aspettando la cittadinanza".
A parlare è l'organizzatore delle Sardine di Roma, Stephen Ogongo, in
un'intervista al 'Corriere della sera'.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/La-sardine-oggi-a-Roma.-Sfida-alla-politica-no-ai-simboli-d-partito-b6f09f40-39e9-4963-ae1b-4b81e453f41b.html
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