Fino al 1950 il nome Ferragamo è stato sinonimo di calzatura da donna. Ma l’obiettivo di Salvatore, il fondatore dell’azienda, era quello di trasformare il suo marchio in una casa di moda che vestisse la donna dai piedi alla testa. Un sogno che divenne realtà solo dopo la sua morte. Fu proprio una delle figlie,
Fulvia, a dare avvio agli inizi degli anni Settanta a una produzione continuativa di accessori in seta, da donna e da uomo, caratterizzata da stampati realizzati a Como con soggetti decorativi esclusivi, soprattutto fiori e animali esotici formati da un patchwork di fiori.
A cura di Stefania Ricci.
Exhibition maker:
Judith Clark.
FULVIA
FERRAGAMO
Il 2 luglio 1950 nasce Fulvia, figlia di
Salvatore e Wanda Ferragamo. Sarà lei nel 1971 a dare vita a foulard e cravatte
esclusive, prodotte nelle fabbriche di stampa a Como.
Questo mondo creativo ha infiniti riferimenti
d’ispirazione: dall’arte orientale ai dipinti del Novecento, dalle
opere d’arte conservate in tanti musei agli antichi tomi di botanica e scienze
naturali, consultabili nelle sale dei rari di molte biblioteche o conosciuti
attraverso le loro riproduzioni più recenti. Queste molteplici fonti venivano
ridisegnate e annotate su fogli, stagione dopo stagione, sotto forma di
variopinti collage che costituivano di volta in volta il mood board di partenza
del nuovo tema creativo. Si tratta di una quantità immensa di materiale, che è
stato in seguito riunito in oltre un migliaio di volumi oggi conservati nell’Archivio
Salvatore Ferragamo. È questo particolare modo di raccogliere ed elaborare le
idee a costituire il fil rouge curatoriale dell’allestimento e dell’intero
percorso espositivo, dove i tessuti stampati, cravatte o foulard, sono
accostati alle fonti d’ispirazione di ogni motivo: libri o dipinti, vasi o
sculture, tutti provenienti da musei o collezioni pubbliche e combinati ai
disegni preparatori, alle prove di colore. Una grande Wunderkammer che vuole
significare quanto l’apparente semplicità di questi stampati in seta nasconda
una grande complessità concettuale e produttiva, proprio come in un gioco
di prestigio.
Nota bene: La recepción en el Museo Ferragamo fue excepcional. Sin cita previa, con una disponibilidad absoluta por parte de los equipos de atención al público y otros.
La muestra en sí, exquisita, divina. Parece pensada para la seda, los foulards, para desplegar el trabajo creador ímprobo de Fulvia Ferragamo, para empatizar y acariciar a los animales. Fantástica. En realidad es una ensoñación en medio del calor florentino (37 grados por la sombra del Lungarno, camino del Museo, el martes 28 de junio a las 4 de la tarde). Una videoinstalación bellísima, llena de movimiento, que les encantaría a los niños, y a los amantes del color, de la luz, de la sutileza.
Un regalo. Alrededor del núcleo en la planta de abajo, como rodeando la propuesta expositiva, todas las maravillas de la Casa Salvatore Ferragamo, los míticos zapatos, la ropa, los sueños. No solo hay que poder comprarlos, sino también disfrutarlos, compartir "il racconto" de lo singular, del arte llevado a la sublimación.
Alicia Perris
https://www.ferragamo.com/museo/it/seta
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