17 agosto
Ed anche la parte “classica” dello Stresa Festival riprende nella impareggiabile cornice paesaggistica del lago Maggiore e con la Musica offerta da uno degli ensemble italiani più prestigiosi ed apprezzati al mondo.Direttore Giovanni Antonini
F.J. HAYDN, Sinfonia n. 52 in do
min. Hob I:52
A. VIVALDI, Concerto in re maggiore per violino, archi e basso continuo “Grosso Mogul” RV 208; Concerto in si bem. magg. per violino, archi e basso continuo RV 368
F.J. HAYDN, Sinfonia n. 44 in mi min. “Trauer-Symphonie” (Sinfonia funebre)
Essendo appassionato ed affezionato spettatore dello Stresa Festival, mi sono interrogato sul perché di questi sentimenti, ma la risposta è stata facile e si risolve in una parola: qualità, espressa nell’offerta musicale, nelle scelte, nell’organizzazione e nei vari dettagli che con semplicità ‘fanno la differenza’
Anche la scelta operata per la serata inaugurale della parte classica è certamente di grande qualità che vanta solida esperienza e notorietà meritata. Il Giardino Armonico, già ascoltato negli anni sia di persona che attraverso le loro incisioni ho potuto apprezzarne l’estetica interpretativa che raggiunge gli angoli più nascosti degli stili compositivi, rafforzandone l’espressività.
Nei concerti vivaldiani il protagonista è il talentuoso Dmitry Smirnov ovuque apprezzato per il virtuosismo espresso ed è considerato ricco di una personalità artistica esuberante che con finezza e flessibilità può spaziare in un mondo musicale di generi diversi.
Haydn e Vivaldi vengono alternati in un confronto stilistico molto accativante che esalta le qualità interpretative del Giardino Armonico che è continuamente alla ricerca del suono perfetto, sotto l’equilibrata ed esperta direzione di Giovanni Antonini.
La Musica vince sempre
Renzo Bellardone
ph. Classeek
ph. Alberto Panzani
ph. Marco Borggreve
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