Il XXI Festival Verdi è dedicato a Graham Vick, il regista scomparso lo scorso luglio, dallo sguardo acuto, dalla straordinaria sensibilità, dall’attenzione ai giovani talenti, dalla capacità di portare alla luce le ipocrisie e le incoerenze del nostro vivere sulle note di partiture scritte secoli fa, dalla capacità di far scoprire l’opera e farla amare alle comunità più vaste e lontane dal mondo della cultura, mettendone in luce i valori, i sentimenti, i temi che la legano così strettamente alla nostra contemporaneità, alla nostra quotidianità.
Per ricordarne e testimoniarne la forza
poetica, un incontro con la partecipazione di artisti, sovrintendenti,
direttori artistici, critici musicali, che hanno prodotto e testimoniato le sue
creazioni divenute già pietra miliare nella storia dell’Opera.
Data
Sala di scenografia del Teatro Regio di Parma
sabato 25 settembre 2021, ore 10.30
Ingresso libero con prenotazione
L’incontro sarà trasmesso in live streaming
sul portale di Rai Cultura e sui profili social (Facebook e Youtube) del Teatro
Regio di Parma.
Programma
Coordina e modera Carla Moreni
L’incontro vedrà innanzitutto la testimonianza dei compagni di viaggio di Graham Vick, partendo da Ron Howell, coreografo, compagno di vita e in scena, Richard Willacy, direttore della British Opera Company fondata da Vick a Birmingham, Nicholas Payne, direttore di Opera Europa, Jonathan Groves, suo storico agente, Jacopo Spirei, regista e allievo, a cui questo Ballo in maschera è stato consegnato, . Il secondo atto del convegno vede invece il cerchio allargarsi a direttori artistici e sovrintendenti italiani, alla guida di teatri che nel tempo hanno accolto le regie di Vick: Francesco Giambrone con le esperienze di Firenze e Palermo, Alessio Vlad per Genova, Ancona e Roma, Paolo Pinamonti a Venezia (e non solo, anche le straordinarie avventure di Madrid e Lisbona), Luigi Ferrari e Gianfranco Mariotti per gli approdi al Festival Rossini di Pesaro, e Barbara Minghetti per le due sfide di un Mozart partecipato e in italiano, col Flauto magico dello Sferisterio di Macerata e Zaïde a Como. La parte conclusiva del viaggio “con Graham Vick”, strettamente intrecciata con le precedenti, vede i critici musicali Alberto Mattioli e Angelo Foletto che ripercorrono per tappe esemplari le produzioni più discusse del passato, e Roberto Abbado e Anna Maria Meo.
“Graham Vick a Parma è ancora vivo.
Raccontarlo l’indomani dell’andata in scena del suo ultimo lavoro, Un ballo in
maschera, vuol dire parlare di lui sentendone ancora intatta la voce. La sua
idea di teatro, inclusivo e non dogmatico – parimenti aperto sia al pubblico,
sia al pensiero dei compositori – ci ha accompagnato in Italia dall’estate del
1978. Graham non aveva ancora compiuto 25 anni e non poteva immaginare che nel
nostro Paese avrebbe lavorato così tanto, attraversandolo da nord a sud, isole
comprese, e sperimentando un repertorio che spaziava dagli albori al
contemporaneo, da Monteverdi a tanto Novecento, fino a Berio. Il convegno che
gli dedichiamo riunisce gli amici e i collaboratori, i critici e il pubblico.
Ha come obiettivo la ricostruzione di un ritratto a più mani, attraverso il
quale leggere un pensiero. Da tramandare, perché i grandi artisti non muoiono
mai”. – Carla Moreni
https://www.teatroregioparma.it/spettacolo/la-parola-al-regista-2/
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