Stento a credere che siano passati vent'anni dal
primo concorso Operalia nel 1993 a Parigi, e che da
allora, più di 150
premiati siano stati aiutati da Operalia a
realizzare il loro sogno di
diventare cantanti lirici a tutti gli effetti –
partecipi in una delle più
grandi forme d'arte mai create.
Il mondo dell'opera è bellissimo, ma è anche molto
difficile. Se da un lato è diventato più competitivo che mai,
dall'altro a volte un
cantante di grande talento può passare inosservato.
Già molto presto
nella mia carriera sapevo di voler creare un evento
che rappresentasse
una vera risorsa, e non un semplice concorso a
premi. Volevo fare
qualcosa per aiutare i giovani artisti a muovere il
loro primo passo
importante, spianando la strada ai più talentuosi e
determinati, in
modo che le loro carriere potessero sbocciare.
Fatto sta che né io né
alcun altro avrebbe potuto immaginare, quando
cominciammo nel
1993, che nel corso di venti anni, Operalia avrebbe
scoperto una tale
rosa di cantanti lirici eccezionali provenienti da
tutte la parti del
mondo, tra i quali Joseph Calleja, José Cura, Joyce
DiDonato, Erwin Schrott, Nina Stemme e Rolando Villazón, per nominarne solo
alcuni. Tra le file dei vincitori italiani, paese natìo dell'opera, spiccano il
soprano Carmen Giannattasio, il tenore Giuseppe Filianoti, e il basso Simone
Alberghini, tutte presenze stabili nei teatri d'opera di tutto il mondo. La
lista va avanti a lungo, e ne vado estremamente fiero.
Ciò che vivremo insieme qua a Verona è un altro
momento importante per la storia di Operalia.
Quaranta candidati sono stati scelti partendo da
600 iscritti; ora dovranno affrontare una giuria composta da importanti
direttori di teatri d'opera e superare preliminari e semifinali per giungere
alle finali.
Eppure, anche dopo la distribuzione dei premi,
continueremo a monitorare i progressi di ogni partecipante, vincente o non. Io
tengo particolarmente a fornire le indicazioni, l'amicizia e il sostegno che
questi cantanti di talento si meritano.
Operalia non esisterebbe senza la partecipazione di
tutti coloro il cui straordinario lavoro le dà vita.
Avanti a tutti gli altri, offro dal profondo del
mio cuore i miei più sinceri ringraziamenti a Lucienne Telle, Cofondatrice e
Vicepresidentessa di Operalia a Parigi. È lei la forza trainante del concorso
sin dal suo inizio.
Vado fiero anche dei ruoli svolti dai miei figli
Álvaro e José e da mio nipote Dominic, il cui entusiasmo è stato essenziale
alla riuscita dell'organizzazione in questi ultimi anni, e da mio figlio Plácido,
jr., autore dell'inno ufficiale di Operalia.
Quest'anno sono particolarmente grato alla
Fondazione Arena di Verona, la quale ha reso possibile ad Operalia di aver
luogo a Verona, come parte delle celebrazioni del Centenario operistico
dell'eccezionale Arena della città. Grazie ai loro sforzi e all'entusiasmo
della loro équipe, siamo riusciti a mettere insieme anche quest'altra celebrazione importante, che mi
sta così a cuore.
Porgo anche un caloroso ringraziamento ai nostri
amici e partner di vecchia data della Rolex, il nostro sponsor principale, per
il loro sostegno generoso e la loro fedeltà dal 2001 a oggi.
Senza il loro impegno intelligente, il loro
intrinseco senso di guida e l'incalcolabile valore della loro sponsorizzazione,
Operalia semplicemente non esisterebbe.
Ulteriori ringraziamenti vanno al Reignwood Group,
il nostro partner strategico più recente, di grande aiuto lo scorso anno a
Pechino, che continua a offrire sostegno a Operalia, all'arte dell'opera e ai giovani
cantanti di tutto il mondo.
Mi auguro che tutti i presenti
passeranno una splendida serata e spero di rivedervi alle prossime edizioni di
Operalia.
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