Stresa - Palazzo dei
Congressi, 24 agosto
Fazil Say, pianoforte
Gstaad Festival Orchestra
Neeme Järvi, direttore
Gstaad Festival Orchestra
Neeme Järvi, direttore
B. Smetana, La Moldava
F. Say, Water
B. Britten, da Peter Grimes: Four Sea Interludes
C. Debussy, La Mer
F. Say, Water
B. Britten, da Peter Grimes: Four Sea Interludes
C. Debussy, La Mer
LA SORPRESA…CHE SORPRENDE !!!!
Ebbene si, la maggior
parte del pubblico è stata sorpresa dall’interpretazione del programma in
cartellone per la serata inaugurale dello Stresa Festival 2013.
I giovani musicisti
dell’orchestra diretti con garbo ed eleganza da Neeme Järvi hanno offerto una
ottima prestazione, risultato dell’esperienza del direttore addizionata all’entusiasmo
giovanile degli orchestrali.
Con i delicati flauti
ed il pizzicato dei violini si apre con La Moldava di Smetana che senza trionfalità e
ridondanza rimanda agli inni con grande liricità.
Il filo conduttore
della serata è l’acqua che con Fazil Say si sente e percepisce ora saltellante,
ora a cascata ed ora impetuosa attraverso sonorità particolari ottenute con le
corde del pianoforte trattenute, tra voci ed echi lontani: la civetta, i
gabbiani, lo sciabordio del mare in un clima di forte attesa; Fazil Say quale
compositore ha fatto ricordare i menestrelli di un tempo, con racconti scritti
con la struttura musicale contemporanea ed interpretati poi con eclettiche
improvvisazioni e bravure quali un bellissimo trillo al melodico.
Con Britten la
tragedia aleggia nell’aria e l’orchestra ben sa creare l’atmosfera cupa e
tragica della narrazione, tra flutti impetuosi e risacche impietose.
Con Debussy ancora una
volta si assapora il moderno che incalza, tavolta tormentato senza la promessa
dell’estasi.
La musica vince
sempre.
Renzo Bellardone
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