8 novembre 2015
Per
ritrovare il buon umore e vivere un momento di serenità, non servono certamente
cose impossibili da ottenere! Magari basta staccarsi dai media più commerciali
ed ‘avere il coraggio’ di entrare a teatro. Domenica 8 novembre al ‘Coccia’ di
Novara, la messa in scena di ‘Priscilla’
ha divertito, emozionato e commosso….
DI
Stephan Elliot e Allan Scott
Regia
di Simon Phillips
Resident
Director Matteo Gastaldo
Resident
Music Supervisor Fabio Serri
Nella
presentazione dello spettacolo, curata
dal Teatro Coccia, si legge ‘ Una travolgente avventura on the road…tratto da ‘The
Adventure of Priscilla, Queen of the
Desert’- film commedia ….che racconta la storia di Tick, Bernadette e Adam,
eccentrici artisti che, grazie ad un ingaggio, decidono di lasciare la noia e i
problemi della loro vita a Sidney e portare il loro spettacolo di Drag Queen
nell’entroterra australiano ‘..ad Alice Springs, dove si concluderà la vicenda
in modo brillante con il sapore della dolcezza.
Priscilla
è l’autobus su cui i tre protagonisti compiono
il loro viaggio nel deserto e lo sfondo di tutti i loro racconti e delle
loro avventure; Priscilla verrà imbrattata con una scritta offensiva che una
abbondante ripittura in ‘rosa confetto’ cancellerà.
Lo
spettacolo è scintillante e coinvolgente, fatto di luci, suoni, colori ed ever green cantati dal vivo dagli
insuperabili interpreti. Oltre
cinquecento eccentrici costumi , sfere specchiate che inondano di frammenti luminosi
tutta la platea, sipari e siparietti, scale da varietà compongono la scena con
vivacità e ‘gayezza’ insieme a dettagli
delicati come i coriandoli a forma di
cuore.
Lo
spettacolo è decisamente travolgente ed a tratti irriverente, ma con vivace gioiosità
fa brillare anche le parolacce efficacemente espressive. I danzatori
acrobati e cantanti, riempiono il palcoscenico con tanta di quell’immediatezza
e vivida lucidità che fanno dimenticare per un po’ il quotidiano non sempre
colorato.
La
vicenda apparentemente superficiale, contiene invece l’aspetto più vero del
senso della famiglia, degli affetti, dell’amore e della ricerca di questo, del
rispetto degli altri, delle paure e delle certezze, della tolleranza e dell’accettazione.
Al finale il protagonista Tick,
dichiaratamente gay, incontra per la prima volta il figlioletto avuto da una
precedente relazione con una donna; chiacchierando con un compagno di viaggio
dirà che il figlio è il ‘più bell’errore della sua vita’. Direi commovente il
momento il cui il figliolo chiede al
padre (Drag Queen) di leggergli una fiaba e lo invita a rimanere con lui e la
mamma, offrendogli una camera per lui ed il suo ‘fidanzato’.
La
musica è il filo conduttore della messa in scena con canzoni di grande successo
ed un intermezzo da ‘Sempre libera’ dalla Traviata di Giuseppe Verdi, remixata
con molta accortezza.
La
Musica vince sempre.
Renzo Bellardone.
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