lunes, 2 de marzo de 2020

“CINEMADDOSSO”: IN MOSTRA A TORINO I COSTUMI CINEMATOGRAFICI CREATI DA ANNAMODE


Audrey Hepburn, Fanny Ardant, Kirsten Dunst. Sono alcune delle star che hanno indossato i costumi della celebre sartoria romana Annamode. Da oggi protagonista di un'esposizione imperdibile delle sue creazioni, al Museo del Cinema di Torino


di CECILIA ERMINI

Da oggi fino al 15 giugno, il Museo Nazionale del Cinema di Torino ospita la mostra Cinemaddosso, da Cinecittà a Hollywood i costumi di Annamode, che celebra la straordinaria storia della sartoria Annamode. Eccellenza italiana, dagli anni Cinquanta a oggi, nella realizzazione di abiti per grandi produzioni cinematografiche nazionali e internazionali. Un’occasione più unica che rara dunque per rivivere le origini di una stagione irripetibile dove il talento, la creatività e la sapienza artigianale furono in grado di varcare i confini italiani. Fino a conquistare Hollywood.
Fondata a Roma nel 1946 dalle sorelle fiorentine Anna e Teresa Allegri – a soli 3 anni di distanza dalla “nascita” delle Sorelle Fontana – la sartoria Annamode nasce subito con un duplice scopo: moda e costumi. Anna si occupava dell’alta moda mentre Teresa dirigeva la sezione dedicata ai costumi per il teatro e il cinema. Due mondi diversi dunque ma non per questo in contrapposizione, anzi.
Nel loro atelier infatti, al primo piano Anna disegnava bozzetti moda mentre Teresa, al piano superiore, lavorava a stretto contatto con i grandi costumisti del cinema. Indice dell’importanza, e della comprensione, di quanto le due cose fossero si indipendenti. Ma al tempo stesso legate da un filo rosso che univa design, stile e ispirazione.


Le sorelle Anna e Teresa Allegri

Annamode e il cinema

L’atelier, dopo qualche anno di rodaggio, “esordisce” sul grande schermo realizzando gli abiti per il film Le ragazze di Piazza di Spagna di Luciano Emmer. Una storia, guarda caso, che racconta le vicende di tre giovani sarte romane. Da lì, per la sartoria, inizierà una fertile collaborazione con i più grandi registi italiani, da Antonioni a Fellini passando per Vittorio de Sica. Per tutti i più grandi costumisti dell’epoca – come Piero Tosi, Adriana Berselli, Milena Canonero e Maria de Matteis – l’atelier delle sorelle Allegri diventerà una tappa obbligatoria per dare corpo ai proprio bozzetti.

E alcuni abiti da favola entreranno di diritto nella storia del cinema, anche hollywoodiano. Come quello stile impero di Audrey Hepburn in Guerra e Pace, le sete sgargianti di Sophia Loren in Matrimonio all’italiana o le crinoline settecentesche di Kirsten Dunst in Marie Antoinette di Sofia Coppola.
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La mostra
Un visionario percorso espositivo, a cura di Elisabetta Bruscolini, “mette in scena” i capolavori rappresentativi della sartoria, 100 costumi per una quarantina di film, dagli anni della “dolce vita” ai nostri giorni, con modelli realizzati per grandi produzioni internazionali. Parte integrante della mostra sono le immagini multimediali che permetteranno al pubblico di immergersi in un laboratorio virtuale ricco di tessuti e colori, dettagli e accessori.

Ad aprire e chiudere la mostra un omaggio a Federico Fellini, in occasione del centenario dalla nascita, e al grande costumista scomparso recentemente Piero Tosi. In questa sezione saranno esposti gli avveniristici abiti di plastica della sfilata dell’episodio Toby Dammit dal film Tre passi nel delirio del 1968, la cui realizzazione è stata assolutamente inno­vativa per l’epoca. E che difficilmente avremo occasione di rivedere vista la loro estrema delicatezza.

https://www.iodonna.it/attualita/eventi-e-mostre/2020/02/15/cinemaddosso-a-torino-la-mostra-di-costumi-per-il-cinema-di-annamode/

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