14 titoli, di cui 5 nuovi allestimenti e 5 opere mai
rappresentate al Regio
Debutto all’opera per l’archistar Santiago Calatrava
Riceviamo e volentieri
pubblichiamo le anticipazioni della Stagione 2020/2021 del Teatro Regio di
Torino. E’ con particolare soddisfazione che si pubblica questa nota stampa,
almeno per due motivi: l’uno perché è beneaugurante vista la situazione Covid 19
nel mondo e poi anche perché l’annuncio di stagione esce proprio nel giorno in
cui la Sindaca Chiara
Appendino è stata ascoltata dai magistrati circa la vicenda noir che riguarda
l’ex sovrintendente Graziosi e l’impuntamento della stessa Appendino a richiedere
il commissariamento del teatro. Questo significherebbe un declassamento del
teatro italiano che fino a qualche anno
fa vantava il maggior numero di presenze e, con Noseda e Vergnano, delle belle
tournèe all over the world che avevano portato il Teatro ad essere
conosciuto ed amato ovunque. Un applauso a Sebastian Schwarz per il coraggio,
la professionalità e la voglia di innovare proponendo titoli inusuali per sale
come il Regio che porteranno nuovo pubblico, invoglieranno i giovani e
favoriranno la lucentezza del teatro.
«Esistono tanti modi per raccontare il teatro d’opera entro la cornice
narrativa di una storia. Il punto di partenza ideale che ho scelto per la mia
prima Stagione al Regio sarà la grande varietà di linguaggi estetici che genera
l’incontro dello spettacolo lirico con la regia teatrale, nel rispetto della
tradizione o nella ricerca della contemporaneità. Essendo per vocazione e
studio un musicista, non metto assolutamente in secondo piano l’interpretazione
musicale, ma ho pensato che – per fornire alcune anticipazioni sulla prossima
Stagione – potessimo partire da quello che i registi creeranno sul
palcoscenico». Con queste parole il Sovrintendente e Direttore artistico del
Teatro Regio, Sebastian F. Schwarz, presenta in anteprima il fil
rouge sotteso alla Stagione 2020-2021 con cui il Teatro
Regio rialzerà il sipario a novembre, dopo il concerto d’apertura
della Stagione sinfonica con l’Orchestra e Coro Teatro Regio Torino diretti
dal maestro Stefano Montanari il 28 ottobre. Un itinerario di
respiro internazionale con nuove produzioni e allestimenti inediti, proposti da
importanti firme registiche, che spazierà dal Settecento viennese di Mozart,
Salieri e Gassmann al contemporaneo inglese Adès, passando per i grandi
classici del repertorio italiano, francese e mitteleuropeo dell’Otto-Novecento.
Il nuovo cartellone sarà composto da 14 titoli, di cui 5
nuovi allestimenti e 5 opere mai rappresentate al Regio come La
scuola de’ gelosi di Salieri, La finta semplice di
Mozart, L’opera seria di Gassmann, I dialoghi delle
Carmelitane di Poulenc e Powder Her Face di Adès. La
messinscena degli spettacoli sarà affidata ad affermati registi di differenti
generazioni e sensibilità, fra cui Barrie Kosky, Sophie Hunter, Christof
Loy, Francesco Micheli, Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi – per la prima volta
ospiti del Regio – e Laurent Pelly, Gabriele Lavia e Lorenzo Mariani, che ci
hanno accompagnato in diverse stagioni. Protagonista di un atteso debutto
operistico l’archistar Santiago Calatrava, che immaginerà l’allestimento de I
dialoghi delle Carmelitane.
A inaugurare la Stagione
2020-2021 sarà Jenůfa di Janáček, assente dal nostro
palcoscenico da ben 50 anni. Nel segno della continuità con la Stagione 2019-2020,
interrotta lo scorso marzo a causa dell’emergenza sanitaria, saranno finalmente
portati in scena: il nuovo allestimento de La bohème di
Puccini, laPassione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach e Don
Pasquale di Donizetti, storica produzione “Made in Regio”, insieme a Un
ballo in maschera di Verdi, che ottenne uno straordinario successo
nella tournée in Giappone del 2013. Infine, mentre in teatro si svolgeranno dei
lavori, abbiamo programmato un ciclo estivo en plein air dedicato
a tre celebri titoli del melodramma italiano quali La traviata di
Verdi, Il barbiere di Siviglia di Rossini e Pagliacci di
Leoncavallo, prodotti dal Regio nelle scorse stagioni e rappresentati nel nuovo
spazio post-industriale del Parco Dora. Un luogo che aprirà gli orizzonti della
sala di Piazza Castello offrendo nuove opportunità per avvicinarsi al mondo
dell’opera.
«Mi auguro che entro settembre ci venga data la possibilità di riaprire
completamente la sala del Teatro, superando il limite attuale delle 200 persone
– aggiunge Schwarz – e che potremo quindi presentare la Stagione e iniziare, da
quel momento, la vendita degli abbonamenti e dei biglietti. Ringrazio fin d’ora
tutto il pubblico che ci è stato vicino in questi difficili mesi, dandoci segni
di tangibile affetto come i molti che hanno donato i propri biglietti. Siamo
tornati, con tutta quella passione per la vita e per la musica che il periodo
in cui siamo stati forzatamente chiusi in casa ci ha insegnato ad apprezzare
ancora di più».
Informazione, Renzo Bellardone
Informazione, Renzo Bellardone
No hay comentarios:
Publicar un comentario