El tiempo se ha acabado para el escritor que mejor supo cómo controlarlo y detenerlo. El novelista que hizo girar sus libros en torno a lo que sucede en la cabeza de sus personajes, y ahí los relojes no existen. Javier Marías (Madrid, 1951), el autor español más reconocido por la crítica nacional e internacional, el dueño de un universo propio y reconocible y de un lenguaje construido a base de frases largas de cadencia hipnótica, ha muerto a consecuencia de una enfermedad pulmonar que había obligado a su hospitalización.
Marías estaba predestinado a llevar una carrera vinculada al mundo literario e intelectual. Su padre fue el filósofo Julián Marías y su madre la escritora Lola Franco. El director de cine Jesús Franco era su tío y el también cineasta, Ricardo Franco, su primo. Más cerca, su hermano Fernando es un prestigioso historiador del Arte; Miguel, economista y crítico de cine; y Álvaro, músico. No puede extrañar que a los 17 años escribiera su primera novela, 'Los dominios del lobo', que se publicó dos más tarde. Hace no demasiado tiempo un académico halló el informe de la censura sobre ese texto y se lo hizo llegar. Es «basura» e «inmoral», decía el autor del mismo, pero como no criticaba directamente al régimen de Franco ni a la Iglesia le permitieron darla a la luz.
"PRIMA DELLA FANTASCIENZA. IL FUTURO IMMAGINARIO"
Mostra a cura di Piero Gondolo della Riva
Palaexpo di Cherasco, 25 giugno-9 ottobre 2022
Abbiamo sempre immaginato, come facciamo ora, futuri radicalmente diversi? Come è cambiata la nostra idea del futuro in diversi momenti storici? Che impatto hanno avuto queste idee sull'evoluzione delle nostre società?
Sono solo alcune delle domande a cui prova a dare una risposta la grande mostra dal titolo "Prima della fantascienza. Il futuro immaginario", organizzata dall’Associazione Cherasco Cultura e dal Comune di Cherasco.
Dal 25 giugno al 9 ottobre l'esposizione offrirà occasioni di riflessione sulla nostra capacità di immaginare il futuro in un viaggio che mette insieme immagini e oggetti dal XVII secolo fino ai giorni nostri.
La mostra esplora la misura in cui la nostra visione del futuro rimane ancorata alle idee e ai valori del passato ed esplora il ruolo che l'immaginazione e la creatività possono giocare nella produzione di futuri alternativi.
La mostra è a cura di Piero Gondolo della Riva, proprietario di
una ricchissima collezione di preziosi volumi e oggetti (stampe, piatti in
ceramica, incisioni, cartoline) incentrati sul tema della visione del futuro.
Parte di questi materiali sono stati esposti in una mostra allestita fino al 17
aprile 2022 presso il Telefónica Foundation Space a Madrid.
L’esposizione intende offrire una visione del futuro attraverso i secoli e mostrare come l'uomo, nonostante le contingenze avverse (guerre, carestie, pestilenze), abbia continuato a immaginare un futuro di sviluppo tecnologico e morale per l'umanità, osservando inoltre come l'immaginazione e la creatività possono giocare nella produzione di futuri alternativi.
Uno spunto di riflessione per i visitatori, anche alla luce della
difficile contemporaneità vissuta dalle persone, ormai da due anni, a causa
della pandemia Covid-19 e della guerra in Ucraina.
Il sindaco di Cherasco Carlo Davico evidenzia come «questa esposizione racchiude in sé due elementi fondamentali anche per la Città di Cherasco: la testimonianza del passato, attraverso una raccolta straordinaria di materiali d’epoca, e la visione del futuro da parte di coloro che quegli oggetti hanno ideato e realizzato.
Una specie di messaggio dei
nostri antenati che sottolinea il nostro dovere di ben operare per lasciare
alle future generazioni un patrimonio capace di rendere migliori le loro vite».
Aggiunge il consigliere delegato alla Cultura
del Comune di Cherasco Sergio Barbero: «Gli oggetti esposti in questa mostra
sono un vero e proprio excursus attraverso i secoli delle testimonianze della
capacità umana di immaginare un futuro possibile, ma in molti casi,
straordinariamente, anche di prevedere ció che l’uomo avrebbe poi concretamente
realizzato nel tempo a venire».
«Una selezione di materiali di eccezionale
qualità, tratti dalle raccolte del curatore, aiuta a comprendere come le
persone che ci hanno preceduto nei secoli scorsi hanno preconizzato i tempi a
venire, in campo tecnico, politico, sociale. - sottolinea il presidente di
Cherasco Cultura, Diego Lanzardo - Grazie quindi a Piero Gongolo della Riva per
l’occasione di godere di tanti preziosi oggetti provenienti dal passato,
strumenti di riflessione sui futuri possibili».
La mostra rimarrà aperta a Cherasco, nel
Palaexpo di piazza degli Alpini, il sabato e la domenica con orario 9.30-12.30
/ 15.00-19.00 dal 25 giugno al 9 ottobre 2022.
https://www.comune.cherasco.cn.it/archivio/news/-Prima-della-fantascienza--Il-futuro-immaginario_733.asp
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