miércoles, 12 de marzo de 2025

SCOPERTO UN MIKVEH AL PARCO ARCHEOLOGICO DI OSTIA ANTICA. FILM: EL MAYORDOMO INGLÉS


Uno bagno rituale ebraico (mikveh) è emerso dagli scavi condotti nel Parco archeologico di Ostia antica nei mesi di giugno e agosto 2024. La campagna di scavo, realizzata nell’ambito del progetto OPS - Ostia Post Scriptum, è stata finanziata dal Ministero della cultura, tramite la Direzione generale Musei, con uno stanziamento di fondi dedicato all’esecuzione di ricerche archeologiche nell’anno 2024, dal capitolo 7515 cdr19, per un importo pari a euro 124.190,41.

«Si tratta di una scoperta assolutamente straordinaria – dichiara Alessandro D’Alessio, Direttore del Parco archeologico di Ostia antica –, in quanto non erano precedentemente noti mikva’ot di epoca romana fuori dalla Giudea, Galilea e Idumea antiche, e che non può che confermare l’entità della presenza continuativa, il ruolo e l’importanza della comunità ebraica a Ostia nel corso di tutta l’età imperiale (se non prima): dagli inizi del I (epoca cui risale la più antica iscrizione nota in Italia che menzioni Iudaei, rinvenuta nella vicina necropoli di Pianabella) al V-VI secolo, quando la sinagoga ostiense – la più vetusta del Mediterraneo occidentale (fu costruita infatti a fine II-inizi III secolo) e la sola conservata a Roma – cessò di vivere a seguito del definitivo abbandono della città».


L’ambiente era chiuso su tutti i lati da pareti costruite in opera listata (con blocchetti di tufo alternati a ricorsi di laterizi) prive di aperture; sull’abside di fondo, in posizione elevata, è stata rinvenuta una nicchia, alta 0,60 m e larga 0,45 m, rivestita di intonaco azzurro e conchiglie, inquadrata da una coppia di colonnine rivestite in stucco poggiate su un piano sostenuto da mensole in laterizio.

 Lo scavo degli strati di abbandono e obliterazione dell’ambiente ha restituito materiali di grande interesse: oltre a numerosi lacerti di intonaco, sono stati rinvenuti lucerne, frammenti  marmorei appartenenti a un’epigrafe e a statue di piccole dimensioni. 

Dallo scavo del pozzo, condotto con il supporto di Davide I. Pellandra e di Mario Mazzoli e Marco Vitelli dell’Associazione Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione (A.S.S.O.) fino alla profondità di 1,5 m, proviene una lucerna decorata sul disco dall’immagine di una menorah (candelabro a sette bracci) e da un lulav (ramo di palma) sul fondo, oltre a un bicchiere in vetro pressoché integro, entrambi databili tra V e VI secolo d.C.

Le peculiari caratteristiche dell’ambiente – quali i gradini estesi per la sua intera ampiezza, le pareti rivestite di intonaco idraulico, la presenza di un pozzo di captazione dell’acqua di falda, il condotto di comunicazione con l’ambiente adiacente (possibilmente destinato ad alloggiare una tubatura per l’aggiunta di acqua a quella di falda), e ancora il rinvenimento della lucerna con simboli ebraici sul fondo del pozzo – inducono a ipotizzarne una interpretazione come bagno rituale ebraico (mikveh)….

https://www.ostiaantica.beniculturali.it/it/eventi/nuova-luce-sulla-presenza-ebraica-a-ostia-scoperto-un-mikveh-bagno-rituale/


El mayordomo inglés

Año
Duración
100 min.
País
Francia Francia
Dirección
Guion
Reparto
Música
Fotografía
Compañías
Género
ComediaDramaRomance
Sinopsis
Andrew Blake, un hombre de negocios británico cansado de un mundo en el que ya no encuentra su lugar, acepta el trabajo como mayordomo de una casa solariega en Francia para conservar los recuerdos de su difunta esposa francesa.
Al desembarcar en la finca Beauvillier, donde nadie sabe quién es realmente, trata de buscar reposo para poner en orden sus pensamientos. Sin embargo, los encuentros y situaciones fuera de control lo llevarán en una dirección muy distinta.

No hay comentarios:

Publicar un comentario