La Biennale di Venezia ha attribuito il Leone
d’Oro alla carriera alla compositrice Kaija Saariaho.
La compositrice finlandese ottiene il
riconoscimento “per lo straordinario livello tecnico ed espressivo raggiunto
nelle sue partiture corali e per l’originalità del trattamento della voce”. A
Kaija Saariaho sarà dedicata la giornata inaugurale del 17 settembre con la
cerimonia di consegna del Leone d’Oro alla carriera (Ca’ Giustinian, ore 12.00)
e il concerto di apertura eseguito dall’Orchestra e Coro del Teatro la Fenice
di Venezia diretti da Ernest Martinez-Isquierdo (Teatro La Fenice, ore 20.00).
In programma: la prima esecuzione italiana di Oltra Mar, per coro e orchestra,
composto da Kaija Saariaho nel 1999 e la prima esecuzione italiana di un lavoro
orchestrale di Hans Abrahamsen del 2011, basato sull'orchestrazione dei
Children's Corner di Claude Debussy.
Come recita la motivazione: “Nell'ambito della
sua vasta produzione per voce, ensemble vocale e coro Kaija Saariaho sarà
premiata con il Leone d'Oro in particolare per Oltra mar, considerato un
capolavoro assoluto. Oltra mar, che in francese antico significa ‘attraverso il
mare’, presenta una scrittura armonica complessa ma trasparente e la sintesi di
colori orchestrali inediti e metamorfici di ascendenza impressionista”. “Fra i
maggiori compositori viventi e uno dei più eseguiti al mondo – prosegue la
motivazione - la musica di Kaija Saariaho ha il dono della potenza e
dell'immediatezza e genera affreschi acustici inediti e narrazioni sonore
originali”.
NOTE BIOGRAFICHE
Kaija Saariaho (Helsinki, 1952) è fra i
maggiori esponenti di una generazione di compositori finlandesi che ha
influenza internazionale. Ha studiato composizione a Helsinki, Friburgo e
Parigi, dove vive dal 1982. I suoi studi e le sue ricerche all’IRCAM hanno
influenzato molto la sua musica con quella caratteristica tessitura rigogliosa
e misteriosa, spesso creata combinando musica dal vivo ed elettronica.
Anche se larga parte del suo catalogo
abbraccia lavori da camera, dalla metà degli anni ’90 ha affrontato sempre più
spesso organici allargati e ampie strutture come le opere L’Amour de Loin,
Adriana Mater ed Emilie. È attorno alle opere che fiorisce la sua produzione
vocale, in particolare l’affascinante Château de l’âme (1996), Oltra mar
(1999), Quatre instants (2002), True Fire (2014). L’oratorio La Passion de
Simone, sulla vita e la morte della filosofa Simone Weil, faceva parte del
festival internazionale di Sellars ‘New Crowned Hope’ nel 2006/07. La versione
da camera dell’oratorio ha debuttato con La Chambre aux echos al Bratislava
Melos Ethos Festival nel 2013.
Saariaho ha ricevuto i maggiori premi in composizione: Grawemeyer Award, Wihuri Prize, Nemmers Prize, Sonning Prize, Polar Music Prize. Nel 2018 riceve il BBVA Foundation’s Frontiers of Knowledge Award. Nel 2015 fa parte della giuria del Toru Takemitsu Composition Award.
Sempre dedita a programmi educativi intensivi,
Kaija Saariaho è stata mentore per la musica nel 2014-15 Rolex Mentor and
Protégé Arts Initiative ed è stata in residenza all’U.C. Berkeley Music
Department nel 2015.
Saariaho continua a collaborare con il teatro.
Only The Sound Remains, il suo più recente lavoro operistico in collaborazione
con Peter Sellars, ha debuttato ad Amsterdam nel 2016. Lo stesso anno, la sua
prima opera L'Amour de Loin ha debuttato in un nuovo allestimento al
Metropolitan Opera di New York con la regia di Robert Le Page. Il Park Avenue
Armory e la New York Philharmonic hanno celebrato la sua musica orchestrale
accompagnata da interventi visivi. Nel febbraio 2017 il ritratto dedicatole dal
Festival Presences di Radio France ha animato Parigi. La sua nuova opera,
Innocence, debutterà nel luglio 2021 al Festival International d’Art Lyrique
d’Aix-en-Provence.
https://www.labiennale.org/it/musica/2021/leone-d%E2%80%99oro-alla-carriera
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