Il
momento musicale che sto per raccontare è un momento particolare, perché
potrebbe trattarsi dell’ultimo concerto dell’Umberto Giordano –Baveno Festival,
giunto alla sua 17ma edizione. La nuova amministrazione comunale non solo non vuole sostenere la manifestazione, ma ha come
obiettivo principale della propria linea politica proprio la chiusura di questo
evento. Come tutte le iniziative culturali, anche questa caratterizza ed identifica fortemente il
luogo turistico che la ospita. Baveno, pur
vantando un glorioso passato, rischia così di annullare il suo presente e cancellare il suo futuro cultural-turistico. Queste
considerazioni non sono cassandriche, ma risultano da semplice osservazione di
quanto avviene nel resto del mondo, o anche solo nel resto d’Europa dove la
società civile alimenta la cultura per crearsi un futuro colto ed utilizzare la
stessa per alimentare (anche
economicamente) il presente ! Veicolo attrattivo di turismo e collante per un
vasto target della popolazione lacustre, con questa serata la meritevole
iniziativa rischia di vedere affissi i propri manifesti funebri! L’augurio è
che vengano altrove individuate le giuste risorse e che, con o senza il
sostegno di dovrebbe esserne il promotore, il Baveno Festival resti in vita !
CAVE
DI GRANITO ROSA – STABILIMENTO MINERARIO
Musiche
di D.Ortiz, M.Godard, J.B.J.Cabannilles, C.Astronio, …….
Katharina
Bäuml , cennamella e bo,barda
Michel
Godard serpentone,tuba,basso elettrico
Francesco
d’Auria, percussioni
Claudio
Astronio, cembalo e organo
Incontrarsi
nel tempo:rinascimento jazz
Il
consueto gioco di luci si stava stagliando contro il palcoscenico, le gradinate
e le macchine dello stabilimento minerario, quando son scoppiati lampi e tuoni
in probabile segno di protesta per l’intenzionale chiusura del Festival che per
l’ultima serata ha programmato delle variazioni sul tema della …“Follia”
Ma
ora bando alle considerazioni proviamo ad immaginare sul palco un calvicembalo,
un organo, ciaramella, bombarda, serpentone e poi…basso elettrico, batteria e
percussioni! Vista così pare una formazione di non immediata comprensione, ma
poi iniziano a suonare e…
Inizia
il serpentone a duettare con le percussioni; si introduce la ciaramella poi il
cembalo, il basso elettrico e l’organo che seppur dal vago sapore di antica
liturgia, invita alla danza. La pioggia
continua ad imperversare ed il suo battere fragoroso sembra amplificare il
ritmo ..
Mantenedo
il fil rouge con i concerti precedenti, anche in questo caso si è fatto
riferimento ad un tempo passato: il Rinascimento, ispirandosi, rivisitandolo e
reinterpretandolo.
Ben
entusiasmanti i virtuosismi alla batteria ed affascinante il dolce e voluttuoso
invito del cembalo che pur improvvisando ha mantenuto fedeltà all’origine.
Ciaramella
e Bombarda inevitabilmente ricchi di evanescenti miraggi invitano alla danza ed
il basso elettrico e serpentone evocano suggestioni swingate.
Giunti
al sesto brano “Passacaglia della vita” di anonimo, si son vissuti vari stati
d’animo che ogni uomo vive: introspezione e melanconia nei più reconditi
anfratti dello spirito e della mente, un languido abbandono e poi la rinascita,
definita musicalmente da una marcia , se non trionfale, almeno nuziale.
E
qui il violento maltempo ha interrotto la parte ufficiale del concerto, ma
forti della realtà che l’aria non si ferma e l’aria sonora ancor meno…Francesco
d’Auria e Michel Godard, scesi in mezzo al pubblico, appena i tuoni han smesso
di rumoreggiare, hanno offerto un paio di ‘off’ che hanno alimentato la
speranza che la Musica
vinca sempre.
Renzo
Bellardone
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