11 luglio ore 21,30
Chiesa dei Santi
Gervaso e Protaso
L’Incontro…Distacco e
nostalgia
Marina Bartoli soprano
Giovanni Sollima violoncello
“Memory” è stato il
primo brano ascoltato dalla luminosa e dolce voce di Marina Bartoli con
l’accompagnamento dell’eclatante violoncello di Giovanni Sollima.
Il viaggio si è snodato
dal 1470 con musiche di Pierre Verdelot ed attraversando Monteverdi, Vivaldi e
Barbara Strozzi, giunge agli anni di Dowland, Śostakovič e Sollima stesso..
Seppur comunemente
associato alla musica classica, tra le mani di Sollima, il violoncello è assurto
a strumento polifonico strettamente associato ad ogni tipo di musica e corrente
musicale: l’ecletticità interpretativa ha portato lo strumento a elemento e
voce in grado di interpretare e reinterpretare qualsiasi rigo. Parlare di
improvvisazioni, rielaborazioni e
variazioni, per il grande violoncellista, sembra addirittura riduttivo: tra pizzicati e armonici trascina l’entusiasmo
del pubblico a vette da rockettari.
Marina Bartoli,
naturalmente elegante, inizia il concerto con voce quasi trattenuta a
simboleggiare la nostalgia del ricordo. Con i campanelli tra le mani a segnare
il tempo e con intrusioni scenografiche tra il pubblico ha interpretato
cadenzate ballate cinquecentesche per poi esplodere in acuti cristallini che hanno
disegnato un equilibrio aereo con il violoncello; il soprano, senza soluzione
di continuità, è subentrato con la voce
al pianissimo delle corde raggiungendo un’armonia che ha saturato di piacevoli
colori le navate della chiesa.
Gli assolo di Sollima hanno
colto sensazioni dolcissime e struggenti per esplodere in virtuosismi evocanti treni in corsa e stridori di freni,
con piccolo archetto lanciato alla fine del brano e lasciarsi poi andare in
melodie narranti che ben si coniugano
con la dolcezza romantica della voce di Bartoli.
Veramente un duo
interessante che ci si augura di reincontrare nelle prossime stagioni ed ancor
più di reincontrare nell’accogliente atmosfera del festival di Baveno che di
anno in anno si va affermando come una delle perle del Lago Maggiore.
Speriamo che la Musica vinca sempre
Renzo Bellardone.
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