La vergogna degli adesivi antisemiti dei tifosi biancocelesti
nel settore giallorosso
di MARCO LODOLI
Quanta rabbia provo
leggendo quello che hanno fatto i tifosi laziali in curva Sud: rabbia e anche
pena per queste persone, le quali evidentemente non sanno vivere neppure un
momento di felicità sportiva e devono imbrattare tutto, gettare merda nel
frullatore, sputare nella torta, riportare l’allegria nel fango dei loro miseri
pensieri. La Lazio sta traversando un periodo d’oro, gioca bene e vince,
bambini e adulti biancazzurri si godono questo frangente positivo, festeggiano
per i gol di Ciro Immobile, per le belle giocate di Luis Alberto, per la difesa
rocciosa di Bastos e Radu: è domenica, in alto i cuori, ci stiamo proprio
divertendo, possiamo forse addirittura sognare lo scudetto, perché no? Nel
calcio come nella vita tutto può accadere. Ma evidentemente c’è un gruppo di
disgraziati che non riescono proprio a essere felici, hanno bisogno di
confermare sempre e comunque la loro anima nera, si riconoscono solo nel
peggio, nell’ingiustizia, nello schifo, nel sopruso gratuito. A loro della
Lazio non importa un fico secco, la Lazio serve solo perché fornisce una curva,
un palcoscenico, una piccola visibilità. E su quel palco vogliono per forza
mostrarsi ignobili, perché evidentemente recitare un’altra parte nella vita per
alcuni è impossibile.Vogliono a ogni costo ululare contro i giocatori di
colore, ad esempio.
Lo farebbero anche se in
campo ci fosse Pelè, di calcio questi decerebrati non capiscono nulla, gli
piace solo precipitare tutto nello squallore e nella vigliaccheria. La quasi
totalità dei tifosi laziali vive giornate gioiose, esce dallo stadio e
brinderebbe con tutti, perché le belle emozioni sportive sollevano e nobilitano
l’animo, come l’amore per gli stilnovisti, che impedisce l’ingresso nel cuore a
qualsiasi pensiero cattivo. Amo e questo mi colma di luce, la Lazio vince
giocando alla grande e non c’è spazio in me per nessuna schifezza. Ma non è per
tutti così, c’è gente che preferisce coltivare il peggio, innaffiare le
ortiche, rotolarsi nella melma dei propri sudici sentimenti. Ma questa gente
non deve rovinarci la festa. Sono infelici che non sanno apprezzare nulla, che
vogliono solo ripetere a oltranza la parte dei rabbiosi, dei disgraziati, dei
prepotenti tristi e cupi. Peggio per voi, siete dei poveracci, noi tifosi
laziali non vi vogliamo più, restatevene a casa a odiare tutto e tutti, a
odiarvi.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/10/24/news/calcio_e_razzismo_l_orribile_oltraggio_degli_ultra_laziali_che_non_sanno_nemmeno_gioire-179194774/
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