Il grande scrittore siciliano, autore della
fortunata serie di romanzi sul commissario di Vigata, è morto oggi a 93 anni.
Dai romanzi al teatro fino alle prese di posizione sulla politica, l'Italia
piange uno dei suoi più grandi autori contemporanei. Nessun funerale pubblico,
ma da giovedì 18 luglio dalle ore 15 chi vorrà potrà dare l'ultimo saluto al
cimitero Acattolico a Testaccio a Roma dove sarà sepolto
E' morto Andrea Camilleri. Lo scrittore aveva
93 anni e si è spento stmattina alle 8,20 all'ospedale Santo Spirito di Roma
dove era ricoverato dal 17 giugno in seguito a un arresto cardiaco.
Per volontà dello scrittore e della sua
famiglia non ci sarà camera ardente. Nessun funerale pubblico, ma da giovedì 18
luglio dalle ore 15 chi vorrà potrà dare l'ultimo saluto al cimitero Acattolico
a Testaccio a Roma dove lo scrittore sarà sepolto.
"Se potessi, vorrei finire la mia
carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio cunto
passare tra il pubblico con la coppola in mano". Così rispondeva Andrea
Camilleri a chi gli chiedeva come mai a 93 anni non si fosse ancora deciso ad
andare in pensione, come mai nonostante gli occhi che da tempo si erano spenti,
continuasse a impastare realtà e fantasia in quella sua lingua eccezionale, il
vigatese, che non aveva alcun corrispettivo nella realtà ma che finiva per
essere più concreta che mai. Non si può smettere di fare ciò per cui si è nati.
E il Maestro siciliano, morto stamattina a Roma, era nato per raccontare
storie.
Lo faceva a dispetto degli anni e della
malattia, lasciandosi guidare sulla pagina bianca dalla sua fedele assistente,
Valentina Alferj, depositaria della lingua e dei segreti di Montalbano. Lo
faceva salendo sul palcoscenico del Teatro Greco di Siracusa per impersonare
Tiresia, l'indovino tebano cieco che compare già nell'Odissea per indicare a
Ulisse la via del ritorno. Un personaggio scelto per affinità elettive, cieco
eppure in grado di fare luce con le proprie parole. Lo faceva anche in questi
ultimi giorni, mentre preparava il suo debutto alle antiche Terme di Caracalla,
con lo spettacolo Autodifesa di Caino. E lo faceva, soprattutto, dando corpi e
misteri in pasto a Salvo Montalbano, il personaggio che ha accompagnato i suoi
ultimi 25 anni di vita.
Era il '94 quando Sellerio portava in libreria
La Forma dell'Acqua, primo romanzo della serie incentrata sulle indagini del
commissario siciliano. Romanzo dopo romanzo, ne sono usciti trenta, Montalbano
- di cui Camilleri parlerà sempre come se fosse vero e vivente, quasi un suo
alter ego - ebbe così tanto successo da spingere nel territorio del giallo
anche chi, prima di lui, non aveva alcuna dimestichezza con il genere
Ospite fisse del vertice delle classifiche
librarie, deve il suo nome allo scrittore spagnolo Manuel Vazquez Montalban che
di Camilleri fu grande amico e la sua longevità a Elvira Sellerio: avrebbe
dovuto terminare la sua carriera con il secondo romanzo, Il cane di terracotta,
ma l'editrice richiamò lo scrittore per chiedergli quando sarebbe arrivato il
terzo libro. Lui rispose mai, lei oppose il resoconto delle vendite.
Fortunatamente per i lettori, l'ebbe vinta Sellerio e Camilleri continuò a
scrivere. Conservò intatta la sua passione per le indagini mnemoniche, ma
cambiò le carte in tavola, introducendo nuovi personaggi e iniziando a sporcare
le storie con la realtà: il G8 di Genova, l'immigrazione, la corruzione sugli
appalti pubblici... Ben poche miserie umane e italiane sono rimaste estranee
alle indagini di Montalbano così come, un romanzo dopo l'altro fino a Il cuoco
dell'Alcyon, uscito il 30 maggio e già in testa alle classifiche, si fece
strada la paura della vecchiaia. Il commissario, appena cinquantenne, iniziò a
interrogarsi sul mondo che lo circondava: era ancora in grado di comprenderlo?
E fino a quando?
Dubbi che Camilleri ha condiviso con il suo
personaggio, in una dialettica tra vita letteraria e reale che ha pochi uguali
nella storia del giallo. Camilleri si interrogava sull'Italia e rispondeva
senza sottrarsi ai temi politici più scottanti. Recentemente aveva criticato
Matteo Salvini per il suo comizio con il rosario, sollevando uno scandalo tra
quanti vorrebbero che uno scrittore si limitasse ai suoi romanzi, ma
confermando quello che i suoi lettori sanno da sempre: il maestro scriveva e
diceva solo ciò che pensava
La versione di Camilleri: "Salvini con il
rosario mi dà un senso di vomito, 5S politicamente nessuno. Nel Pd non vedo
idee".................
https://www.repubblica.it/robinson/2019/07/16/news/andrea_camilleri_morto-231343655/
Todo el universo en un pueblo de Sicilia
El País. Hay escritores que no necesitan moverse para describir el mundo: Andrea Camilleri era uno de ellos
En uno de sus relatos más reveladores, titulado El largo viaje, el gran escritor italiano Leonardo Sciascia relata la partida de un grupo de inmigrantes sicilianos hacia América en un pequeño barco. Su objetivo es llegar a un lugar llamado "Bruquilin" en "Nuevaoir". Tras toda una noche de viaje infernal, desembarcan pero enseguida se dan cuenta de que los traficantes les han dejado más o menos en el mismo sitio del que habían salido: estaban otra vez en Sicilia. Algo parecido les ocurría a los personajes de Andrea Camilleri, fallecido este miércoles en Roma a los 93 años: que nunca lograban salir de la isla más grande del Mediterráneo.
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Hay escritores que no necesitan moverse para describir todo el mundo: Sciascia era uno de ellos y Camilleri otro. La inmensa mayoría de sus novelas transcurren en la imaginaria localidad de Vigàta, un trasunto de su ciudad natal, Porto Empedocle, aunque concentra en ella todo el sur de Sicilia y, en general, todo el universo. Las novelas del comisario Salvo Montalbano —publicadas en España por Salamandra— le convirtieron en uno de los escritores más leídos de Europa y solo por ellas merece pasar a la historia de la literatura.
Pero su producción va mucho más allá y, pese a que empezó a escribir a los 53 años, es autor de un centenar de libros. Solo en los últimos meses se publicaron en España un nuevo tomo de las aventuras de su comisario Montalbano, El carrusel de las confusiones, que se suma a la novela El sobrino del emperador(Destino), ambientada en la Sicilia de los años 20, y a la maravillosa La moneda de Akragas (Gatopardo), que arranca en la época de la conquista griega. Sin embargo, por muchas novelas que escribiese, millones de lectores de todo el mundo le estarán eternamente agradecidos por haberles presentado al comisario Montalbano y a toda la troupe de la comisaría de Vigàta: Mimì Augello, Fazio, Galluzzo, Catarella...
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