La crisi in diretta. Colloquio tra Mattarella e il presidente del Consiglio che assume l'interim del ministero dell'Agricoltura, dopo le dimissioni della ministra Bellanova. Zingaretti e Di Maio: "Renzi inaffidabile". I timori del Pd: senza "responsabili" voto a giugno più vicino. Tensione anche tra i 5S, nasce una fronda di 13 parlamentari: "Basta Dad e no al Mes, ecco le condizioni per il prossimo governo". Bonetti trasloca
Il premier Giuseppe Conte poco dopo le 16 è salito al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un incontro durato circa un'ora: il capo dello Stato ha così firmato il decreto con il quale, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, vengono accettate le dimissioni rassegnate da Teresa Bellanova dalla carica di ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali. Il relativo interim è stato assunto dal premier. Accolto anche il ritiro di Elena Bonetti dalla carica di ministro senza portafoglio e di Ivan Scalfarotto, sottosegretario di Stato. Non solo. Conte ha anche illustrato a Mattarella l'attuale situazione politica e ha rappresentato "la volontà di promuovere in Parlamento l'indispensabile chiarimento politico mediante comunicazioni alle Camere", riferisce una nota del Quirinale. Così il presidente del Consiglio sarà nell'Aula della Camera lunedì per le comunicazioni su cui sarà poi posta la fiducia. Martedì mattina al Senato.
All'indomani dello strappo di Matteo Renzi - con le dimissioni delle ministre di Italia viva - la situazione dell'esecutivo potrebbe essere a un punto di svolta. Il leader di Italia viva sembra veramente intenzionato ad andare alla resa dei conti. In serata, in tv, dice: "Sì. Se non ci vogliono, noi non diamo la fiducia, con molta libertà"
Dichiarazione che arriva dopo che il Pd si riunisce per decidere cosa fare.
"Mai un governo con la destra sovranista e nazionalista", avverte il
segretario dem Nicola Zingaretti durante la riunione dell'ufficio politico
convocata al Nazareno. Intanto fonti del partito fanno filtrare la
preoccupazione dei dirigenti: i responsabili - dicono - non ci sono, il rischio
è il voto a giugno. Ma il ministro e capodelegazione dem Dario Franceschini
suggerisce: "Bisogna cercare i responsabili alla luce del sole". Il
timore, però, è che se Conte non trovasse appoggi al Senato, si dovrà mettere
fine al suo governo. A questo punto, quindi, il Pd è a un bivio, diviso tra due
linee di confronto: chi ritiene che sarebbe giusto andare alla conta in aula e
chi preferirebbe seguire gli avvertimenti del Colle.
In mattinata Italia viva aveva attaccato il
premier: "Deve andare a riferire in Parlamento o al Colle". Nelle
dichiarazioni dei renziani, i segnali di una rottura definitiva. La medesima
richiesta era arrivata dal centrodestra, mentre i 5 Stelle con il ministro
degli Esteri Luigi Di Maio tagliano corto: "Da Renzi gesto irresponsabile,
ormai strade divise". Di Maio lancia anche un appello ai costruttori Ue
"per il riscatto dell'Italia". Intanto, il fondatore del Movimento,
Beppe Grillo torna sui social per blindare il premier Giuseppe Conte. Lo fa sui
suoi canali con una foto che lo ritrae assieme al capo del governo, sorridenti
entrambi e abbracciati. Sotto, il nuovo hashtag: #ConTe. Un gioco di parole che
è un invito ad andare avanti con questo esecutivo e che a guidarlo sia sempre
"l'avvocato del popolo".
A seguire da vicino la crisi del governo italiano è anche Bruxelles e da fonti Ue arriva l'annuncio che con molta probabilità il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, riferirà presto all'Eurogruppo rispetto alla situazione dell'esecutivo. "La crisi è una grave irresponsabilità", ha detto proprio Gualtieri. "Solo oggi i cittadini italiani, per effetto dell'aumento dello Spread, hanno perso 7,6 milioni"................
https://www.repubblica.it/politica/2021/01/14/news/crisi_di_governo_grillo_rilancia_l_appoggio_al_premier_siamo_conte_-282491535/
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