lunes, 9 de marzo de 2015

IL GIOCO DELL’OPERA


Il Trovatore per le scuole dell’infanzia,
interpretato da cantanti, attori, pupazzi, marionette 

Teatro Regio di Parma martedì 17 marzo 2015, ore 9.00 e ore 10.30 mercoledì 18 novembre 2015, ore 9.00 e ore 10.30

Il Teatro Regio di Parma si apre ai bambini delle suole dell’infanzia con Il Gioco dell’Opera, il progetto de Il Regio per i più piccoli dedicato al pubblico dei bambini dell’età prescolare, realizzato con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Fondazione Monte di Parma e in collaborazione con il Laboratorio creativo per bambini “Zazì” e il Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma. Martedì 17 marzo 2015, alle 9.00 e alle 10.30 pupazzi, marionette, educ-attori, cantanti e musicisti faranno vivere ai più piccini, in un’esperienza unica e coinvolgente, la magia dell’opera nel segno della musica verdiana, in una appassionante rivisitazione de Il trovatore. Lo spettacolo tornerà in scena il 18 novembre 2015, sempre con doppio spettacolo alle 9.00 e alle 10.30.

L’amore di Leonora per il prode Manrico, la tragica storia della zingara Azucena sono raccontate al pubblico dei più piccoli da Veronica Ambrosini (Azucena), che firma anche la regia ed è autrice dei testi, accanto a Antonella Altieri (Leonora), Emanuela Dall'Aglio (Ines), Massimiliano Sacchetti (Il conte di Luna), Luca Monesi (Manrico), Giulia Ferrari. A interpretare arie e duetti dall’opera, gli allievi delle Classi di Canto del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma Haruka Takahashi, Letizia Egaddi, Wang Seungwon e Hasuk Lee, accompagnati al pianoforte da Simone Savina e coordinati da Donatella Saccardi. 

«Far vivere un’esperienza unica e indimenticabile ed emozionare raccontando una storia in musica a piccoli grandi spettatori, questa la sfida de Il Gioco dell’Opera – spiega Veronica Ambrosini. La grandezza della Musica, il mondo dell’Opera, i linguaggi del Teatro stimolano l’ascolto e l’educazione al sentire, l’attenzione ai suoni e rumori della vita: una grande occasione per vivere un’esperienza “sentimentale”: il melodramma, dove anche i piccoli spettatori possono ritrovare i grandi temi dell’animo umano rappresentati con serietà e semplicità».

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