Il Trovatore per le scuole dell’infanzia,
interpretato da cantanti, attori, pupazzi, marionette
Teatro Regio di Parma martedì 17 marzo 2015, ore 9.00 e ore
10.30 mercoledì 18 novembre 2015, ore 9.00 e ore 10.30
Il Teatro Regio di Parma si apre ai bambini delle suole
dell’infanzia con Il Gioco dell’Opera, il progetto de Il Regio per i più
piccoli dedicato al pubblico dei bambini dell’età prescolare, realizzato con il
sostegno di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Fondazione Monte di
Parma e in collaborazione con il Laboratorio creativo per bambini “Zazì” e il
Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma. Martedì 17 marzo 2015, alle
9.00 e alle 10.30 pupazzi, marionette, educ-attori, cantanti e musicisti
faranno vivere ai più piccini, in un’esperienza unica e coinvolgente, la magia
dell’opera nel segno della musica verdiana, in una appassionante rivisitazione
de Il trovatore. Lo spettacolo tornerà in scena il 18 novembre 2015, sempre con
doppio spettacolo alle 9.00 e alle 10.30.
L’amore di Leonora per il prode Manrico, la tragica storia
della zingara Azucena sono raccontate al pubblico dei più piccoli da Veronica
Ambrosini (Azucena), che firma anche la regia ed è autrice dei testi, accanto a
Antonella Altieri (Leonora), Emanuela Dall'Aglio (Ines), Massimiliano Sacchetti
(Il conte di Luna), Luca Monesi (Manrico), Giulia Ferrari. A interpretare arie
e duetti dall’opera, gli allievi delle Classi di Canto del Conservatorio di
Musica “Arrigo Boito” di Parma Haruka Takahashi, Letizia Egaddi, Wang Seungwon
e Hasuk Lee, accompagnati al pianoforte da Simone Savina e coordinati da
Donatella Saccardi.
«Far vivere un’esperienza unica e indimenticabile ed
emozionare raccontando una storia in musica a piccoli grandi spettatori, questa
la sfida de Il Gioco dell’Opera – spiega Veronica Ambrosini. La grandezza della
Musica, il mondo dell’Opera, i linguaggi del Teatro stimolano l’ascolto e
l’educazione al sentire, l’attenzione ai suoni e rumori della vita: una grande
occasione per vivere un’esperienza “sentimentale”: il melodramma, dove anche i
piccoli spettatori possono ritrovare i grandi temi dell’animo umano
rappresentati con serietà e semplicità».
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