Pinchas Steinberg dirige
l’Orchestra del Teatro Regio.
La tradizione tardo romantica russa con Kabalevskij e Čajkovskij
La tradizione tardo romantica russa con Kabalevskij e Čajkovskij
Teatro Regio, giovedì 26 marzo 2015 ore 20.30
Giovedì 26 marzo, alle ore 20.30, Pinchas Steinberg torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio in un programma che prevede due grandi pagine sinfoniche russe: la Sinfonia n. 2 in do minore op. 19 di Dmitrij Kabalevskij e la Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, la celebre “Patetica”.
Giovedì 26 marzo, alle ore 20.30, Pinchas Steinberg torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio in un programma che prevede due grandi pagine sinfoniche russe: la Sinfonia n. 2 in do minore op. 19 di Dmitrij Kabalevskij e la Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, la celebre “Patetica”.
Pinchas Steinberg, recentemente nominato Chief Conductor della Budapest Philharmonic Orchestra, è oggi riconosciuto quale grande interprete del repertorio tardo romantico sia operistico che sinfonico. Steinberg, violinista e compositore, formatosi alla leggendaria scuola di Antonino Votto, ha diretto in tutti i principali teatri d’opera e nelle più prestigiose sale concertistiche internazionali; con il Teatro Regio, in particolare, è legato da una collaborazione più che ventennale che lo ha portato a dirigere concerti e opere memorabili tra le quali ricordiamo Lohengrin con la regia di Ronconi, Aida con la regia del premio Oscar William Friedkin e Madama Butterfly con la regia di Michieletto. Oltre a questo concerto il direttore israeliano tornerà a maggio per dirigere Hänsel e Gretel di Humperdinck.
Il programma del nono concerto della Stagione sinfonica comprende due grandi pagine della tradizione russa, scritte a quarant’anni di distanza una dall’altra. Di Dmitrij Kabalevskij (1904-1987) viene presentata la Sinfonia n. 2 in do minore. Kabalevskij, autore ancora poco considerato nonostante il suo brillante linguaggio musicale, scrisse questa sinfonia nel 1934. Il lavoro, articolato in soli tre movimenti, risulta fresco e innovativo; prendendo le mosse dalla tradizione sinfonica russa del tardo romanticismo l’autore approda a soluzioni armoniche e formali alquanto ardite. Proprio a causa di lavori come questo, Kabalevskij corse il rischio di essere incluso nella lista nera dei compositori accusati di formalismo dal regime sovietico, come accadde a Šostakovič.
La seconda parte del programma presenta la Sinfonia n. 6 in si minore “Patetica” di Čajkovskij, scritta nel 1893. L’ultimo lavoro del grande compositore ha una genesi tormentata; basti ricordare una frase estratta dal suo epistolario nel quale appunta: «sono diventato infinitamente più severo con me stesso e non ho più le certezze di un tempo». La Sinfonia rappresenta il testamento spirituale di Čajkovskij che, attraversato il periodo romantico, approdava ora a una profonda riflessione artistica, con premonizioni che anticipavano già il Novecento.
Il prossimo appuntamento della Stagione sinfonica sarà lunedì 13 aprile alle ore 20.30. Sul podio della Filarmonica Teatro Regio Torino torna il direttore musicale del Teatro, Gianandrea Noseda, con Khatia Buniatishvili al pianoforte. In programma, il Concerto in do minore per pianoforte e orchestra n. 2 di Rachmaninoff e la suite sinfonica da Shéhérazade di Rimskij-Korsakov.
http://www.teatroregio.torino.it/bozze/concerti/pinchas-steinberg
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