Dramma buffo
in due atti
Libretto di Felice Romani
Musica di Gioachino Rossini
Musica di Gioachino Rossini
Personaggi
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Interpreti
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Selim, principe turco che
viaggia,
un tempo amante di Zaida, e poi invaghito di Fiorilla basso | Carlo Lepore |
Donna Fiorilla, donna
capricciosa,
ma onesta, moglie di don Geronio soprano | Nino Machaidze (15 ) Barbara Bargnesi (21) |
Don Geronio, uomo debole,
e pauroso baritono |
Paolo Bordogna (15)
Marco Filippo Romano (21) |
Don Narciso, cavaliere servente
di donna Fiorilla, uomo geloso e sentimentale tenore | Antonino Siragusa (21)Edgardo Rocha (15) |
Prosdocimo, poeta, e conoscente
di Geronio baritono |
Simone Del Savio (15)
Vincenzo Taormina (21) |
Zaida, un tempo schiava, e
promessa
sposa di Selim, poi zingara; donna di cuor tenero ed amante mezzosoprano | Samantha Korbey |
Albazar, prima confidente di
Selim,
poi zingaro seguace ed amico di Zaida tenore | Enrico Iviglia |
Maestro al fortepiano
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Luca Brancaleon
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Direttore d'orchestra
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Daniele Rustioni
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Regia
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Christopher Alden
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Ripresa da
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Karolina Sofulak
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Scene
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Andrew Liebermann
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Costumi
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Kaye Voyce
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Luci
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Adam Silverman
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Riprese da
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Cecile Giovansili
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Assistente alla regia
e ai movimenti coreografici | Anna Maria Bruzzese |
Maestro del coro
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Claudio Fenoglio
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Orchestra e Coro del Teatro Regio
Nuovo allestimento
in coproduzione con
Festival d’Aix-en-Provence, Opéra de Dijon
e Teatr Wielki - Polish National Opera (Varsavia)
Festival d’Aix-en-Provence, Opéra de Dijon
e Teatr Wielki - Polish National Opera (Varsavia)
Una bella opera poco rappresentata!
Al teatro Regio di Torino, nella stagione 2014-2015, l’opera ‘Il Turco in
Italia’ viene riproposta in chiave onirica
con la regia di Christopher
Alden e con le scenografie non accattivanti realizzate da Andrew Liebermann. Il tutto si svolge
in un contenitore che vagamente ricorda mosaici turchi con sempre sulla scena
la polena della nave, simbolo dell’arrivo e partenza del turco, una linea di
neon ed un siparietto di velluto verde che sale e scende quasi come in
avanspettacolo. L’ambientazione non è di facile intuizione, mentre risultano particolarmente simpatici i cambi si scena e
di costume “in diretta” sul palco ed i travestimenti del coro maschile, oltre
agli spostamenti manuali di arredi e degli elementi di scena. Anche i costumi
non hanno entusiasmato. Decisamente bravi i cantanti, anche nel movimentare il
palcoscenico.
Ottima la direzione allegra e divertita di Daniele Rustioni che ha
riversato la giovanile effervescenza nello spartito rossiniano, riproponendolo
con una lettura approfondita e ricca, ben
accolta dall’orchestra che ha saputo trasmettere il vigore e gli scintillii del
rigo stesso amplificati dalla bacchetta. Il prezioso coro del Regio diretto da Claudio
Fenoglio, è risultato anche
divertente coprotagonista sul palco, con gags e travestimenti del coro maschile
con coloratissimi e trasparenti abiti femminili.
Nella recita di domenica 15 marzo, Don Narciso è stato impersonato
dal giovane Edgardo Rocha che, ben
calato nel ruolo, ha espresso il
personaggio con voce chiara e ferma. Il turco Selim ha trovato in Carlo
Lepore un ottimo interprete dalla voce profonda ed amabile, impreziosita da un chiaro
fraseggio, valorizzato dalla padronanza della scena oltre che dal bel timbro ed
i bei colori. Cantante ‘tutto buffo’ di provata bravura è Paolo Bordogna:
qui in Don Geronio, si è presentato
ancora una volta quale eccellente baritono che padroneggia talmente bene l’emissione da
cantare arrampicato sulla polena della nave e precipitare con un capitombolo studiato.
Nino Machaidze è stata la
capricciosa donna Fiorilla che più che fedele al marito è ben attratta dal
nuovo, dallo sconosciuto, quindi dal turco; il soprano ha cantato con voce
squillante e carica interpretativa. Il poeta Prosdocimo, in scena ancor prima
dell’inizio, all’ouverture e poi per tutta l’opera, è alla ricerca di
ispirazione che alla fin trova nelle vicende di amori, certezze ed indecisioni
che costruiscono la trama: risulta interessante interprete Simone Del Savio
che con naturalezza è entrato nella parte ed ha cantato con bel timbro. Samantha
Korbey ed Enrico Iviglia hanno fatto ottima coppia: la Korbey-Zaida- ha una bella voce ricca di colori che ha
offerto con grinta; Iviglia – Albazar- ha trasformato il personaggio con
atleticità e simpatia imprimendo alla sua aria ‘Ah sarebbe troppo dolce’ una
carica musicale e vitale tale, da renderla protagonista.
Nella recita del 21 marzo si sono nuovamente apprezzate la
possente brunita vocalità di Carlo Lepore nei panni di Selim, la Korbey in
Zaida ed Enrico Iviglia sia per la limpidezza della voce che per la danzante interpretazione.
Barbara
Bargnesi, sicura nel ruolo di Fiorilla è risultata molto
gradevole per la bella emissione ferma e vellutata con colori amabilmente dolci
ed arrotondati sia nell’aria che nelle
agilità. Marco Filippo Romano ha sfoggiato forte carica comica associata
alla voce profonda, calda e sicura,
decisamente convincente, interessante e
di spicco. Vincenzo Taormina, nella
regia di Alden e nel ruolo di Prosdocimo, risulta più regista che poeta ed assiste a tutta
l’opera permanendo sempre in scena:
interprete con spiccate doti attoriali
oltre che vocali, che sa ben usare lo suadente strumento per arrotondare e
porgere gradevolmente.
Il maestro Luca Brancaleon al fortepiano è stato una presenza
importante ed efficace alla buona riuscita dell’opera.
La Musica vince sempre.
Renzo Bellardone.
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