SAMANTHA DE MARTIN
Firenze - Riapre il Museo dell’Opera del Duomo a Firenze. Sono
circa 750 le opere d'arte che il 29
ottobre prossimo troveranno la loro definitiva collocazione
all'interno del nuovo Museo, restituendo alla città una tradizione lunga 720
anni che abbraccia - dai capolavori di Arnolfo Di Cambio a quelli del Verrocchio e Donatello - secoli di
tradizione artistica medievale e rinascimentale fiorentina.
I capolavori di Firenze riuniti in un luogo solo. Statue, rilievi in marmo, bronzo, argento, originariamente realizzati per gli ambienti esterni ed interni delle strutture che sorgono davanti al Museo - il Battistero di San Giovanni, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Campanile di Giotto - troveranno posto nelle 25 sale, distribuite su tre piani, di questo nuovo edificio. Uno spettacolare allestimento che mira a valorizzare capolavori unici al mondo, frutto di un restauro durato tre anni, molti originariamente concepiti per stare insieme, ma successivamente dispersi in attesa di una collocazione più ampia e definitiva.
Le opere restaurate e la ricostruzione
dell’antica facciata del Duomo. Tornano a splendere la Maddalena di Donatello, la Porta del
Paradiso e la Porta del Nord del Battistero, opera di Lorenzo Ghiberti, mentre l'antica
facciata medievale del Duomo, realizzata da Arnolfo Di Cambio a partire dal 1296, ma distrutta nel 1586,
verrà ricostruita a grandezza naturale (un colossale modello in resina) nella
sala maggiore del museo. Ed è proprio questa facciata - con le sue 40 statue
ricollocate nelle loro nicchie - il “gioiello” più atteso da monsignor Timothy Verdon, storico dell'arte e
direttore della nuova struttura. «Firenze, città ricca di glorie antiche -
spiega Verdon - ha bisogno di grandi iniziative moderne e il nuovo Museo
dell'Opera, una struttura spettacolare di qualità mondiale, è la più importante
iniziativa fiorentina degli ultimi anni».
Le antiche porte del Battistero. Su un lato della sala del nuovo edificio sarà esposta laPorta del Paradiso che, come spiega Verdon, «tornerà a occupare una posizione frontale rispetto all'antica facciata, ricostruendo un rapporto visivo e iconografico perso oltre 400 anni fa». Ai suoi due lati si potrà ammirare la Porta Nord del Battistero – il cui restauro ha consentito il recupero, dopo sei secoli dalla sua realizzazione, dell'oro che ne ricopriva le sculture - e presto anche la Porta Sud di Andrea Pisano.
Le antiche porte del Battistero. Su un lato della sala del nuovo edificio sarà esposta laPorta del Paradiso che, come spiega Verdon, «tornerà a occupare una posizione frontale rispetto all'antica facciata, ricostruendo un rapporto visivo e iconografico perso oltre 400 anni fa». Ai suoi due lati si potrà ammirare la Porta Nord del Battistero – il cui restauro ha consentito il recupero, dopo sei secoli dalla sua realizzazione, dell'oro che ne ricopriva le sculture - e presto anche la Porta Sud di Andrea Pisano.
Donatello, Michelangelo, Luca della
Robbia: i grandi della scultura fiorentina. Il percorso dello
spettatore proseguirà al piano terra con le sale che accolgono laMaddalena
penitente di Donatello - un'opera che
sprigiona una grande forza, ma anche tenerezza e devozione attraverso lo
sguardo e le mani congiunte in preghiera - e la Pietàdi Michelangelo. All'interno della Galleria
del Campanile di Giotto, tra le sedici statue a grandezza naturale,
spiccano i Profeti di Donatello, Abacuc e Geremia, e i 54
rilievi scultorei originali che la adornavano. Nella Galleria delle
Cantorie di Luca della
Robbia e di Donatello si
potranno, invece, osservare i due grandi pergami realizzati per il Duomo tra il
1431 e il 1439.
La Galleria della Cupola del Brunelleschi. Un museo nel museo sarà la Galleria, con i modelli lignei del Quattrocento, tra cui quello attribuito allo stesso artista fiorentino, materiali e attrezzi dell'epoca impiegati per la costruzione della Cupola, oltre alla maschera funebre del grande architetto.
La missione dell’Opera di Santa Maria del Fiore e il nuovo Museo. Fondata nel 1296 per realizzare il Duomo di Firenze l’Opera continua a portare avanti il suo impegno finalizzato alla conservazione e alla valorizzazione del suo straordinario patrimonio culturale. Il Museo dell'Opera del Duomo, fondato nel 1891, fa parte del sistema museale del Grande Museo del Duomo che racchiude il Duomo di Firenze, la Cupola di Brunelleschi, la Cripta di Santa Reparata, il Battistero di San Giovanni e il Campanile di Giotto. Un accordo artistico che il prossimo 29 ottobre tornerà a orbitare, con il suo spartito di arte, fede, storia, di fronte al suo pubblico, nella spettacolare piazza che rappresenta il cuore vibrante di Firenze.
La Galleria della Cupola del Brunelleschi. Un museo nel museo sarà la Galleria, con i modelli lignei del Quattrocento, tra cui quello attribuito allo stesso artista fiorentino, materiali e attrezzi dell'epoca impiegati per la costruzione della Cupola, oltre alla maschera funebre del grande architetto.
La missione dell’Opera di Santa Maria del Fiore e il nuovo Museo. Fondata nel 1296 per realizzare il Duomo di Firenze l’Opera continua a portare avanti il suo impegno finalizzato alla conservazione e alla valorizzazione del suo straordinario patrimonio culturale. Il Museo dell'Opera del Duomo, fondato nel 1891, fa parte del sistema museale del Grande Museo del Duomo che racchiude il Duomo di Firenze, la Cupola di Brunelleschi, la Cripta di Santa Reparata, il Battistero di San Giovanni e il Campanile di Giotto. Un accordo artistico che il prossimo 29 ottobre tornerà a orbitare, con il suo spartito di arte, fede, storia, di fronte al suo pubblico, nella spettacolare piazza che rappresenta il cuore vibrante di Firenze.
http://www.arte.it/notizie/firenze/apre-a-firenze-il-nuovo-museo-dell-opera-del-duomo-11063
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