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of Venice Italy e del Comité Français pour la Sauvegarde de Venise,
presenta il progetto “Sublime Canova”, finalizzato al futuro restauro della preziosa
sezione dedicata ad Antonio Canova nel Museo Correr. VAI AL PERCORS DELLE SALE
NEOCLASSICHE RESTAURATE >>> Nel suo stato presente la raccolta
canoviana del Correr è esposta al pubblico in parte consistente, ma non
integrale. Soprattutto, essa non è fruibile in modo unitario e organico,
secondo un ordinamento chiaramente intelleggibile. Infatti, le opere sono
disperse senza nessi espliciti in vari ambienti neoclassici, pur
straordinariamente qualificati quali le ‘Sale napoleoniche’ all’inizio del percorso
museale (Salone da ballo, Galleria napoleonica su Piazza San Marco, Sale nn. 4
‘del trono’ e n.5 ‘dei pranzi’). Inoltre, rispetto alle tematiche generali del
museo (Civiltà veneziana / Museo della città e Raccolte d’arte fino al secolo
XVI) la sezione canoviana può apparire debolmente legata ad esse, inseritavi
con carattere di ambientamento neoclassico talvolta fin troppo ‘mimetico’ e
perciò sminuita nelle singole opere e nell’insieme. Infine, vi sono
problematiche conservative, espositive e di fruizione connesse
all’illuminazione, alla integrazione con gli apparati didascalici ecc. Oltre
alla soluzione di tali criticità, obbiettivo essenziale del progetto è il
recupero, la valorizzazione e il rilancio di questa fondamentale sezione nella
sua valenza di assoluto interesse internazionale per l’apprezzamento critico ed
artistico dell’opera di Canova; ciò, ricomponendo organicamente opere e
materiali (sculture, modelli, bozzetti, disegni, materiali d’atelier, cimeli
ecc.), permettendone una visione unitaria e interrelata, assicurando in tal
modo a visitatori e studiosi una conoscenza sufficientemente completa
dell’opera dell’artista, oltre che essenziali emozioni visive. Il Museo Correr
potrà quindi essere riconosciuto nel mondo anche per questo fondamentale nucleo
espositivo d’assoluto valore, consacrato alla bellezza e all’Arte.
Criteri
museoligici, concept, spazi e percorsi Il piano museologico per la rinnovata
sezione canoviana prevede l’esposizione dei materiali artistici secondo un
flessibile ordinamento che ne privilegi, rispetto a quella meramente
‘tipologica’, la scansione cronologico-evolutiva, ove abbia risalto il
particolare processo creativo di Canova, dall’idea all’opera finita, passando
per il disegno, il bozzetto, il modellino, il modello in scala reale.
Contestualmente, grazie ad efficaci seppur poco invasivi apparati didascalici
multimediali e interattivi, potranno essere evidenziati i riferimenti
iconografici e semantici, i rapporti con l’Antico e quelli con l’arte
contemporanea a Canova, nonché i diversi processi di produzione materiale delle
opere. Ulteriori aspetti da valorizzare saranno l’unitarietà e la ‘venezianità’
di alcuni fondi collezionistici ben individuati; soprattutto quello dovuto a
Domenico Zoppetti, ricco anche di documenti, oggetti e cimeli (grande ‘Mobile
Canova’, scenografico ‘altare laico’, eloquente testimonianza del ‘culto’
sempre riservato dai veneziani al genio di Possagno; elemento già presente nei
predenti allestimenti storici del museo e per questo importante documento
‘museografico’ del secolo XIX).
Considerate natura e valenza della raccolta
canoviana rispetto agli ambiti tematici e cronologici del museo, è giocoforza
confermarne il carattere non strettamente consequenziale, quasi di sezione
monografica a se stante e compiuta, inserita nel percorso del ‘museo di
Venezia’ per eccellenza. Anche per limitare la percezione di tale scarto, si
ritiene necessario recuperare il carattere unitario e, appunto, ‘monografico’
della raccolta, facendone risaltare particolarmente la ‘venezianità’ intrinseca
nella storia delle singole opere e dei nuclei collezionistici. Inserita nel
generale piano di riassetto del museo – ove i percorsi di visita e i relativi
flussi di pubblico risulteranno alquanto arricchiti e variati rispetto a quelli
esistenti – la rinnovata sezione canoviana sarà posizionata nel Salone da
ballo, nella Galleria Napoleonica, nelle Sale nn. 4 (del Trono) e 5 (dei
pranzi). Nel Salone da Ballo – pur senza precluderne occasionali utilizzi
polivalenti – si prevede di collocare le maggiori e più impegnative sculture
(Apollo e Dafne, Dedalo e Icaro, Perseo), richiedenti una più ampia spazialità
circolare. Dal Salone alcuni ‘cannocchiali visivi’ puntati su altre sculture
potranno rimandare sia verso la adiacente Galleria Napoleonica, sia soprattutto
verso le sale nn. 4 e 5. Qui, nella prima (n.4) è previsto il rimontaggio del
“Mobile Canova” (cimeli canoviani) e l’esposizione della maggior parte delle
grandi lastre in gesso coi bassorilievi, nonché dei disegni e dei bozzetti;
nella seconda (n.5) di altre sculture minori e di incisioni. In virtù della
descritta distribuzione, allorquando il progetto generale sarà integralmente
compiuto, dopo il primo clamoroso ‘incontro’ del pubblico col Canova
verificatosi nel Salone, il normale flusso di visita ‘in andata’ tenderà ad
indirizzare il visitatore prima nel percorso degli Appartamenti Reali, poi
nelle sezioni di Storia e Civiltà veneziana e delle Collezioni d’Arte (P. 2°).
Quindi, la parte maggiore e più esplicativa della Collezione canoviana verrà
incontrata dal visitatore ‘in uscita’ (sale nn. 4 e 5), alla fine del normale
percorso di visita, prologo alla re-immissione nella neoclassica dell’Ala
napoleonica, ove è confermata l’area accoglienza-servizi (biglietteria,
guardaroba, caffetteria). Ciò meglio giustificherà – anche ‘cronologicamente’ –
la presenza della sezione monografica canoviana rispetto all’insieme tematico
del museo.
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