24 febbraio 2019
Arrivati ad una certa
età si crede di averle ormai sentite tutte e capito (quasi) tutto, poi arrivano
gli Oblivion, cantanti, attori, ballerini, fantasisti ed un po’ saltimbanchi
che allegramente ti raccontano la Bibbia
da un punto di vista diverso da quello che ci hanno insegnato! Ed allora
l’unica alternativa qual’è? DIVERTIRSI !
Uno spettacolo scritto
da
Davide Calabrese, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
Musiche di Lorenzo Scuda
Davide Calabrese, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
Musiche di Lorenzo Scuda
Interpretato da
Gli OBLIVION
(Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli)
Gli OBLIVION
(Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli)
Regia Giorgio Gallione
Produzione AGIDI
S.r.l.
Foto ©Paolo Galletta
“Anno domine
1455..” ed immersi in un rosso acceso ha
inizio il racconto della Bibbia riveduta e scorretta! Tra roghi pronti a
bruciare streghe e false credenze popolari, Johann Gutenberg introduce la
stampa a caratteri mobili, crea l’editoria e inaugura di fatto l’Età Moderna.
Fin qui tutto chiaro anche per Gutenberg che ha la netta percezione
dell’enormità della scoperta, ma una domanda sorge spontanea: quale deve essere
il primo libro da stampare e consegnare all’umanità?
Ovviamente individuare
la risposta crea uno stato confusionale nella sua mente e vive l’ansia da
prestazione editoriale, ma … a quel punto bussa alla porta della prima
stamperia al mondo nientemeno che il
Signore Iddio con, su una carriola argentea e luccicante, le lastre di pietra
manu scolpite. Dio chiede a Gutenberg di stampare la Bibbia, trasformarla in un
best seller e fare di lui il più grande scrittore di tutti i tempi. Succederà di tutto e tra una discussione e l’altra tra Dio e
Gutenberg (con un libro sempre sul capo) prende il via la lotta eterna tra il
Potere Divino ed il Quarto Potere, perché come anche riportato: “ puoi essere
anche Dio sceso in terra, ma se non hai un buon ufficio stampa non sei nessuno”
Esilaranti i racconti
del vecchio Abramo senza figli, della “vera” lotta tra Caino ed Abele circa la
cucina abituale con carni ecc e la cucina vegetale, fino alla farsesca
descrizione della circoncisione rappresentata da svolazzanti foulards.
La Bibbia deve
restare nella storia ed allora bisogna
anche stupire con effetti speciali ed ecco allora il diluvio universale con Noè
circondato da pupazzetti di animali e con ARKEN tutta da montare con quattro
pezzi di legno, un foglietto di istruzioni ed una brugola, parodiando con fin
troppa evidenza la celebre Ikea. Non manca neppure un grande salmo che diventa
un salmone… Comicissima la rappresentazione del battesimo ‘io battezzo te e tu
battezzi me’ con San Giovanni Batista con già un piatto attorno al collo,
pronto per la decollazione. Il conflitto generazionale non manca tra Padre e
Figlio e poi arriva pure lo Spirito Santo a creare confusione di ruoli ed ad ingarbugliare
tutto pure Babbo Natale che diventa il distributore ufficiale del prodotto
Bibbia, con l’unica necessità di consegnare tutto in una notte.
Giorgio Gallione ha realizzato una regia dinamica e scattante,
ricca di elementi senza intasare e confondere la scena, ma simboleggiando le
varie sezioni le ha rese di immediata fruizione. Circa le luci sono stato
colpito dalla efficacia nella totale semplicità. I costumi vivaci e brillanti
nei più svariati colori, non fanno che contribuire alla riuscita della
produzione.
Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli ovvero gli Oblivion,
si incontrano nel 2003 a Bologna e da quel momento diventano una realtà su
internet, in teatro, in televisione e su palchi prestigiosi. Sono davvero
bravi! In cinque tengono uno spettacolo con ironia, gestualità, agilità,
espressione, canto e dizione tutto insieme; utilizzano la formula del musical
per trattare con satira non malevola temi importanti, argomenti e testi che
tutti hanno avvicinato. In questo caso la blasfemia era in agguato, ma con
intelligenza l’anno respinta lasciando spazio al puro umorismo che diverte
sempre e di cui abbiamo sempre più bisogno ! Evviva gli Oblivion!
Renzo Bellardone
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