Grand Tourismo:
questo il nome del progetto di Giacomo Zaganelli, ideato in collaborazione con
le Gallerie degli Uffizi, che verrà presentato a partire dal 31 luglio 2018
proprio all’interno del percorso del museo fiorentino. Sarà infatti
insolitamente una sala degli Uffizi, ovvero la sala 56 del primo piano, la
stessa dedicata fino a pochi giorni fa ai marmi ellenistici ora approdati
alla nuova collocazione del Verone, ad
accogliere una mostra che riunisce tre video dell’artista: Illusion, Everywhere
but nowhere e Uffizi Oggi.
Zaganelli,
fiorentino con all’attivo esperienze di carattere internazionale, sollecita una
riflessione sull’identità del turismo attuale e in particolare sulla
consuetudine a filtrare l’osservazione dell’opera d’arte (e non solo)
attraverso l’obiettivo di smartphone, telecamere, macchine fotografiche. Se in
Illusion le strade del centro di Firenze assumono il ruolo di testimoni di
un’acquisizione di immagini divenuta meccanica e ridondante e se in Everywhere
but nowhere Palazzo Strozzi si fa testimone di un utilizzo parossistico dei
devices elettronici, è tuttavia soprattutto il video Uffizi Oggi, realizzato in
esclusiva per le Gallerie degli Uffizi, a definire l’identità del progetto
Grand Tourismo.
Uffizi Oggi, girato
dall’artista in una domenica di ordinaria apertura al pubblico, si qualifica
dunque come una rivisitazione personale e un osservatorio non convenzionale su
ciò che avviene quotidianamente di fronte ai capolavori di Botticelli
conosciuti in tutto il mondo come la Nascita di Venere e la Primavera.
Proiettato insieme a Illusion e Everywhere but nowhere all’interno del percorso
museale – nel punto di snodo del primo piano – si propone come una sosta
offerta al visitatore il quale si troverà a rimeditare sull’esperienza appena
vissuta da una prospettiva volta a innescare considerazioni inattese in un
pubblico trasversale per età e provenienza.
Dichiara il
Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, che insieme a Chiara Toti
ha curato la mostra: «Con le innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni, e
in particolare dal momento dell’arrivo della fotografia digitale a portata di
mano, la fruizione del museo è fortemente cambiata. La mole di riproduzioni
delle opere che conserviamo cresce in maniera esponenziale modificandone la
percezione, e anche il comportamento stesso del viaggiatore, collezionista di
immagini fatte da sé, è oramai fondamentalmente alterato. Partendo da una
riflessione interna agli Uffizi e incentrata sulla sua sala più frequentata,
quella dei capolavori di Botticelli, attraverso l’interpretazione di Giacomo
Zaganelli abbiamo voluto porre l’attenzione su un fenomeno che, mutando la
relazione tra spettatore e opera d’arte, implica un ripensamento delle funzioni
del museo stesso».
https://www.uffizi.it/eventi/grand-tourismo-di-giacomo-zaganelli
No hay comentarios:
Publicar un comentario