In fondo a questa breve relazione della presentazione della stagione d’opera
2019/20320 avvenuta lunedì ore 11,30 nel foyer del Toro presso il Teatro Regio
di Torino, si allega comunicato stampa.
Con passione e competenza, questi
presenta i titoli della stagione, motivando le scelte e, commento personale,
direi che il cartellone può soddisfare diversi appetiti musical operistici e
non solo. Conclusa la presentazione la
signora Giunti informa che in quella sala non saranno possibili domande che
saranno riservate alla stampa in saletta riservata: SIGNORI LA CATASTROFE !!!! Urla
e fischi contro la dichiarata volontà di non trasparenza nella gestione delle
domande che nonostante la dichiarazione fatta viene imposta dal pubblico
l’accettazione in sala; per primo
Orlando Perera, volto storico del Tg3 Piemonte, interviene a ricordare
il lavoro che al tavolo pare abbiano dimenticato, svolto da Noseda negli
anni di direzione al Regio e dell’internazionalizzazione
cui aveva portato il Teatro; ricorda inoltre il debito strutturale annuale di 2
milioni. Successivamente si alternano gli interventi delle maestranze che
chiedono chiarezza, di abbonati che urlano disappunto in un clima arroventato che
si fa incandescente !
La presentazione si è svolta con al tavolo da
sinistra Paola Giunti Responsabile comunicazione e promozione, Alessandro
Galoppini Direttore Area artistica, la Sindaca Chiara Appendino, il Sovrintendente
William Graziosi e l’Assessore alla cultura del Comune di Torino Francesca
Leon. In passato non mi sono mai permesso aggiungere un commento al Comunicato
stampa, ma la burrascosa situazione lo richiede.
Dopo la premessa di Giunti, gli interventi al
tavolo di Appendino, Leon e Graziosi appaiono misurati e sicuri, anzi comunicano
quanto è stato fatto per risanare una situazione che stava portando il Regio al
sicuro commissariamento e che solo la realizzazione di un forte piano
industriale quinquennale ha risolto, o meglio sta risolvendo, la situazione.
Vengono annunciati il nuovo sito, la
possibilità, peraltro molto buona, di prenotare on line senza diritti aggiunti,
una stagione di ben 17 titoli e la previsione di tutto il rifacimento della
macchina scenica con i 14 milioni di euro previsti d’investimento. Inoltre si
dichiara una maggiore attenzione ai giovani intesi come futuro pubblico del
teatro ed alla continua ricerca ed intercettazione di bandi per creare
liquidità. Si evidenzia come siano aumentate le alzate di sipario a 126, gli
spettatori paganti che raggiungono il numero di oltre 214.000 con un incremento
di 500.000 euro di biglietteria, 8000 presenze in tournée. E fin qui tutto bene
con sottolineature di applausi moderati. Prende poi la parola Galoppini e si scatena l’applauso
che definirei ovazione, a sottolineare quanto maestranze, organi vari e
pubblico apprezzino l’impegno, il lavoro ed il risultato di colui che nella
passata stagione era Direttore Artistico ed ora è direttore area artistica (variazione,
oggetto di domanda poi alla sindaca).
Alla domanda di variazione di indicazione di
incarico Galoppini risponde che lui è cattolico praticante e che il senso del
dovere è insito nel suo modo essere “sono un uomo di servizio e non mi sento
declassato, l’importante è avere
competenze per svolgere il mio lavoro, grave sarebbe ricoprire un ruolo senza
averne le competenze” e qui un bel NO COMMENT da parte mia si impone ! Mi
auguro solo che su tutto prevalga l’attenzione alle maestranze, alla preservazione
e diffusione della cultura della bellezza, del buon gusto e del buon operare!
La musica vince sempre
La musica vince sempre
Renzo Bellardone
No hay comentarios:
Publicar un comentario