Stagione
invernale 2014
Un
Teatro sempre più aperto e più vicino alle esigenze del pubblico!
La
stagione invernale 2014 crea un ideale legame di continuità con l’autunno 2013,
a preannunciare il ritorno di una stagione, che condurrà gli spettatori da
autunno ad autunno, a partire già dal 2014/ 2015.
I
primi quattro mesi del 2014, da gennaio ad aprile, presentano 3 titoli operistici (Nabucco di Giuseppe Verdi,Madama Butterfly di Giacomo Puccini, La Metamorfosi di Silvia Colansanti), 8 appuntamenti sinfonici (con Kazushi Ono e Vitalij Kowaljow,
Daniel Oren e Alexei Volodin, Roberto Abbado e Renaud Capuçon, Andrea
Battistoni e Giuseppe Albanese, Ryan McAdams con Paolo Marzocchi e Igor
Sklyarov, Xu Zhong, Zubin Mehta e Denis Matsuev), 4 produzioni destinate alle scuole
e alla famiglie, realizzate e interpretate da ragazzi e studenti afferenti
a diversi percorsi formativi fiorentini ed europei (Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten, Metamorfosiliberamente tratta
dall’omonimo racconto di Franz Kafka, Parsifal,
il cavaliere del Graal, Le
bourgeois gentilhomme, une farce à la saveur d’Italie), 47 occasioni di approfondimento -2 incontri con il pubblico, 25 guide
all’ascolto, 12 conversazioni nei quartieri di Firenze, 8 incontri al Piccolo
Teatro con ascolti e proiezioni per conoscere la ‘sinfonia’-.
Ad
inaugurare la stagione sarà martedì
21 gennaio 2014, per 6 recite, Nabucco di Giuseppe Verdi, assente dal Teatro
Comunale da oltre 30 anni, dal 1977. L’allestimento è quello del Teatro Lirico
di Cagliari e dell’Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari, per la regia
di Leo Muscato (miglior regista Premio Abbiati 2012),
scene di Tiziano Santi e costumi di Silvia Aymonino. Il primo ed il secondo cast, diretti
da Renato Palumbo sul podio, alternano promesse del
panorama lirico contemporaneo e possono vantare il ritorno di Leo Nucci, quale guest star nel ruolo principale, per due
recite, il 26 e 30 gennaio. Fra i giovani attesi al debutto fiorentino
segnaliamo Anna Pirozzi nei panni di Abigaillle, reduce dal
successo riscosso durante l’ultima edizione del Festival di Salisburgo.
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