di Patrizia Vacalebri
(ANSA) -
ROMA - L' immagine più
rappresentativa della mostra "Il sogno americano", è forse quella in bianco e nero che immortala Jackie Kennedy, in
tailleur rigoroso con bottoni di perle, alle prese con sua figlia Caroline, due anni, bionda
e riccioluta, in piedi su un tavolo della Casa Bianca, mentre aiuta la celebre
madre a sistemare i fiori in un vaso. E' il sogno di Camelot dell'America anni
Cinquanta. Il desiderio del popolo di una
nazione "giovane", di avere una famiglia reale, avvistata nel potente
clan Kennedy, che con John aveva conquistato la presidenza degli Stati Uniti e
attraverso la grazia di Jackie, il cuore degli americani. Un sogno catturato in
quella scena d'intimità domestica nella foto del 1961 di Eve Arnold, una delle celebri fotografe americane a cui è
dedicata la mostra,
The Female Portrait: Photography by American Women, 30 importanti autrici americane
raccontano la storia di un grande Paese al femminile. Curata da Denis Curti, la
mostra che dopo l'inaugurazione si sposterà a Palazzo Ruspoli fino al 29
maggio, è una delle due esposizioni con cui Tiffany, il più
celebre gioielliere americano, festeggia l'apertura del secondo negozio a Roma,
365 mq in via Condotti. L'altra è una speciale mostra
di alcuni gioielli che fanno parte degli archivi storici Tiffany & Co., pezzi di alta gioielleria che vanno dagli anni Venti ai
Cinquanta, per la prima volta esposti in Italia.
I ritratti
di donne celebri vedono riunite le foto di nomi illustri come Diane Arbus, Margaret
Bourke White, Imogen Cunningham, Linda McCartney, Sheila Metzner, Judy Dater,
Doris Ulmann, Dorothea Lange, Judy Dater, Annie Leibovitz, Lisette Model, Eve
Arnold, Mona Kuhn,Cindy Sherman, Nan Goldin, Lee Mille, Vivian Maier, Florence
Henry. Trenta immagini scelte per
raccontare la storia di un grande paese, attraverso lo sguardo femminile e
dentro lo sguardo femminile. "Del resto - spiega la curatrice della mostra
- raccontare l'America per certi versi, significa passare in rassegna la storia
del cinema e forse ancora di più la storia della fotografia. Probabilmente le
ragioni vanno cercate nella vicinanza dei grandi eventi di questo Paese con
l'epoca delle grandi invenzioni, o nell'innata capacità di accogliere e riconoscere
il valore dei nuovi linguaggi".
Per la maison la scelta del tema espositivo acquisisce un valore personale. La
fotografia diventa il filo conduttore attraverso il quale le autrici
interpretano se stesse e altre donne, contribuendo e segnando il racconto di
bellezza di un grande Paese". Su questo livello di lettura il punto di
partenza del viaggio che attraversa la mostra non può che essere l'opera di Margaret
Bourke White: svolta nella fotografia moderna la copertina del primo
numero di Life del 1936 con l'immagine in bianco nero della diga di Fort Peck,
nel Montana, realizzata
in pieno New Deal. Sempre lei fotografa New York dall'alto arrampicandosi sulle cime dell'Empire State
Building. Da allora sarà chiamata Maggie l'indistruttibile.
La mostra dei
Tesori dagli archivi Tiffany & Co, collezione di gioielli che testimonia la
grande storia del marchio considerato un'istituzione americana fondata a New York nel 1837, sarà
ospitata dal nuovo negozio Tiffany fino al 5 giugno. Due i temi, American Deco e
Tiffany's New York Glamour, con le tappe più importanti della storia della maison, il
design e gli straordinari diamanti che per 175 anni hanno influenzato la
società arte, letteratura e cinema, a partire dal 1961 con il filmColazione da Tiffany che
ne cattura magia ed essenza. (ANSA).
http://www.ansa.it/lifestyle/notizie/moda/stilisti/2016/05/11/moda-tiffany-due-mostre-raccontano-il-sogno-americano_59b6d7cb-f48e-41d2-9940-731919c064df.html#
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