L’attuale Chiesa
Collegiata sorge sul medesimo luogo, dove già nel x secolo sorgeva una pieve
dedicata alla martire catanese. Nel 990 l’Arcivescovo Sigerico di Canterbury,
di ritorno da Roma, lungo il percorso della Via Francigena che da lui prese il
nome si fermò proprio a Santhià, quale tappa del viaggio e sul suo diario
annotò …Sca Agath.
Nella sontuosa
collegiata di Sant’Agata di Santhià si è
potuto assistere ad un evento musicale di grande interessi. Il coro di voci
bianche proveniente dalla Polonia è stato diretto alternativamente da Stanislaw
Adamczyk e da Bozena Wojciechowska , con accompagnamento di Krysztof Kosciolek
e dopo attenta preparazione di Marcin Wkoczek.
Sono stati eseguiti
brani che coprono un vasto arco temporale che va dal 1700 alla contemporaneità
assoluta: brani di Czaikowski, Telemann,
Christian Bach e su su fino a Rachmaninow, Lukaszewski e Swider.
I “piccoli cantori”
(coro maschile) hanno però età
differenti, trattandosi di studenti che vanno dall’equivalente delle nostre
Primarie, fino alle superiori; l’insieme così costituito si è concretizzato
in caleidoscopico effetto cromatica di forte suggestione ed emotività.
La brillantezza delle ‘bianche’ ben si è elevata sopra i colori bruniti delle più ‘mature’, che
in assoluta armonia hanno offerto un gradevole sentire.
Particolarmente
apprezzabili le interpretazioni dei brani moderni che sempre racchiudono
intensità espressiva, ma includono difficoltà interpretative con accenni
dissonanti, maggiormente impervi per voci giovani ed amatoriali.
Per lasciare agli
ascoltatori un ricordo di allegrezza hanno concesso, quale bis, un ‘Alleluia’
gospel.
Un personale plauso va
a sottolineare gli applausi spontanei e sinceramente sentiti che hanno segnato
il cammino del concerto, insieme ad un ‘peccato per chi non c’era’!
La Musica vince
sempre.
Renzo Bellardone
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